di Fiona Diwan
Caro lettore, cara lettrice, il rischio di non accogliere o di non prestare orecchio a voci dissonanti o divergenti, all’interno di una stessa famiglia di appartenenza, è la perdita. Chi non viene “visto”, chi non si sente ascoltato, si sentirà rifiutato, dirà che non c’è posto per lui e così, prima o poi, finirà per radicalizzarsi, allontanarsi, perdersi.
Opinioni
La pluralità di idee è una ricchezza e un valore: la difendiamo
di Redazione
Dopo aver ricevuto e pubblicato su Mosaico, il 13 luglio, una lettera scritta da alcuni giovani ebrei, che si dichiarano contrari alla politica del governo israeliano, la redazione è stata oggetto di diversi attacchi.
Una risposta all’appello dei giovani dall’Osservatorio Solomon
Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’Osservatorio Solomon in risposta all’appello dei giovani.
Dalla parte della verità: una risposta all’appello dei giovani
di Firmatari in calce
Una risposta all’appello pubblicato da Mosaico di alcuni giovani ebrei sull’annessione da parte di Israele di alcuni territori della Cisgiordania.
Lettera aperta all’ambasciatore di Israele, dopo l’appello dei giovani
di Raffaele Besso
S. E. Ambasciatore d’Israele in Italia
Dror Eydar
Gentile Ambasciatore, con riferimento alla pubblicazione su Mosaico, sito ufficiale della Comunità di Milano, dell’articolo “Contro l’annessione…
Contro l’annessione: una voce ebraica italiana, una protesta globale
di Un gruppo di giovani
Siamo un gruppo di giovani ebree ed ebrei italiani che vivono fra l’Italia, l’Europa e Israele. Ci accomuna la forte opposizione all’occupazione israeliana dei territori palestinesi e, oggi, al piano di annessione previsto dal nuovo governo israeliano.
Il razzismo come strumento di potere e di sopraffazione. Se le gerarchie di ruoli si irrigidiscono, impedendo l’esercizio dei diritti, le società possono esplodere
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Non è vero che i razzismi, e tra essi anche quella specifica forma di pregiudizio storicamente consolidato che è l’antisemitismo, si alimentino solo dei cliché, dei luoghi comuni, degli stereotipi
Perché Twitter censura Donald Trump e non l’ayatollah Ali Khameney?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Chi credeva che Twitter cancellasse gli account di chi si rende responsabile di incitamento all’odio, all’antisemitismo e al razzismo, si sbagliava
Si possono amare le bellezze di Gerusalemme ed essere amici per la pelle con chi vorrebbe distruggerla?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Senza voler tirare in ballo l’ormai famoso “antisemita io? ma se ho molti amici ebrei!”, affermazione che ci permette di capire all’istante il vero pensiero del nostro interlocutore, sarà opportuno disporre di altri strumenti
I religiosi e i laici parlano lo stesso ebraico? Tra riferimenti alle Scritture e gergo dissacrante
di Cyril Aslanov
“L’ordinario rapporto tra i nomi e gli atti rispettivamente espressi dal loro significato, cioè l’accezione consueta, fu stravolto e interpretato in chiave assolutamente arbitraria”.
Il dolore può unire vittima e carnefice di un attentato? Spielberg se lo chiede nel suo prossimo film
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Nel 2017 Steven Spielberg avrebbe dovuto iniziare in Italia le riprese di un film tratto dal libro di David Kertzer Il rapimento di Edgardo Mortara. L’uso del condizionale è d’obbligo, perché il film non venne più realizzato.
Bambini ebrei in Palestina? Perdere l’innocenza con una foto
di Redazione
Nel numero di Io Donna, il femminile del Corriere della Sera, in edicola domenica 3 maggio, nella pagina delle Lettere salta all’occhio una bella foto di bambini ebrei con kippoth e tzitzit, sorridenti e felici. La didascalia recita “… fotografia scattata in Palestina…”