Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La Tora presenta Korach, il cugino di Moshe che guidò una rivolta contro la sua autorità, come “Korach ben Yitzhar” – “Korach, il figlio di Yitzhar”.
Torà
Parashat Shelach Lekhà
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La Torah nella Parashat Shelach racconta che il fedele discepolo di Moshe, Yehoshua, era stato precedentemente chiamato “Hoshei’a”, ma Moshe lo rinominó “Yehoshua” prima di inviarlo come uno dei dodici esploratori incaricati di esplorare la Terra di Israele (13:16).
Parashat Beha’alotekhà. Le possibilità spirituali dell’isolamento
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Nel loro isolamento, solitudine e profonda disperazione, queste figure hanno gridato a Dio “dal profondo” e Dio ha risposto loro. Non ha reso le loro vite più facili. Ma li ha aiutati a sentire che non erano da soli.
Parashat Nasò. L’esempio dei leader delle tribù: sacrificarsi per il bene degli altri
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
I Nesi’im, che mostrarono uno straordinario sacrificio di sé per il bene del popolo, donarono dei carri al Mishkan per alleviare il peso dei Leviyim. Sebbene i Nesi si stessero attenendo a uno standard particolarmente severo di mesirut nefesh (sacrificio di sé), non esigevano che questo standard fosse perseguito da altri.
Parashat Bamidbar
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Nel censimento condotto da ciascuna delle tribù di Benei Yisrael sul Monte Sinai, Dio ha individuato la tribù di Levi comandando che il censimento di questa tribù includesse anche i bambini, a partire dall’età di un mese (3:15). Ciò è in contrasto con le altre tribù, i cui membri furono contati solo dall’età di vent’anni.
Parashat Behar Sinai e Bekhukottai
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il giudaismo è una religione di amore e perdono. Ma è anche una religione di giustizia. Le punizioni nella Torà non esistono perché Dio ama punire, ma perché vuole che agiamo bene. Immagina un paese che ha leggi ma nessuna punizione.
Parashat Emor. Succot, una testimonianza della sopravvivenza del popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Succot è la festa dell’incertezza radicale. Ci dice che sebbene viaggiamo attraverso un deserto, noi come popolo raggiungeremo la nostra destinazione. Se vediamo la vita attraverso gli occhi della fede, sapremo di essere circondati da nuvole di gloria. Tra l’incertezza ci troveremo in grado di rallegrarci.
Parashat Achare Mot e Kedoshim. No alla vendetta e al rancore
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Sia Rambam che il Chizkuni, così come altri, spiegano che la vendetta e i rancori non sono semplicemente scoraggiati a causa di preoccupazioni pratiche, ma anche reazioni fondamentalmente errate alle avversità, per vari motivi.
Parashat Tazria e Parashat Metzorà
Appunti di Parahà a cura di Lidia Calò
La Torà riconosce che in alcune occasioni, e in alcune aree della vita religiosa, potremmo essere “poveri” – meno capaci di altri e di quanto vorremmo essere. Non ci aspettiamo che la Torah faccia più di quanto possiamo, né dovremmo aspettarci di fare più di quanto possiamo.
Parashat Sheminì. L’insegnamento: osservare i limiti per vivere correttamente
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ci sono dei limiti, quello era il ruolo del Kohen da osservare e far osservare, ed è il ruolo continuo dell’halachah. Senza limiti, le civiltà possono essere tanto emozionanti e di breve durata quanto i fuochi d’artificio. Quello era il ruolo del sacerdote e ciò che Nadav e Avihu hanno tradito, introducendo spontaneità.
Parashat Tzav
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il fatto che siamo stati salvati da un pericolo ci fa giurare, con un fervore ancora più profondo di quello ordinario, che useremo e godremo i piaceri della vita con l’impegno di darci completamente secondo la volontà di Dio.
Parashat Vayikra
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
I sacrifici sono l’argomento della parashà di questa settimana, erano centrali nella vita religiosa del biblico popolo d’Israele. Lo vediamo non solo dallo spazio puro a loro dedicato nella Torah (Il tabernacolo) ma anche dal fatto che occupano il suo libro centrale, quello di Vayikra.