di Marina Gersony
Attraverso i corridoi del Design Variations di Mosca Partners, un luogo impregnato di storia e rinascita sul waterfront della Darsena, sorge l’esposizione Powered by Love di Goldreich, che incorporerà la nuova collezione insieme a un’installazione di materiali d’archivio originali.
Cultura e Società
18 Brumaio s’affaccia a La Sapienza
di Emanuele Calò
La mia mente va all’occupazione della mia alma mater bis, La Sapienza, da parte degli studenti (studenti?) di Cambiare Rotta, tutti dichiaratamente comunisti
Il concetto di ingiustizia secondo Judith Shklar
di Nathan Greppi
Per riscoprire il pensiero della filosofa lettone, è stato recentemente ripubblicato il suo libro I volti dell’ingiustizia, in un’edizione curata da Spartaco Pupo, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università della Calabria. Pubblicato per la prima volta nel 1990, il volume raccoglie i testi degli interventi che l’autrice tenne in tre conferenze alla Yale Law School nell’ottobre 1988.
Fino al 1° maggio la mostra “Guido Lopez in mano – 1924-2024″, al Memoriale della Shoah di Milano
di Michael Soncin
Per celebrare i cent’anni dalla nascita dello scrittore e giornalista ebreo Guido Lopez (1924-2010), il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC ha organizzato una mostra aperta gratuitamente al pubblico, negli spazi del Memoriale della Shoah di Milano.
‘Chi come me’: uno spettacolo magnetico al Teatro Franco Parenti
di Esterina Dana
L’ultima regia, intensa e delicata, di Andrè Ruth Shammah, tratta dal testo dell’autore israeliano Roy Chen, che inaugura il nuovo spazio teatrale della Sala A2A, resta impressa nell’anima in modo indelebile.
Che rapporto c’è fra ebraismo e terra di Israele? La conferenza Kesher
Il rapporto esistente tra ebraismo e le Terra di Israele. Questo è il tema oggetto di discussione durante la conferenza di Kesher, in diretta streaming su zoom, che si è svolta lunedì 8 aprile 2024 alle ore 19:00. La conferenza intitolata Esiste un concetto di santità della Terra di Israele post-distruzione del Tempio? è a cura di Riccardo Di Segni e Ugo Volli.
Il teatro è l’arte dell’empatia, uno spazio di liberazione e di dialogo
di Esterina Dana
Con la pièce teatrale Chi come me, ispirata ad una reale esperienza presso il reparto giovanile del Centro di salute mentale “Abravanel” di Bat Yam, lo scrittore e drammaturgo israeliano Roy Chen, autore di Anime, ci introduce in quello spazio attraverso un’operazione di metateatro.
Al Teatro Franco Parenti fino al 4 maggio va in scena ‘Chi come me’, ultima regia di Andrée Ruth Shammah
di Esterina Dana
L’opera, ultima regia di André Ruth Shammah, inaugura la nuova sala A2A Life Company che costituisce la scena. Una storia dolorosa, tenera sulle ansie, fragilità e paure che bloccano nella loro solitudine cinque ragazzi di oggi, e su come, attraverso il teatro, trovano la via per guardarsi dentro, parlare con gli altri, vivere meglio.
“We Were the Lucky Ones”: l’adattamento televisivo sulla Shoah tratto del bestseller di Georgia Hunter conquista l’America
di Pietro Baragiola
La serie, composta da attori eccezionali come Logan Lerman (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) nel ruolo di Addy Kurc e Joey King (The Kissing Booth) in quello della sorella Halina, ha debuttato il 28 marzo sulla piattaforma streaming americana Hulu con i primi tre episodi. Il suo arrivo in Europa è previsto nei prossimi mesi su Disney Plus.
«Il 7 ottobre? Una cartina di tornasole per i rapporti fra mondo ebraico e cristiano»
di Giovanni Panzeri
Lo stato di salute del dialogo ebraico-cristiano. Dopo una prima solidarietà, sono emerse critiche nei confronti di Israele, con un uso di stereotipi tradizionali dell’antigiudaismo cristiano contro gli ebrei. Soprattutto, è mancata una vera empatia verso il mondo ebraico e una reale comprensione della posta in gioco: la sopravvivenza di Israele. Intervista allo studioso Massimo Giuliani
Per capire la guerra in corso, bisogna comprendere le sfide di Israele e i pericoli dell’ideologia “intersezionale”
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Leggere sui giornali, guardare la televisione e consultare i post di internet per seguire la guerra in Medio Oriente è diventata un’attività quotidiana per molti ebrei e amici di Israele, ma non basta.
La sovranità israeliana secondo il diritto internazionale
di Nathan Greppi
Ricco di dati sui mutamenti della demografia ebraica e araba in quelle terre nel corso dei decenni, Elber fa notare come ai tempi della dominazione turca il termine “Palestina” non sia mai stato utilizzato, né per indicare un’area amministrativa né nel gergo comune, se non da parte di pellegrini e viaggiatori provenienti dall’Europa. A reintrodurre l’utilizzo di questo termine, prima del 1948, furono gli inglesi, quando conquistarono il territorio.