Eurovision: a rappresentare il Lussemburgo sarà la cantante Tali Golergant di origine israeliana

di Pietro Baragiola
L’inizio dell’Eurovision 2024 si avvicina sempre di più e per la prima volta dal 1993 parteciperà anche il Lussemburgo, rappresentato dalla cantante Tali Golergant.

Questa decisione ha ricevuto diverse critiche dai fan della competizione soprattutto per via dei legami tra la cantante 23enne e lo Stato Ebraico: la madre di Tali è israeliana e il fratello ha combattuto nell’IDF a Gaza.

“Sono cresciuta in una casa dove si parlava ebraico e spagnolo. Mio padre è peruviano e mia madre israeliana e si sono promessi di volere sempre entrambe le lingue e culture in casa” ha spiegato Tali durante un’intervista Zoom con The Times of Israel, raccontando come la sua famiglia l’ha resa la cantante di successo che è oggi.

 

La storia di Tali

Nata in Israele il 26 novembre 2000, Tali si è trasferita in Cile e poi in Argentina prima di stabilirsi a 10 anni in Lussemburgo dove ha mostrato una grande propensione per le lingue, imparando l’inglese, il francese e il tedesco.

In seguito si è trasferita a New York per studiare “Musical Theatre” al Marymount Manhattan College e seguire la sua passione per la musica in America, ma, appena si è diffusa la notizia che il Lussemburgo avrebbe partecipato nuovamente all’Eurovision, Tali è tornata a casa per competere nel Luxembourg Song Contest e vincere la possibilità di rappresentare il proprio Paese.

Dopo aver battuto gli altri sette finalisti, Tali e la sua canzone Fighter si sono aggiudicati il primo posto accedendo così all’Eurovision 2024.

“Penso che la gente sia davvero elettrizzata per la partecipazione del Lussemburgo e penso che questo sarà un passo enorme per l’industria musicale. È un onore davvero incredibile per me tanto che ogni mattina mi pizzico per essere sicura che stia accadendo davvero” ha raccontato Tali, emozionata.

L’antisemitismo dell’Eurovision 2024

L’Eurovision Song Contest 2024 si terrà dal 7 all’11 maggio a Malmö, in Svezia, e avrà tra i suoi partecipanti anche Israele, nonostante le pesanti critiche ricevute e la violenta campagna per la sua estromissione per via della guerra contro Hamas a Gaza.

In questo clima di crescente antisemitismo Tali non vuole nascondere le sue origini israeliane ma i suoi manager hanno chiesto ai giornalisti di non farle domande sulla guerra in atto per non metterla in agitazione prima del contest.

Durante un’intervista rilasciata a gennaio ai media ebraici, Tali ha affermato che suo fratello in quei giorni stava prestando servizio nell’IDF a Gaza e che lei pensava sempre a lui ogni volta che cantava sul palco.

“Metà della mia famiglia è in Perù ma l’altra metà è in Israele” ha spiegato la cantante, fiera di poter visitare lo Stato Ebraico ogni anno.

Per via delle sue origini le era stato chiesto di partecipare all’audizione del 2023 per Hakochav Haba, la competizione canora che seleziona il rappresentante israeliano per l’Eurovision, ma Tali aveva rifiutato l’offerta: “Io vivo in Lussemburgo da quasi tutta la vita e aveva più senso che rappresentassi questo Paese”.

Oltre a prepararsi per il contest imminente, Tali sta già scrivendo i brani che spera di pubblicare dopo l’Eurovision e alcuni di loro includeranno “un tocco ebraico”.

“Stiamo scrivendo una canzone che include tutte le lingue che parlo e affronta i concetti di identità, casa e valori umani” ha affermato la cantante.

Nonostante il singolo Fighter sia stato scritto molto prima del 7 ottobre, alcuni fan dell’Eurovision hanno criticato apertamente Tali accusandola di aver creato questo brano con lo scopo di inviare un messaggio politico durante la competizione.

“L’odio non mi spaventa” ha dichiarato Tali risoluta, ricevendo il sostegno di molti fan israeliani del contest. “Sono felicissima di sapere che Israele è dalla mia parte. È davvero bello e commovente vedere il loro sostegno in questo clima d’odio generale”.

Come risposta a tutti coloro che le inviano insulti e minacce per via delle sue origini, Tali vuole ricordare che l’Eurovision è stato creato per essere un simbolo della musica e dell’unione tra i popoli.

Negli ultimi giorni l’European Broadcasting Union (EBU) ha condannato pubblicamente l’abuso degli artisti che parteciperanno all’Eurovision 2024. Questo gesto è stato ancora più enfatizzato dopo che il 12 aprile due giornalisti della rete israeliana Channel 12 in visita a Malmö sono stati bersaglio di sputi e minacce da parte dei civili arabi presenti in un mercato locale.

“L’antisemitismo si muove in tutto il mondo. Come artista devi essere sempre preparato e non deve importarti per quale motivo riceverai odio: che si tratti del tuo corpo, della tua voce, del tuo aspetto, della tua nazionalità o di ciò che dici durante un’intervista, verrai sempre odiato da qualcuno” ha raccontato Tali. “Il mio approccio in questi casi? Rimanere fedele a me stessa, diffondere amore e gentilezza e restare con i piedi per terra.”