Brasile: dopo 50 anni il governo si assume la responsabilità dell’omicidio del giornalista Vladimir Herzog

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di Pietro Baragiola
Il giornalista ebreo croato-brasiliano nel 1975 fu arrestato perché sospettato, falsamente, di avere legami con il Partito Comunista. Il governo brasiliano aveva affermato che si era impiccato nella sua cella con una cintura. Oltre all’ammissione ufficiale di colpa di oggi, l’accordo prevede il pagamento di quasi 3 milioni di Real brasiliani (circa 467.700 euro) alla famiglia Herzog come risarcimento per danni morali.

Operazione Rising Lion e il fronte caucasico: Israele, Azerbaijan e l’Iran

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di Davide Cucciati
La partnership strategica tra Baku e Gerusalemme, forgiata in anni di cooperazione energetica e militare, ha ormai un peso geopolitico cruciale. Per Israele, si tratta non solo di una fonte di approvvigionamento petrolifero – oltre il 40% -, ma anche di un potenziale avamposto d’intelligence in una regione chiave. Ma per la repubblica islamica di Iran è fonte di grande preoccupazione.

Yosef Zissels: l’identità ebraica, la guerra e la libertà

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di Davide Cucciati
Intervista a Yosef Zissels, figura storica dell’ebraismo ucraino, dissidente in epoca sovietica e oggi vicepresidente del Congresso Ebraico Mondiale; è una figura centrale nella storia dei diritti umani e della comunità ebraica in Ucraina.  Negli anni ‘70 è stato attivo nei movimenti democratici clandestini

La lista che ha sconvolto la Repubblica islamica dell’Iran: tutti gli alti funzionari del regime eliminati dall’IDF

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di David Zebuloni
Secondo i rapporti, dei 30 eliminati, la maggior parte appartenevano ai ranghi delle Guardie Rivoluzionarie, dell’organizzazione Basij e degli ufficiali superiori dell’intelligence. Oltre a questi, sono stati eliminati anche consiglieri senior del leader supremo Ali Khamenei e una serie di scienziati responsabili dello sviluppo del programma nucleare.

sito di Natanz in Iran colpito

Emanuele Ottolenghi: “Israele non solo ha seriamente danneggiato il programma nucleare iraniano, ma ha reso al regime molto più difficile ricostruirlo”

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di Francesco Paolo La Bionda
Il conflitto tra Israele e Iran, che ha visto lo Stato ebraico e gli Stati Uniti infliggere seri danni al programma nucleare del regime di Teheran, è un evento storico che sta già avendo profonde ripercussioni. Per approfondirne le implicazioni e analizzarne i dettagli, abbiamo intervistato Emanuele Ottolenghi, politologo e saggista italiano specializzato in Medio Oriente, terrorismo e antisemitismo.

Javier Milei con Isaac Herzog

Nuove prospettive tra Israele e l’America Latina, fra amicizie e opposizioni ideologiche

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di Nathan Greppi
C’è l’Argentina, che con Javier Milei si è avvicinata molto a Israele, mentre il Brasile di Lula è molto distante dall’amicizia che aveva sotto Bolsonaro. La Colombia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre El Salvador, il cui presidente ha origini palestinesi, mantiene rapporti molto buoni. Intervista all’esperto Gaston Saidman.

Arresti e fedeltà forzata: la difficile prova degli ebrei iraniani

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di Davide Cucciati
Nelle ultime settimane le autorità iraniane hanno avviato una vasta operazione di arresti e perquisizioni nelle case di famiglie ebree a Teheran, Shiraz e Isfahan. Una nuova ondata di repressione che colpisce una comunità già ridotta a circa 10.000 persone, rispetto agli 80.000 ebrei presenti nel Paese prima della Rivoluzione islamica del 1979.