Hibuki, il peluche israeliano per curare i traumi psicologici dei bambini

di Paolo Castellano

La devastazione della guerra colpisce duramente i più deboli, soprattutto i bambini. A danneggiarli non sono soltanto le ferite sul loro corpo ma anche quelle dentro alla loro mente. Per questo Shai Hen-Gal, uno psicologo israeliano, ha inventato uno strumento per curare i traumi dei più piccoli. Si tratta di Hibuki, un cagnolino di pezza.

Il peluche curativo prende il nome dal termine ebraico “abbracci”, ha grandi occhi tristi e lunghe zampe da gettarsi al collo. Il dott. Hen-Gal ha utilizzato il cagnolino di pezza per curare 3mila bambini coinvolti nella Seconda Guerra del Libano.

Come riporta il Giornale, Hibuki ha prodotto risultati eccellenti anche tra i 100mila bambini di Sderot e dei villaggi al confine con Gaza.

Il cagnolino terapeutico è stato sperimentato anche in Giappone dopo i danni causati dallo tsunami del 2011. I risultati dello studio sono stati pubblicati in un articolo scientifico apparso sulla rivista Journal of Pediatrics. La stessa terapia è stata importata in Iran per aiutare i bambini traumatizzati.

Come ha spiegato Hen-Gal, per ottenere buoni esiti è necessario agire in fretta.

«La prima cosa che fanno i bambini quando prendono in mano un cagnolino Hibuki è abbracciarlo. Si legano immediatamente a lui».

«E quando chiedi al bambino come si sente Hibuki risponde: “è triste”. Chiedi perché, e lui allora proietta i suoi sentimenti sul pupazzo. Ad esempio dirà che stanno sparando a casa di Hibuki o Hibuki ha paura che succeda qualcosa a suo padre», ha sottolineato il dott. Han-Gal.

Il peluche è una sorta di auto-calmante e viene utilizzato per i bambini dell’Ucraina. Grazie a Zoom, si sono potuti formare 450 psicologi ucraina sugli effetti benefici di questa terapia infantile.

Inoltre, grazie a un donatore statunitense, sono stati realizzati mille cagnolini da sarte che lavorano nel territorio ucraino. I pupazzi sono poi stati donati ai luoghi di accoglienza dove gli psicologi si prendono cura dei traumi dei più piccoli.