Parashà della settimana

Parashat Sheminì. Si diventa leader se se ne ha la volontà

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Le persone non diventano leader perché sono fantastiche. Diventano grandi perché sono disposti a servire come leader. Non importa se ci riteniamo inadeguati. Mosè lo fece. Così ha fatto Aharon. Ciò che conta è la volontà, quando la sfida chiama, di dire, Hineni, “Eccomi”.

Nella parashà di Vayakel-Pekudei si parla dell'incenso che bruciava sul Mishkan

Parashat Vayakel-Pekudè. Bisogna celebrare gli altri per motivarli

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Un notevole parallelo viene tracciato tra la creazione dell’universo da parte di Dio e la creazione del Santuario da parte degli israeliti. Adesso capiamo cosa rappresentava il Santuario. Era un micro-cosmo, un universo in miniatura, costruito con la stessa precisione e “saggezza” dell’universo stesso.

una parashà

Parashat Teztavvè. L’estetica nella Torà

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Nella nostra parashà è la prima volta che compare la parola tiferet. La parola ha il senso di splendore e magnificenza, ma significa anche bellezza. Introduce una dimensione che non abbiamo mai incontrato esplicitamente nella Torah prima: l’estetica.

Parashat terumà

Parashà Terumà

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio disse: Lascia che costruiscano qualcosa insieme. Questo semplice comando trasformò gli israeliti. Durante l’intera costruzione del Tabernacolo non ci furono lamentele. Qui viene formulata una proposta straordinaria: non è ciò che Dio fa per noi che ci trasforma. È quello che facciamo per Dio.

Mosé e Yitrò (Jan Victors, 1635)

Parashat Yitro. Concentriamoci sulla bontà nella vita e nel mondo

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Poiché siamo naturalmente inclini a concentrarci sul nostro benessere personale, il nostro istinto nel sentire la fortuna di altre persone è di provare invidia o risentimento. La Torah ci esorta a provare sinceramente la gioia dopo aver ascoltato la felice novella di altre persone. Ci mostra quindi l’esempio di Yitro.