di David Fiorentini
“Non è pacifismo perorare il cessate il fuoco esponendo la bandiera di una sola parte e accusando l’altra, indicibilmente, di “genocidio” in spregio alla storia e alla verità”. Così commenta la Comunità ebraica di Livorno quanto accaduto al Teatro Goldoni al termine della Turandot di Puccini, quando il cast si è riunito sul palco esponendo lo striscione “Cessate il fuoco, stop al genocidio” con una bandiera palestinese.
Israele
La polizia di New York sgombera la Columbia occupata
di Anna Balestrieri
“Non metteremo a rischio la sicurezza della nostra comunità né permetteremo un’ulteriore escalation”. È con una nota ufficiale pubblicata nella notte di martedì 30 aprile che la Columbia University ha dichiarato di “non aver avuto altra scelta” se non quella di far intervenire la polizia
La Sinistra, Israele e il mondo ebraico: come ricucire uno strappo doloroso
Attualità
Sinistra, Israele e mondo ebraico. Intervista a Piero Fassino: Ritrovare le radici comuni
Cultura
Shammah: “Io non mi arrendo. E mi batto con la forza delle parole”
Comunità
7 ottobre – 7 aprile Uniti e solidali, in Sinagoga
Israele: una piattaforma per la diagnosi del cancro al seno vince un importante premio
di Redazione
L’azienda Ibex Medical Analytics, con sede a Tel Aviv, ha così contribuito con la sua innovazione a produrre un impatto positivo nel mondo, uno dei requisiti principali per essere candidati al prestigioso premio.
In Brasile, episodi di antisemitismo aumentati del 1000%
di Nathan Greppi
“Questo è un dato scioccante poiché, nonostante l’antisemitismo strutturale e latente, il Brasile è sempre stato percepito come un paese molto aperto e tollerante, dove la presenza ebraica era ben accetta”, dichiara a Mosaico la giornalista e ricercatrice Gabriela Franco.
Beni Gassenbauer, l’acquarellista israeliano più famoso nel mondo: l’intervista
di Michael Soncin
È l’acquerellista vivente più noto in Israele, ed uno dei più grandi della sua generazione, conosciuto a livello internazionale. Beni Gassenbauer, classe 1949, ha lasciato la Francia, dove è nato, più di quarantacinque anni fa per trasferirsi in Eretz Israel.
Apprensione alla Sinagoga di Torino, sfiorati i militanti dei centri sociali
di David Fiorentini
Al grido di “Fuori i sionisti dalle università” e “Tout le monde deteste la police”, diversi militanti del centro sociale Askatasuna saranno denunciati per aver tentato di deragliare il corteo di protesta contro la partecipazione israeliana alla Conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli.
Eurovision: a rappresentare il Lussemburgo sarà la cantante Tali Golergant di origine israeliana
di Pietro Baragiola
Questa decisione ha ricevuto diverse critiche dai fan della competizione soprattutto per via dei legami tra la cantante 23enne e lo Stato Ebraico: la madre è israeliana e il fratello ha combattuto nell’IDF a Gaza. “L’odio non mi spaventa” ha dichiarato.
Will Media: scandali e politiche antisraeliane
di Redazione
Creata il 20 gennaio 2020 la piattaforma “Will” nasce da un’idea dell’influencer Imen Jane e del suo socio Alessandro Tommasi con lo scopo di “fornire uno spazio informativo per i curiosi di tutto il mondo”.
Donne iraniane contro il regime e al fianco d’Israele. Intervista a Rayhane Tabrizi
di Nathan Greppi
Nata a Teheran nel 1979, vive a Milano dal 2008. Dopo la morte della Amini, Tabrizi è diventata una delle leader dei dissidenti iraniani che vivono in Italia. “il popolo iraniano non ha mai odiato davvero il popolo israeliano”, spiega. E invita tutti al teatro Franco Parenti per lo spettacolo di un dissidente ‘Le mie tre sorelle’, dal 23 al 28 aprile.
Bulgaria, un paese amico degli ebrei. Intervista a Rumyana Christidi
di Nathan Greppi
Rappresenta un’eccezione in Europa, con livelli di antisemitismo tra i più bassi di tutto il continente. Orgoglioso del salvataggio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, il paese balcanico oggi è un paese amico di Israele, anche dopo il 7 ottobre. Come spiega la responsabile del corso di laurea in Studi Ebraici e docente associata dell’Università di Sofia.
Guerra e angoscia: Israele affronta il nemico invisibile della salute mentale. In forte aumento cure psicologiche e psichiatriche dopo il 7 ottobre
di Marina Gersony
Nelle trincee dell’animo umano, Israele si trova ad affrontare una battaglia silenziosa ma spietata. Questa non è una guerra combattuta con proiettili e armi da fuoco, ma con cicatrici invisibili e urla soffocate di dolore interiore. Mentre il Paese è alle prese con il conflitto in corso, un nemico insidioso emerge, un avversario che non può essere sconfitto con mezzi convenzionali: la crisi della salute mentale che affligge molti israeliani dopo il 7 ottobre.














