a cura di Daniele Cohenca
L’amore illimitato per il nostro prossimo deve sostituire l’intolleranza e l’odio che hanno causato il nostro attuale esilio. Se facciamo la nostra parte nell’impegnarci in questo obiettivo possiamo essere sicuri che il Signore farà la Sua, ci redimerà e trasformerà il triste giorno del 9 di Av in un giorno di festa.
Parole di Torah
Shavuot, festa del futuro
di Daniele Cohenca
Il dono della Torà, l’evento relativo alla festa di Shavuòt, secondo la Torà non capita il 6 di Sivan, ma capita sette settimane dopo Pesach. Shavuòt è solo la continuazione di ciò che era cominciato a Pesah. Shavuot cade entra quest’anno domenica 16 maggio.
Il conteggio dell’Omer è un periodo di profonda crescita e miglioramento spirituali
A cura dell’Ufficio Rabbinico
Quando il popolo ebraico era in Egitto quasi 3.400 anni fa, aveva assimilato molte delle usanze immorali del popolo egiziano. Subito prima del punto di “non ritorno” i figli d’Israele furono miracolosamente salvati, attraversarono una rinascita spirituale e ascesero rapidamente allo stato collettivo più sacro che avessero mai raggiunto.
Seder, Haggadah e tradizioni famigliari: i pilastri della festa di Pesach
di Daniele Cohenca dell’Ufficio Rabbinico
La Haggadà è lo strumento attraverso il quale i Maestri ci hanno insegnato a condurre il rituale della sera di Pesach che a sua volta è stato chiamato Sèder (Ordine) di Pesach. Un altro elemento che da sempre caratterizza il Sèder di Pesachsono le usanze.
Le dieci piaghe: una punizione per gli egiziani, ma anche un insegnamento ai figli d’Israele di sottomettersi a D-o
di Daniele Cohenca, Ufficio Rabbinico di Milano
Uno dei precetti positivi da compiere durante il Seder, è quello di raccontare gli eventi legati all’uscita dall’Egitto; è tuttavia chiaro che non si tratta solo di eventi storici che hanno portato alla libertà dalla schiavitù, ma di contenuti di importanza fondamentale per la nostra formazione di Popolo, per il nostro Credo e per rafforzare la nostra Fede nell’Onnipotente.
Halakhà: le 4 mitzvòt di Purìm
di Ufficio Rabbinico di Milano
Lettura della Meghillà, Mishlòach manòt, Matanòt laevionìm, Mishtè
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia: “Nessun popolo leverà più la spada contro l’altro e non impareranno più la guerra”
di ARI
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia, di fronte al drammatico evolversi del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che già tanta sofferenza sta provocando, invita i Rabbanim e le Comunità a recitare al termine della tefillah di minchah i Salmi
Celebriamo Tu Bishvat, perché “l’uomo è come un albero del campo”
di Daniele Cohenca
Come ogni anno il capodanno degli alberi si celebra il 15 di Shevat, che quest’anno cade l’11 febbraio.
Il 10 di Tevet – Breve excursus storico
a cura di Daniele Cohenca
L’inizio dell’assedio del 10 Tevet è visto come il primo anello della catena di accadimenti che portarono alla distruzione del Tempio ed al conseguente esilio, ma anche come un avvenimento dal quale il Popolo ebraico non si riprenderà; il secondo Tempio, ricostruito circa un secolo dopo, non conoscerà né la Santità né la Gloria del primo.
I Maccabei: cinque Fratelli…e una sorella
di Daniele Cohenca
Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna. Nel caso di questi cinque uomini, fu la loro sorella Channà che, di fronte alla certezza di dover subire gravi offese e violenze personali, decise di passare all’azione, esortando e incoraggiando i suoi fratelli a proteggere il suo onore e l’onore di tutte le donne ebree.
La Tefillà (preghiera): il potere della parola connessa all’anima
di Daniele Cohenca
Perché la nostra preghiera sia sincera, è dunque necessario connettere le parole che noi diciamo al nostro cuore ed alla nostra anima, quindi recitarle come se venissero dal profondo essere che è in noi; in questo modo non ci sarà mai una Tefillà uguale all’altra, né le Benedizioni di tutti i giorni saranno ripetitive, né – infine – la Tefillà sarà per noi un peso.
Rav Kook: la preghiera serve per cambiare il proprio atteggiamento nei confronti di Dio
di Daniele Cohenca
Secondo il Maestro, la preghiera ideale non è quella che si attende una reazione immediata, ma quella che coinvolge la persona in maniera attiva affinché si adoperi perché i suoi desideri ed i suoi obiettivi si possano realizzare. Per arrivare a questo livello è necessario elevare sé stessi verso un valore più profondo della forza della preghiera e cercare di mettere in campo le proprie energie per raggiungere il grado più elevato di comprensione di ciò che realmente è la preghiera: la preghiera cambia la persona.