di Michael Soncin
Trip to Yiddishland è una vera e propria celebrazione dell’universo yiddish, una settimana di cultura, arte, musica klezmer, danza, teatro, laboratori linguistici, che nell’ultima edizione, come vale del resto per le precedenti, ha visto un pubblico di tutte le età, dagli 8 ai 92 anni.
Yiddish
La città e la lingua di Chaim Grade
di Roberta Ascarelli
Chaim Grade: la voce poetica dell’ebraismo lituano e la sua scrittura, tesa tra sperimentalismo e tradizione, riportano in vita la patria perduta, Vilna, e lo yiddish. L’etica e l’umanità
Il revival dello yiddish e il purismo linguistico: dalle strade dei quartieri ultraortodossi alla didattica dello YIVO
di Cyril Aslanov
[Ebraica: letteratura come vita] In un tempo dove l’uso vivo e spontaneo dello yiddish retrocede (meno di 3 milioni di persone lo parlano oggi abitualmente, quando alla vigilia della Shoah erano più di 11 milioni) sorge la speranza che la trasmissione di questa lingua sarà garantita per le generazioni future.
Oy vey! Oy vey! Harry Potter in yiddish! Intervista esclusiva al traduttore
di Michael Soncin
«Quando mi sono sposato ho espresso a mia moglie il desiderio che avrei voluto crescere i nostri figli parlando yiddish. Lei che è una grandissima fan di Harry Potter, mi rispose: “Vuoi veramente crescere i bambini in un mondo senza Harry Potter in yiddish?”. Fu allora che ebbi l’idea. (Il link per ascoltare la lettura del primo capitolo di Harry Potter e la pietra filosofale in yiddish)
La straordinaria rinascita dello Yiddish. Chi lo studia, chi lo parla e chi si nutre delle sue radici (anche italiane)
di Michael Soncin
Una lingua che andrebbe declinata al plurale: c’è quello polacco e quello lituano; è contaminato dal tedesco ma anche dal russo; e ci sono poi tutte le varianti locali e vernacolari. Un’inchiesta tra i “parlanti yiddish” oggi in Italia
Singer: l’amore, l’esilio e la rinascita dello yiddish
Attualità
Israele, la sfida della stabilità, il declino di Netanyahu, il governo Bennett-Lapid
Cultura
Speciale libri – L’estate davanti a sé nella bellezza delle parole
Comunità
Da Israele all’ombra del Duomo: come vive uno studente israeliano a Milano?
Singer e lo yiddish, la lingua delle ombre, dei fantasmi, degli angeli
di Fiona Diwan
Anniversari: a trent’anni dalla morte di Isaac Bashevis Singer. «Il pessimismo della persona creativa non è decadenza, bensì una potente passione per la redenzione dell’uomo. Come il poeta, anche lo scrittore cerca verità eterne, l’essenza della vita. Tenta a suo modo di risolvere l’enigma del tempo e del mutamento, di trovare una risposta al perché della sofferenza.
Lo scandaloso Sholem Asch: dal melodramma in un bordello ebraico polacco alla rilettura del Vangelo
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Oggi vorrei parlare di un autore importantissimo della letteratura in yiddish del Novecento, Sholem Asch; assieme ai fratelli Singer, Asch si può considerare uno degli ultimi grandi prosatori della letteratura yiddish.
Shrek, le radici yiddish dell’orco più famoso di sempre
di Nathan Greppi
Da quando è uscito al cinema, esattamente 20 anni fa, Shrek è diventato a tutti gli effetti un classico del cinema d’animazione: primo a vincere l’Oscar come “miglior film d’animazione”, categoria che prima non esisteva
Lo yiddish sbarca sulla popolare app di apprendimento Duolingo
di Paolo Castellano
Il 6 aprile, una data che gli amanti dello yiddish dovrebbero segnare in agenda. La popolare applicazione per l’apprendimento delle lingue Duolingo ha comunicato che pubblicherà un corso dedicato alla lingua ashkenazita.
I cantori afroamericani in yiddish, una storia riscoperta
di Nathan Greppi
Nella New York degli anni ’20, in un’atmosfera di convivenza e contaminazione, c’erano molti cantanti afroamericani in yiddish, come ha di recente scoperto il produttore discografico americano Henry Sapoznik.
“I sognatori del Ghetto”, straordinario ritratto letterario e storico su come vivevano gli ebrei d’Europa prima dell’emancipazione
di Roberto Zadik
Uscita la versione italiana rinnovata de I sognatori del Ghetto di Israel Zangwill (558 pagine 29 euro, Lindau), acuto scrittore ebreo inglese di origini russo-polacche che ricostruiscono la spesso dolente parabola umana e religiosa degli ebrei europei confinati nei Ghetti.