La madre dell’ostaggio Hersh Goldberg-Polin nella classifica del TIME delle 100 persone più influenti del mondo

Personaggi e Storie

di Redazione
L’inclusione della madre di Hersh Polin riconosce l’impatto che lei, suo marito Jon Polin, insieme a centinaia di altre famiglie di ostaggi rapiti da Hamas, e milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi degli ostaggi. Riconosce inoltre i loro sforzi incessanti per continuare a lottare per il rilascio di Hersh e di tutti gli ostaggi.

Biennale di Venezia: l’artista israeliana Patir chiude il padiglione. Chiede un accordo sugli ostaggi e il cessate un fuoco

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di Redazione
La mostra presso il Padiglione Israeliano alla Biennale di Venezia rimarrà indisponibile fino a ulteriori sviluppi sulla liberazione degli ostaggi. La scelta non si traduce nella cancellazione dell’esposizione, ma piuttosto rappresenta un gesto di solidarietà nei confronti delle famiglie dei rapiti e della vasta comunità israeliana che invoca un mutamento.

“Buongiorno dottore, mi fa male qui”. Un racconto

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di Ghila Piattelli
Inauguriamo la pubblicazione di racconti di finzione legati a temi di attualità. Qui Ghila Piattelli, italiana residente in Israele, affronta il dolore di una madre riguardo al trauma e alle sofferenze patite dal figlio, dopo gli attentati del 7 ottobre.

“Il conflitto israelo-palestinese è molto complesso, ma questa guerra è iniziata con il pogrom di Hamas del 7 ottobre. E i cittadini hanno il dovere di informarsi”

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di Francesco Paolo La Bionda
Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore, è da decenni una penna di punta del Corriere della Sera, sulle cui pagine scrive ancora oggi come stimato opinionista. Lo abbiamo intervistato per chiedergli come si approcci alla trattazione di un argomento complesso e delicato come il conflitto tra Israele e Hamas e come valuti l’operato del panorama mediatico italiano sull’argomento.

“Dal 7 ottobre la vita degli israeliani è cambiata completamente. Ma ancora una volta Israele risorgerà dalle ceneri”

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di Davide Romano
Ayelet Nahmias-Verbin è una di quelle donne speciali, non credo sia capace di stare ferma. Giurista, mamma di tre figli, manager di aziende, parlamentare alla Knesset tra il 2015 e il 2019, è stata anche assistente di Yitzhak Rabin. La sua visita a Milano è legata al fatto che da 4 anni gestisce il “Fondo per le vittime del terrorismo”, che con il pogrom del 7 ottobre ha visto un’impennata di richieste. ui un’intervista esclusiva.

“Screams before Silence”: il documentario girato dall’ex COO di Facebook racconta le violenze sessuali subite dalle vittime di Hamas

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di Pietro Baragiola
Subito dopo il 7 ottobre  l’imprenditrice si è recata in Israele dove, nel giro di cinque giorni di riprese, ha avuto l’occasione di parlare con primi soccorritori, esperti forensi, testimoni oculari e ostaggi liberati. Prodotto dalla casa di produzione israeliana Kastina Communications, verrà lanciato online nel mese di aprile portando alla luce le interviste inedite agli ostaggi liberati e ai testimoni oculari del terrificante attacco del 7 ottobre.

Wikipedia e Israele: una ricerca rivela i pregiudizi dell’enciclopedia online

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di Nathan Greppi
Pagine sul conflitto israelo-palestinese totalmente sbilanciate per i palestinesi, dove non si menzionano anche fonti israeliane. Mentre di pagine sui massacri compiti da Hamas il 7 ottobre si chiede la chiusura. Ma anche: la solidarietà per il popolo palestinese, “contro il genocidio”, espressa con la chiusura per un giorno della pagina in arabo. Mentre per gli israeliani è sempre più difficile usare l’enciclopedia online, tutt’altro che neutrale.