di Paolo Castellano
«Mi addolora dire che oggi assistiamo all’aumento dell’antisemitismo. Sappiamo che questo è un segnale di avvertimento per l’umanità. È importante per tutti noi». Queste le parole della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che il 24 maggio si è recata in visita a Gerusalemme, parlando alla Knesset davanti ai parlamentari dello Stato d’Israele.
Attualità e news
Salone del Libro, come amano i personaggi biblici secondo Elena Loewenthal
TORINO – dal nostro inviato Paolo Castellano
«Tradurre l’ebraico è un atto d’amore», dice spontaneamente la traduttrice e scrittrice Elena Loewenthal all’inizio del suo intervento Bibbia selvaggia: l’amore (non) è sempre una cosa meravigliosa, avvenuto il 21 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Francia: 90enne ebreo muore buttato dalla finestra da un vicino musulmano. La comunità ebraica: “Non è stata una lite, è antisemitismo”
di Redazione
La polizia locale ha arrestato il sospetto vicino e ha aperto un’indagine. Secondo quanto riportato dai media francesi, la polizia ha inizialmente indagato su un possibile movente antisemita ma ora lo ha escluso, propendendo per la tesi di una lite fra i due. Ma nella comunità ebraica in Francia crescono rabbia e incredulità.
Deborah Lipstadt: “l’antisemitismo è un problema che non viene preso seriamente, fino a quando non diventa mortale”
di Michael Soncin
La studiosa dell’Olocausto ha sottolineato che l’antisemitismo non proviene solamente dalla parte estrema degli appartenenti ad un certo ramo politico, ma è onnipresente, in persone che al contrario, hanno invece molto spesso idee contrastanti su tutto il resto; motivo per il quale mira ad un monitoraggio da tutte le parti da cui esso proviene.
Aggredito a Milano da due arabi perché ebreo
di Sofia Tranchina
Il giovane avvocato rientrava a casa con la kippà in testa. Due arabi gli hanno sputato in faccia insultandolo. Ma non è la prima volta che gli capita, nel capoluogo lombardo, di essere preso di mira perché ebreo.
Affaire Sarah Halimi. Il figlio Yonathan: “Saremo in Italia per ricordare gli insegnamenti di nostra madre”
di Ilaria Myr
“È stata una seconda pugnalata nella schiena. Hanno voluto deliberatamente focalizzarsi sullo stato mentale di Traoré, senza esaminare i moltissimi indizi che fanno capire la premeditazione dell’atto”. A pronunciare queste parole amareggiate è uno dei figli, Yonathan, che lunedì 23 maggio sarà a Roma a una serata dell’Ucei.
In Ucraina la rinascita ebraica minacciata dalla guerra
di Anna Lesnevskaya
L’attacco russo in Ucraina sta portando alla distruzione di molti luoghi ebraici, alcuni dei quali dovevano essere sviluppati o ricostruiti, per ridare vita alle comunità ebraiche. Lo racconta in esclusiva a Mosaico da Leopoli dove è rifugiato Eugeny Kotlyar, professore all’Accademia Statale del Design e delle Arti di Kharkiv.
Il 23 maggio l’Ucei dedica una serata a Sarah Halimi. Presente il figlio
A cinque anni, un evento in ricordo di Sarah Halimi, la donna ebrea di 65 anni brutalmente assassinata il 4 aprile 2017 a Parigi da un suo vicino di casa, Kobili Traorè, un ventisettenne musulmano originario del Mali, con movente di antisemitismo.
La coalizione di Hezbollah ha perso la maggioranza alle ultime elezioni libanesi
di Francesco Paolo La Bionda
In base ai dati definitivi del ministero dell’Interno libanese, il blocco è passato dai 71 seggi conquistati nel 2018 a 58, sui 128 complessivi del parlamento monocamerale.
Francia: Elisabeth Borne, il nuovo Primo Ministro, è figlia di un sopravvissuto ad Auschwitz
di Redazione
Suo padre Joseph Bornstein, ebreo resistente, fu deportato nel 1944 ad Auschwitz-Birkenau, dove morirono due fratelli e il padre. Trasferito a Buchenwald e liberato dagli americani, nel 1945, rimarrà per tutta la vita profondamente segnato, tanto da suicidarsi nel 1972.
Dalla storia alle stories: perché Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah
di David Zebuloni
L‘attualizzazione della Memoria, senza il suo snaturamento, è forse la sfida più complessa ed impellente della nuova generazione. Se in passato bastava raccontare le atrocità della Seconda Guerra Mondiale e la tragicità delle persecuzioni naziste, oggi il racconto fine a se stesso pare non bastare più. Già a metà del novecento, il sociologo Marshall McLuhan aveva divulgato una teoria tanto semplice quanto memorabile: il medium è il messaggio. Ovvero, non basta curare i contenuti del proprio messaggio, ma bisogna anche curarne la modalità di trasmissione. O in altre parole, non basta fare attenzione a ciò che si dice, ma bisogna anche prendere in considerazione il mezzo attraverso il quale le parole arrivano all’ascoltatore. Nel 2022, dunque, la profezia di McLuhan sembra avverarsi appieno. Oggi, il racconto dei testimoni oculari al nefasto nazista, infatti, necessita sempre più di un filtro che lo permetta di arrivare ai millenials.

Il suprematista bianco autore dell’attacco a Buffalo (Usa): “Gli ebrei sono il problema più grande”
di Redazione
In questo testo, pubblicato online prima dell’attacco, Gendron esprime il suo odio per gli ebrei, il suo sostegno al nazismo e aderisce alla teoria del complotto antisemita e razzista della Grande Sostituzione, che sostiene che gli ebrei sono responsabili dell’immigrazione non bianca e che i non bianchi saranno più numerosi e quindi annienteranno la “razza bianca”.