Cultura e Società

La tonalità ebraica nella scrittura impersonale di Franz Kafka

Libri

di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Come molti ebrei appartenenti all’orizzonte culturale della Mitteleuropa, Kafka si esprime in un tedesco perfetto, esente da ogni tipo di particolarismo linguistico ebraico nonché privo di ogni asperità stilistica.

Kafka, l’uomo che voleva abbracciare la vita

Personaggi e Storie

di Fiona Diwan
Non era snob e adorava ridere, cercava intimità e senso della vita, malgrado l’abisso interiore. Era sedotto dal teatro yiddish e dal suo umorismo irriverente. Un mito, contemporaneo e vicino. Esce l’appassionante e monumentale biografia di Reiner Stach: un giacimento di informazioni e una ricostruzione storica unici

«Chi sono io?». Le Metamorfosi di un genio sottile

Personaggi e Storie

di Michael Soncin
Franz Kafka 100 anni dopo: convegni, mostre riletture. Il manoscritto originale della Lettera al padre, i disegni, le pagine dei celebri Diari, le prime edizioni dei racconti. E poi opere d’arte contemporanea ispirate ai suoi personaggi e scritti. A cento anni dalla scomparsa, la Biblioteca Nazionale d’Israele a Gerusalemme dedica a Kafka una mostra e un imponente omaggio

Grazie alla vita, che mi ha tolto e dato tanto

Spettacolo

di Fiona Diwan
Non è facile offrirsi al pubblico con intensità e passione. Non è semplice consegnare la propria vita e la propria intimità, e farlo con profondità e, insieme, leggerezza. Lo fa Claudine Chayo in C’era una volta, ma forse no…

Battesimi forzati, l’atrocità dei bambini ebrei rubati alle famiglie dalla Chiesa

Eventi

di Ludovica Iacovacci
“Il tema dei bambini convertiti è un tema doloroso, di sopraffazione, di violenza e di mancanza d’identità”. Con queste parole aprono i lavori Roberto Jarach, Presidente del Memoriale della Shoah di Milano, e Daniela Dana, Presidente dell’Associazione Figli della Shoah, per l’incontro “Bambini rubati, bambini contesi. Battesimi forzati in Età contemporanea” tenutosi il 20 novembre 2024 all’Auditorium della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.

Quei cattivi maestri, seminatori di odio (davvero inconsapevoli?)

Opinioni

di Ester Moscati
I loro volti sono pubblici e noti. Usano le parole come frecce di morte. Fanno della verità una menzogna e della menzogna una verità. Piacciono ai giovani e sono star sui social. Sono professori, opinionisti, intellettuali, cantautori. E alti prelati. L’articolo di copertina del numero di dicembre di Bet Magazine