in questi giorni a Torino. Così il critico Arturo Schwarz parla di lui: “Senza dubbio tra i maggiori scultori contemporanei, è nato a Tel Aviv il 21 agosto del 1932. Dapprima ha studiato con lo scultore Moshe Sternschuss (1947-1950. Dopo un intermezzo come pastore al kibbutz Ma’ayan Baruch e Kvutzat Yezre’el (1950-1953) – un’esperienza che influenzerà profondamente la sua arte – riprenderà gli studi con lo scultore Rudi Lehmann (1954) e poi con Antony Caro presso la St. Martin’s School of Art e con Reg Butler presso la Slade School of Art, università di Londra (1959-1960). Torna in Israele nel 1972 dove vive tuttora, a Tel Aviv”.
Cultura e Società
I Guardiani della soglia
Il Padiglione Israeliano alla 52ª Biennale dArte di Venezia.
Si è aperta il 7 giugno scorso a Venezia la cinquantaduesima edizione della Biennale dArte. Il padiglione israeliano questanno è dedicato alla giovane artista Yehudit Sasportas (nata ad Ashdod nel 1969), non una raccolta di opere, ma una complessa installazione che ha completamente trasformato lelegante padiglione costruito da Zeev Rechter (uno degli architetti della Città Bianca di Tel Aviv).
Antisionismo, antisemitismo, antiamericanismo in un saggio di Luzzatto Voghera
antiamericanismo: si tratta di un tema che riempie le pagine dei quotidiani con le prese di posizione dei vari opinionisti e ricorre di frequente nei cosiddetti salotti televisivi che (non tutti, ma sicuramente nella maggior parte) assomigliano sempre più a mercati in cui i diversi venditori si accapigliano e si insultano per piazzare in qualche modo la loro merce. E tanto meno vale la merce tanto più si urla per sovrastare lofferta concorrenziale.
Oyoyoy!
si è concluso ed è stato un successo.
Siamo arrivati al termine di dieci giorni faticosi, ma anche molto soddisfacenti
Investire in Israele
Questo linvito di un convegno, che il sito www.israele.net ha organizzato allAssolombarda il 4 giugno con grande successo di partecipanti, dopo il primo convegno
La città bianca di Tel Aviv in mostra a Roma
Dopo Mendrisio e Losanna, la grande mostra su Tel Aviv arriva in Italia, a Roma, dove sarà esposta presso la Casa dellarchitettura fino al prossimo 30 giugno.
La mostra sulla Città bianca, promossa dallAmministrazione Municipale della metropoli israeliana e dal Museo dArte di Tel Aviv, è il risultato di una lunga ricerca
La grande mela e i suoi ebrei
Lubavitch, chassidim, liberal, ortodossi, modern orthodox, conservative e reformed, ebrei di destra e di sinistra, repubblicani e democratici, Black Jews e Bobov, hippy e religiosi. Parlano russo, yiddish, americano, pharsi, mangiano gefilte fish, knishes, baklawa, o hamburger, patatine e kosher sushi, ascoltano rap, canti di preghiera e folk music. Sono gli ebrei di New York raccontati nellultimo di libro di Maurizio Molinari, corrispondente de La Stampa di Torino dagli Stati Uniti.
OyOyOy si apre il Festival
la seconda edizione di Oyoyoy. Il Festival Internazionale di Cultura ebraica parte da Casale Monferrato. In 10 giorni ospiterà numerose personalità della cultura, della politica e dello spettacolo di tutto il mondo e di tutte le religioni, divisi in quasi un centinaio di appuntamenti tra Casale, Alessandria, Vercelli, Asti, Trino, Valenza e Moncalvo.