di Paolo Castellano
«Anche Hitler aveva origini ebraiche, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei». Queste le considerazioni del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sull’ebraismo del presidente dell’Ucraina Volodmyr Zelensky durante la trasmissione Zona bianca su Rete4 andata in onda il primo maggio. Lavrov ha poi insistito sul fatto che Mosca debba “denazificare” il territorio ucraino.
Ucraina
“Davvero non dovrò più nascondermi?”: recuperata testimonianza di sopravvissuta alla Shoah morta a Mariupol
di Anna Lesenevskaya
Per l’Ucraina oggi Yom HaShoah ha un nome e un volto, quelli di Vanda Semjonovna Objedkova, nata Vasiljeva. Quando aveva dieci anni sopravvisse all’Olocausto durante l’occupazione nazista di Mariupol. Ma a 91 anni è stata vittima della guerra condotta dalla Russia contro il suo Paese.
Al confine fra Polonia e Ucraina, per far sorridere i bambini
di Ilaria Myr
L’Hashomer Hatzair ha creato nel campo profughi di Przemysl un “asilo” in cui fare giocare e distrarre
i ragazzini in fuga dalla guerra. Il racconto del milanese Riccardo Correggia
Israele al vertice USA di Ramstein sugli aiuti militari all’Ucraina
di Paolo Castellano
In queste ore Israele sta partecipando a un vertice organizzato dagli Stati Uniti presso la base aerea di Ramstein, nel Sud-Ovest della Germania, per discutere degli aiuti internazionali da fornire all’Ucraina per resistere all’invasione della Russia.
“La mia Mariupol non c’è più, ma sogno di tornarci quando sarà libera”: la testimonianza di Ljudmila, sopravvissuta all’orrore
di Anna Lesnevskaya
Ljudmila Bejter, una vita intera vissuta sul mar d’Azov e alle spalle 15 anni di lavoro come assistente del rabbino di Mariupol, Mendel Cohen, racconta in esclusiva a Mosaico la guerra nella sua città in Ucraina, devastata dagli attacchi russi.
All’estremo delle radicalità: tra i nazionalisti ucraini e la voglia di un nuovo impero con Mosca capitale
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] La guerra è il ricettacolo e la sentina dei peggiori istinti umani. Infatti ne costituisce l’apoteosi, poiché legittima ed incentiva quello che altrimenti, in tempi di pace, è il peggior crimine possibile, ossia l’assassinio. Ha rilevato lo scrittore ucraino Anton Shekhovtsov
Un triangolo diplomatico piuttosto inaspettato: Israele, Russia e Ucraina
di David Zebuloni
Tentare tutte le strade, cercare realisticamente una via d’uscita all’impasse attuale. Ce la farà il tandem Bennet-Lapid? Sebbene Israele sia ben abituata al perenne clima di guerra, lo scontro nell’est dell’Europa l’ha colta del tutto impreparata.
Con la guerra in Ucraina, si rafforzano i rapporti tra Israele e la diaspora
di Nathan Greppi
Nachman Shai, Ministro della Diaspora israeliano, ha recentemente sostenuto che un effetto della guerra in Ucraina è stato quello di spingere gli ebrei israeliani ad essere maggiormente interessati a quelli della diaspora. Ciò rappresenta un evento insolito per la società israeliana: secondo un sondaggio condotto di recente proprio dal suo ministero, gli ebrei israeliani che sentono di avere un legame con quelli che vivono fuori dal paese è del 56%.
Efraim Zuroff, direttore Centro Wiesenthal: «La tragedia di Bucha è un crimine di guerra, ma non è la Shoah»
di Redazione
Zuroff, storico israeliano di origine americana e cacciatore di nazisti ci ha tenuto a sottolineare che le immagini atroci dell’eccidio di Bucha che stanno circolando sono «un crimine di guerra» ribadendo tuttavia l’appello ad astenersi «dall’abuso e dalla distorsione dell’Olocausto».
Vittorio Emanuele Parsi: quando anche l’attacco della Russia all’Ucraina serve a denigrare Israele
di Angelo Pezzana
Vittorio Emanuele Parsi, professore alla Università Cattolica di Milano, esperto in relazioni internazionali, ha dichiarato, parlando di Bennett “Onestamente penso che sia andato a farsi gli affari suoi, per essere franchi è andato a parlare dell’ossessione di Israele per l’Iran”.
Da Dnipro a Odessa, sotto i razzi russi: storie di fuga, solidarietà e speranza
di Anna Lesnevskaya
La sinagoga di Kharkiv che non smette di fornire pasti ai profughi. Gli orfani di Zhitomir portati tutti in salvo in Israele. A Mariupol, mentre è già tutto pronto per il Seder di Pesach, 3000 ebrei bloccati nella città assediata. E poi, la dedizione dei rabbini e l’abnegazione dei ragazzi dell’Hashomer Hatzair. Un réportage in esclusiva per la copertina di Bet Magazine di aprile.
Un Pesach di Libertà (nonostante i tamburi di guerra)
Attualità
Da Dnipro a Odessa, sotto i razzi russi: storie di fuga, solidarietà e speranza
Cultura
Feste e pensiero ebraico. Un Pesach di libertà, tra incertezza e fiducia
Comunità
Il tempio dei voti realizzati: un “gioiello” sefardita a Milano