Parashà della settimana

Parasha

Parashat Ki Tetzé. Amore e rispetto delle leggi, i due ingredienti immancabili per una società equa

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La Torà quando usa l’associazione verbale per collegare la legge nella nostra parashà con la storia di Giacobbe e dei suoi figli nella Genesi, ci sta insegnando che la legge non è arbitraria. È radicata nell’esperienza della storia. La legge stessa è un tikkun, un modo per rimediare a ciò che è andato storto in passato.

Parashat Devarim. Lo spirito rimane giovane se, come Mosé, condividiamo la nostra saggezza e diamo l’esempio

Appunti di parashà a cura di LidiaCalò
All’età di 120 anni, Mosè ha mostrato il significato della generatività, lasciando dietro di sé un’eredità che gli sarebbe sopravvissuta, e cosa significa essere un custode del significato, facendo appello a tutta la sua saggezza per riflettere sul passato e sul futuro, dando ai giovani il dono della sua lunga esperienza.

una parashà

Parashat Pinechas. Insegnare il valore e il carisma con le buone azioni: questo deve fare un vero leader

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Potremmo non avere figli virtuosi. Anche se fosse così, nonostante i nostri migliori sforzi, potrà capitare di vederli seguire un percorso diverso. Tutti possiamo lasciarci dietro qualcosa che continuerà a vivere. Alcuni lo fanno seguendo l’esempio di Mosè: insegnando, facilitando o incoraggiando la prossima generazione.

Parashat Shelach Lechà. La fede è il coraggio di rischiare

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La spiritualità ebraica vive in mezzo alla vita stessa, alla vita della società e delle sue istituzioni. Per crearla dobbiamo combattere due tipi di paura: la paura del fallimento e la paura del successo. La paura del fallimento è comune; la paura del successo è più rara ma non meno debilitante. Entrambi derivano dalla riluttanza a correre rischi.

Parashat Behaalotekhà. Sentire di fallire è comune fra chi cerca di cambiare il mondo

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questa Parashà, che racconta la disperazione di Mosè davanti alle lamentele del popolo, ci dice che la sensazione di fallimento non significa necessariamente che hai fallito. Significa solo che non ci sei ancora riuscito. Ancor meno significa che sei un fallito. Al contrario, il fallimento arriva a coloro che si prendono dei rischi; e la volontà di assumersi dei rischi è assolutamente necessaria se si cerca, per quanto piccolo, di cambiare il mondo in meglio.