di David Fiorentini
L’opera, parte della collezione sottratta a Jacques Goodstikker, compariva tra le immagini di una proprietà messa in vendita dalla figlia di Friedrich Kadgien, consulente finanziario del regime nazista fuggito in Argentina dopo la guerra. Tuttavia, quando gli agenti sono entrati nell’abitazione, il dipinto era già stato rimosso dalla parete e nascosto: ai domiciliari la responsabile dell’annuncio.
Cultura e Società
Perché riconoscere lo Stato palestinese oggi violerebbe il diritto internazionale
di Daniele Steinhaus e Gabriel Venezia
Il tema del riconoscimento di uno Stato palestinese è di interesse pubblico già dal 1947, anno della decisione da parte delle Nazioni Unite di spartire il territorio dell’ex Palestina britannica in tre parti: uno Stato ebraico, uno Stato arabo e la Città di Gerusalemme.
La serie tv Fauda non si girerà a Marsiglia per problemi di sicurezza
di Nina Prenda
Doveva svolgersi in Francia gran parte della nuova stagione della serie thriller israeliana in onda su Netflix: le riprese si svolgeranno invece presto a Budapest, secondo una fonte vicina alla produzione. La quinta stagione introdurrà un nuovo personaggio interpretato dall’attrice francese Mélanie Laurent.
Eurovision 2026: i paesi potranno ritirarsi per protesta contro Israele
di Nathan Greppi
La partecipazione o meno di Israele all’Eurovision Song Contest 2026, che si terrà a Vienna dal 12 al 16 maggio, rimane incerta a causa del prolungarsi della guerra, ma la European Broadcasting Union (EBU) ha annunciato una decisione insolita che consentirebbe ai paesi di ritirarsi dalla competizione a causa del coinvolgimento di Israele, senza subire sanzioni.
Moniti contro il ritorno del nazismo
di Nathan Greppi
Ne ‘La mente nazi’, Laurence Reese spiega che un ruolo cruciale nel consenso al nazismo venne giocato dalle teorie del complotto, che dopo la Prima Guerra Mondiale trovarono terreno fertile in una Germania che cercava un capro espiatorio da incolpare per la pesante sconfitta.
Il settore high-tech israeliano rappresenta oggi un quinto del PIL nazionale
di Francesco Paolo La Bionda
Nonostante le sfide generate dal conflitto a Gaza, l’ecosistema innovativo israeliano si è evoluto da un hub di start-up a un conglomerato di aziende scale-up e oggi il contribuisce ora al 19% del PIL, al 56% delle esportazioni, oltre ad aver ribaltato nel 2024 un deficit previsto del 10% in un surplus del 3%.
“Come Closer”, tra dolori insanati e relazioni morbose
di Nathan Greppi
Già proposto per rappresentare Israele agli Oscar per il Miglior Film Internazionale (senza ottenere la candidatura), il 28 agosto è uscito nelle sale italiane. Un film intenso, sul dolore di una perdita e delle reazioni che essa può mettere in atto in chi rimane.
“Etty” di Hagai Levi: la storia di Etty Hillesum all’82° Mostra del Cinema di Venezia
di Pietro Baragiola
Il 2 settembre l’82° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia vedrà la prima mondiale di Etty, la miniserie in sei parti scritta e diretta dal celebre regista israeliano Hagai Levi.
Fan israeliane sul palco, scoppia la polemica al concerto dei Coldplay
di Pietro Baragiola
Domenica 31 agosto, durante il concerto dei Coldplay al Wembley Stadium di Londra due fan sono state accolte sul palco con una miscela di fischi e applausi da parte del pubblico dopo aver rivelato la loro provenienza. “Veniamo da Israele” hanno detto le due donne, Avia e Tal, dopo che il frontman della band Chris Martin ha chiesto loro di presentarsi.
Lettera aperta a tutti quanti hanno a cuore le sorti della nostra scuola
di Andrea Atzeni
L’ondata di cieca animosità dilagata al seguito del pogrom del 7 ottobre di due anni fa ha subito lambito anche le nostre scuole, che sono spesso diventate teatro di disinformazione e di pregiudizio a senso unico, benché sul piano formale siano impegnate a combatterli.
Festival di Venezia, le sofferenze degli ebrei ungheresi, fra Shoah e Regime Comunista, “filtrate” dagli occhi di un ragazzo, nel nuovo film “Orphan”
«Arte Salvata», i dipinti sopravvissuti ai bombardamenti in mostra al Museo del ‘900 di Mestre
di Michael Soncin
Cinquantuno capolavori provenienti dal Museo d’Arte Moderna di Le Havre, esposti per la prima volta in Italia, raccontano una storia che si dipana tra arte e memoria, mettendo in stretto dialogo la città di Mestre con quella francese, entrambe accumunate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Ultimissimi giorni, fino al 31 agosto.