Wikipedia e Israele: una ricerca rivela i pregiudizi dell’enciclopedia online

di Nathan Greppi
Da quando è stata fondata nel 2001, Wikipedia ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle vite di ognuno di noi: ogni volta che facciamo una ricerca su Internet, che sia per un compito scolastico, una tesi di laurea, motivi di lavoro o semplice curiosità, non possiamo quasi fare a meno di consultare l’enciclopedia online creata da Jimmy Wales per avere quantomeno un’infarinatura di base sui temi che ci interessano. Per capire la portata del fenomeno, ad oggi Wikipedia conta un totale di oltre 55 milioni di pagine in più di 300 lingue, con 84 miliardi di visite solo nel 2023.

Sebbene in teoria Wikipedia sia tenuta a mantenere un profilo neutrale e oggettivo, soprattutto sui temi più scottanti, non sono mancati nel corso del tempo episodi in cui veniva appurato che gli utenti che vi creano e modificano contenuti tendono ad agire sulla base dei propri preconcetti ideologici; al punto che nel luglio 2021, il co-fondatore di Wikipedia Larry Sanger disse che la sua creazione non era più attendibile.

Ciò si è visto in maniera evidente in merito al conflitto israelo-palestinese, e in particolare dopo il 7 ottobre; a dimostrarlo, una ricerca condotta dall’accademica israeliana Shlomit Aharoni Lir per conto del WJC (World Jewish Congress), pubblicata nel marzo 2024 e intitolata The Bias Against Israel on Wikipedia.

Wikipedia sbilanciata contro Israele

I risultati della ricerca si concentrano principalmente sulla versione in lingua inglese, quella con il maggior numero di visite. Invece che attenersi al principio di neutralità, molte pagine che parlano di Israele e Palestina tendono ad enfatizzare solo gli aspetti che mettono in cattiva luce lo Stato Ebraico, ad esempio citando solo fonti filopalestinesi, senza spiegare il punto di vista israeliano né il contesto generale.

Un altro problema sono le regole imposte dagli amministratori: spesso questi tendono ad avere un potere enorme nello stabilire quali modifiche siano accettabili e quali no. È emerso che alcuni amministratori hanno bloccato o limitato le attività degli utenti israeliani, ad esempio usando come scusa la regola secondo cui gli utenti che non hanno realizzato almeno 500 modifiche e sono attivi da meno di 30 giorni hanno un margine di manovra più limitato.

Esempi concreti

Un esempio riguarda la pagina “Palestinian genocide accusation”, inerente alle accuse rivolte a Israele di compiere un genocidio dei palestinesi, rinvigoritasi dopo il 7 ottobre. Già il titolo, spiega l’autrice della ricerca, tende ad essere sbilanciato verso chi ritiene fondata l’accusa, mentre sarebbe stato più neutrale scrivere “Allegations of Palestinian Genocide”. La pagina è quasi tutta concentrata sulle accuse contro Israele, citando fonti di parte, mentre le voci a favore d’Israele risultano assai minoritarie. Inoltre, gli episodi di violenza contro Israele da parte dei suoi nemici vengono minimizzati, facendo credere che sia Israele il solo paese aggressore della regione. E per finire, la pagina viene inclusa in fondo nella categoria “Genocidio”, rafforzando di conseguenza la percezione che le accuse siano fondate.

Questo non è l’unico esempio di pagina Wikipedia con un’impostazione ostile verso Israele: in “Palestinian Enclaves”, per descrivere i Territori palestinesi si fa ricorso a termini come “prigione a cielo aperto” o “Bantustan”, dal nome delle aree del Sudafrica dove un tempo vigeva la segregazione razziale. Si propongono quasi solo voci critiche nei confronti d’Israele, che prendono per vero il paragone con l’apartheid sudafricano, senza mettere dall’altro lato abbastanza voci filoisraeliane.

Un’altra pagina, “Comparisons Between Israel and Nazi Germany”, cerca di sdoganare fin dal titolo le accuse a Israele di comportarsi come la Germania nazista. Mentre “Zionism as Settler Colonialism”, cerca di normalizzare l’idea secondo cui il sionismo sia una forma di colonialismo, facendo riferimento solo a fonti filopalestinesi ed emarginando quelle che si oppongono a certi paragoni.

Doppio standard

Se le pagine filopalestinesi prosperano su Wikipedia, di quelle filoisraeliane si richiede sempre più spesso la cancellazione: almeno quattro pagine sui massacri compiuti da Hamas il 7 ottobre nei kibbutz di confine hanno visto degli utenti chiederne la cancellazione, riuscendo a sopravvivere per un soffio quando la cosa veniva messa ai voti.

Altre pagine invece o sono state cancellate (“Hamas beheading incidents”, sulle decapitazioni compiute da Hamas), o sono state trasformate in sezioni minori di pagine più grandi (“Yakhini massacre”, sul massacro di sette israeliani avvenuto nel kibbutz Yakhini, trasformato in una sottosezione della più ampia pagina sugli attacchi di Hamas del 7 ottobre).

Le difficoltà degli utenti israeliani

Nel condurre la ricerca, la Aharoni Lir ha intervistato diversi utenti israeliani di Wikipedia, alcuni dei quali operano sulla versione in inglese. Dalle loro conversazioni, è emerso come molte pagine ostili a Israele risultino chiuse ad ulteriori modifiche, tranne che per gli utenti di lunga data. Inoltre, alcuni di loro hanno denunciato messaggi ostili da parte degli amministratori, i quali riservano agli israeliani un trattamento più severo rispetto agli utenti di altre nazionalità.

Altri episodi controversi

Ci sono stati anche altri episodi controversi in merito a Wikipedia: il 12 dicembre 2023, la versione del sito in lingua araba venne oscurata per un solo giorno in segno di solidarietà nei confronti dei palestinesi. Da quel momento, il logo di Wikipedia in arabo è stato rifatto con i colori della bandiera palestinese (foto in alto). Inoltre, è stato aggiunto un banner dove si legge: “In solidarietà con i diritti del popolo palestinese. No al genocidio a Gaza. No all’uccisione di civili. No a prendere di mira ospedali e scuole. Non c’è imbroglio o doppio standard che tenga. Fermiamo la guerra e creiamo una pace giusta e inclusiva”. Tutto questo violando platealmente il principio di neutralità, e senza menzionare nemmeno una volta i fatti del 7 ottobre.

Oltre a Israele, un’altra controversia riguarda le pagine che trattano il tema della Shoah: secondo uno studio pubblicato nel 2023 sul The Journal of Holocaust Research, nell’ultimo decennio un piccolo gruppo di utenti avrebbe influenzato i contenuti relativi alla Shoah su Wikipedia, dirottandone la narrazione verso ricostruzioni piene di stereotipi e luoghi comuni.

Suggerimenti utili

Al termine della ricerca della Aharon Lir per il WJC, vengono proposte una serie di linee guida su come cercare di contrastare la mancanza di neutralità in merito a Israele. Prima di tutto, occorrerebbe istituzionalizzare le iniziative per contrastare i pregiudizi su Wikipedia, ad esempio mettendo insieme un comitato di ricercatori che monitorino costantemente la narrazione che traspare sul sito. Dovrebbero pubblicare dei resoconti regolari sui risultati delle loro ricerche, e organizzare incontri con la comunità degli utenti che creano e modificano contenuti al fine di sensibilizzarli sulla questione.

Un’altra tattica sarebbe quella di cambiare le norme con le quali vengono scelti gli amministratori, costringendoli a presentarsi con i loro veri nomi anziché con pseudonimi. Questo servirebbe anche ad impedire che bullizzino e discrimino gli utenti israeliani nascondendosi dietro l’anonimato. Andrebbero inoltre riviste le regole sulla selezione delle fonti, in modo da ospitare una più vasta gamma di opinioni che non siano sbilanciate da una sola parte.

Infine, andrebbero implementate delle misure per contrastare le violazioni del principio di neutralità, ad esempio con strumenti di intelligenza artificiale, e fare in modo che gli utenti che violino tale principio si assumano le proprie responsabilità.