italiane Free Zone (Zona Franca), il film del regista Israeliano Amos Gitai presentato lanno scorso a Cannes, che vinse la Palma dOro per la migliore interpretazione femminile, quella dellattrice israeliana Hana Laszlo. Dieci copie del film che si potranno vedere solo in versione originale con sottotitoli in italiano. È la prima volta che un film israeliano viene girato in Giordania in collaborazione con The Jordan Royal film Commisssion.
Cultura e Società
Il Chilometro doro
si possono trovare musulmani, copti, turchi cattolici, ciprioti, italiani, inglesi, ebrei, francesi, marocchini, maltesi, polacchi, circassi, ortodossi, rumeni, russi, sudanesi,(
?) ” si chiede, allinizio del libro, Clément Mosseri, il padre del protagonista.
In Egitto, nella prima metà del secolo scorso, è la risposta.
Il libro è il risultato di questo ambiente straordinario, colorato e cangiante come può esserlo un caleidoscopio che allepoca vantava quarantaquattro comunità nazionali, cinquantacinque etnie e ventuno confessioni religiose.
Il protagonista, Mondo Mosseri, è un talianin, un italiano dEgitto, che nasce nellanno 1900.
Da subito le vicende della sua famiglia
ll transfer
per le strade come impazziti. Ad ogni vicolo si univano nuovi arrivati ed il fiume dei facinorosi fluiva per le strade brandendo coltelli, bastoni, pietre. Gli occhi iniettati di sangue, gli spiriti esasperati, urlavano, con odio e passione, lantico ma attualissimo ritornello, sempre lo stesso: Morte agli ebre!. La scena era sempre
Voci di muto amore
delleditore Giuntina si arricchisce di un nuovo titolo, portando così a nove i volumi pubblicati in questa collana che sta diventando uno specchio sempre più interessante della narrativa israeliana di questi anni. Molti scrittori sono stati pubblicati anche da altri editori, pensiamo solo a Yehoshua da Einaudi e Oz da Feltrinelli o a Sifra Horn da Fazi e Tammuz da EO e si potrebbe continuare. Tuttavia Giuntina è lunica casa editrice ad aver dedicato espressamente una collana solo alla pubblicazione di narratori di Israele.
In realtà il libro di Kenaz non è una novità assoluta in Italia, poiché venne già pubblicato, con la stessa pregevole traduzione di Alessandro Guetta nel 1994 da Anabasi.
Quando l’identità va dal parrucchiere
ma lei per i capelli che prodotti preferisce utilizzare? Presumibilmente fiera della sua fluente chioma, ma ancora di più della brillante relazione appena conclusa e dedicata al problema dellidentità ebraica nel pensiero di Scholem, Rosenzweig e Deridda, Donatella Di Cesare questa proprio non se laspettava. Eppure il candido interrogativo rivolto alla sbalordita oratrice veniva dalla stessa signora che aveva ascoltato attenta uno dei passaggi salienti del Moked di Milano Marittima, lo straordinario appuntamento di primavera degli ebrei italiani organizzato dal Dipartimento Educazione e cultura dellUnione delle comunità.
Per un sistema museale ebraico in Italia
vivono oggi in condizioni di democrazia. Nel corso del lungo processo che dai primi editti sulla tolleranza ha portato alle costituzioni liberali, dando, nel mondo occidentale, pieni diritti di cittadinanza agli ebrei, si sono consumate innumerevoli tragedie, tra le quali la catastrofe della Shoah.
Riso e Rose e Oyoyoy!
e la festa di Shavouth si celebreranno in contemporanea il 3-4 giugno a Casale Monferrato a chiusura della prima edizione di OyOyOy! Festival internazionale di cultura ebraica. Il festival, iniziato il 7 maggio per terminare il 4 giugno, è organizzato dallAssociazione Monferrato Cult Onlus ed è promossa dalla Città di Casale Monferrato, dalla Provincia di Alessandria e dalla Regione Piemonte, con il patrocinio dell Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), e in collaborazione con la Comunità ebraica di Casale Monferrato e la Fondazione Arte Storia Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus.
Lo stregone
dalla scomparsa, il ricordo di Indro Montanelli (1909-2001) è tuttora assai vivo e le sue sarcastiche battute vengono spesso ripetute da commentatori politici di ogni tendenza. Ora due studiosi – Sandro Gerbi e Raffaele Liucci – pubblicano da Einaudi una rigorosa biografia dei primi cinquantanni del celebre giornalista, basata sullo spoglio integrale dei suoi articoli e su inedite carte darchivio. È da segnalare il capitolo intitolato “Il campo di concentramento”, dedicato agli interventi di Montanelli sulla «questione ebraica», dai tempi della guerra sino alla morte.
Pranzo di famiglia di Alessandra Farkas
della giornalista Alessandra Farkas corrispondente del Corriere della Sera a New York è un libro intimista, profondo che ci porta in un viaggio parallelo, due strade dolorose ma anche piene di vita che finiscono per ricongiungersi grazie al filo della memoria. La prima è un ultimo pranzo di famiglia nel sud della Francia, un simbolico omaggio al padre malato.
MEMRI: Un punto di vista
Valutazione sulla strategia e i limiti di Hamas dopo le elezioni palestinesi.