Attualità
Vivere (e lottare) sotto le bombe russe: da Kiev a Dnipro, tra allarmi, tefillà e kiddush
Cultura
Speciale Libri per l’Estate
Comunità
Il viaggio di Kesher in Germania
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Il viaggio di Kesher in Germania
di David Zebuloni
Secondo i rapporti, dei 30 eliminati, la maggior parte appartenevano ai ranghi delle Guardie Rivoluzionarie, dell’organizzazione Basij e degli ufficiali superiori dell’intelligence. Oltre a questi, sono stati eliminati anche consiglieri senior del leader supremo Ali Khamenei e una serie di scienziati responsabili dello sviluppo del programma nucleare.
di Pietro Baragiola
Lunedì 23 giugno la cantante, attrice e influencer Montana Tucker ha pubblicato un nuovo video musicale omaggiando la resilienza del popolo ebraico nel corso della storia e il coraggio degli israeliani nel recente conflitto con l’Iran.
Il video mostra Tucker e un gruppo di ballerini del Lilach Friedman Dance Center di Israele mentre ballano nel sito storico di Masada sulle note del brano Rise Again di EV!
“Dai Romani e dai Persiani, ai Nazisti, ad Hamas, a Hezbollah e ora alla Repubblica Islamica dell’Iran, il popolo ebraico ha affrontato innumerevoli nemici. Eppure resistiamo e ci rialziamo” ha scritto Tucker nel suo post di Instagram collegato al video. “Oggi ballo a Masada, simbolo del coraggio e della sfida ebraica. Dedico questo momento agli eroi di Israele: i piloti che difendono i cieli, i soldati che sorvegliano i confini e tutte le persone che resistono nei rifugi antiaerei. Am Yisrael Chai. Ci rialzeremo.”
From the Romans and Persians- to the Nazis, Hamas, Hezbollah, and now the Islamic Republic of Iran — the Jewish people have faced countless enemies. And yet, we endure. We rise.
Today, I dance at Masada — a symbol of Jewish courage and defiance. I dedicate this moment to the… pic.twitter.com/alQlo7ghva
— Montana Tucker (@montanatucker) June 23, 2025
Il filmato è stato prodotto dal Combat Antisemitism Movement (CAM) con cui nell’ultimo anno Tucker ha collaborato diverse volte ad una serie di progetti creativi che hanno raggiunto decine di milioni di spettatori in tutto il mondo.Tra questi progetti ricordiamo: We Can Dance Again, girato sul luogo del massacro del festival musicale Nova in ricordo delle 364 vittime israeliane; I’m a Survivor, un tributo volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli ostaggi ancora detenuti a Gaza; Woman, Life, Freedom, il video che celebra il coraggio delle donne iraniane in lotta contro l’oppressione del regime di Teheran; The Music Never Stopped, in commemorazione del 77° anniversario dell’indipendenza di Israele.
Il nuovo video Rise Again è stato girato a maggio durante l’ultimo viaggio di Tucker in Israele, la sua sesta visita nello Stato Ebraico dopo l’attacco del 7 ottobre.
Tra le diverse star dei social e di Hollywood, Montana Tucker è emersa come una delle voci più ferme a sostegno di Israele contro l’antisemitismo.
I suoi numerosi contributi pro Israele hanno spinto il CAM a invitarla nello Stato Ebraico in occasione del Memorial Day e del Giorno dell’Indipendenza Israeliano. È stato un viaggio organizzato nei minimi dettagli ed ha permesso a Tucker di avere un incontro intenso ed emozionante con le ex prigioniere di Hamas, Emily Damari e Romi Gonen, entrambe catturate il 7 ottobre e tenute in ostaggio per 471 giorni.
In una commovente dimostrazione di unità, le tre hanno posato insieme indossando magliette con la frase “Jewish Resilience” (Resilienza ebraica) unita al gesto ormai iconico di Damari, che ha perso brutalmente due dita della mano sinistra mentre veniva rapita dalla sua casa di Kfar Aza.
Oggi la mano di Damari è un simbolo della forza, della determinazione e perseveranza del popolo israeliano e CAM ha lanciato una nuova campagna proprio per rendere omaggio all’ex prigioniera.
“Non vorrei mai andarmene da tutto questo” ha raccontato Tucker in una storia sui social prima della partenza. “E la gente pensa che sia pazza… mi chiedono: ‘come puoi voler stare in Israele in tempo di guerra, in un momento come questo?’. Eppure voglio tornare ogni volta. Voglio stare qui e voglio starci ancora di più.”
Tucker ha raccontato di aver costruito la sua piattaforma sulla danza, sul canto e sulla recitazione, non sull’attivismo ma ha anche ammesso di credere che ‘tutto accade per una ragione’ e che era destino che lei crescesse la sua fanbase proprio per arrivare a questo momento.
“Se posso usare i miei profili social per condividere la verità su ciò che sta accadendo, sull’umanità, sul difendere ciò che è giusto, lo farò” ha aggiunto Tucker. “Ci sono molte persone che hanno paura di usare le proprie piattaforme perché temono la negatività che ne deriva o hanno paura di essere cancellate o perdere contratti con marchi famosi e di conseguenza il proprio lavoro…e si, è successo anche a me, è un dato di fatto. Ma è mio compito continuare e mostrare tutti i lati belli di Israele.”
di Nina Prenda
L’esibizione dei Bob Vylan durante il concerto sul palco di West Holts a Glastonbury è stata trasmessa in diretta dalla BBC. “‘Non ci sono scuse”, ha detto Starmer aggiungendo che ”’la Bbc deve spiegare come queste scene siano state trasmesse”. Glastonbury attira ogni anno circa 200.000 appassionati di musica.
di Francesco Paolo La Bionda
Il conflitto tra Israele e Iran, che ha visto lo Stato ebraico e gli Stati Uniti infliggere seri danni al programma nucleare del regime di Teheran, è un evento storico che sta già avendo profonde ripercussioni. Per approfondirne le implicazioni e analizzarne i dettagli, abbiamo intervistato Emanuele Ottolenghi, politologo e saggista italiano specializzato in Medio Oriente, terrorismo e antisemitismo.
di Nathan Greppi
C’è l’Argentina, che con Javier Milei si è avvicinata molto a Israele, mentre il Brasile di Lula è molto distante dall’amicizia che aveva sotto Bolsonaro. La Colombia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre El Salvador, il cui presidente ha origini palestinesi, mantiene rapporti molto buoni. Intervista all’esperto Gaston Saidman.
di Michael Soncin
Dopo l’attentato di Hamas il 7 ottobre 2023 in Israele, che ha portato al conflitto a Gaza, un forte sentimento di ostilità verso gli israeliani e gli ebrei in generale è cresciuto a dismisura, con episodi di razzismo che hanno preso di mira anche le associazioni ebraiche della comunità LGBTQIA+.
di Michael Soncin
Trattare le ustioni, particolarmente in tempo di guerra è una delle urgenze del momento in Israele. I ricercatori dell’Università di Tel Aviv assieme allo Sheba Medical Center hanno sviluppato un tipo di pelle bioingegnerizzata da innestare sui pazienti ustionati che dimezza l’attuale tempo di guarigione.
di Nathan Greppi
Nell’ultimo anno e mezzo, ha avuto ripercussioni pesanti la causa intentata contro Israele dal Sudafrica presso la Corte Penale Internazionale, che ha contribuito a sdoganare nel dibattito pubblico la falsa accusa di genocidio. Tuttavia si sono verificati degli sviluppi che hanno costretto il partito di governo sudafricano ANC (African National Congress) a ridimensionare il proprio accanimento
di Nina Prenda
“Caro popolo iraniano, un cessate il fuoco è stato implementato”, si legge nella dichiarazione su X del portavoce in lingua persiana del Mossad. “In questo momento, il regime è concentrato sulla sua élite, non sulla cura dei suoi cittadini. Noi siamo con voi”. Il messaggio annuncia la formazione di una squadra di medici specializzati le cui consulenze saranno offerte ai cittadini iraniani.
di Nina Prenda
Il 90% delle affissioni sono avvenute all’interno del quartiere ebraico. “Lunedì andrò a fare la denuncia in questura” afferma il consigliere comunale Daniele Nahum sottolineando l’assoluta urgenza di svolgere un consiglio comunale sul tema dell’antisemitismo. L’Amsa e alcuni cittadini hanno tolto i cartelli.
di Lia Mara
In Israele, nel 2025 più di 2.500 ettari di foreste (25 chilometri quadrati) sono andati distrutti, con conseguenze devastanti anche per la fauna selvatica. Dal 2001 al 2023, il Paese ha perso 2.730 chilometri quadrati di verde. Ma la crisi non è solo ambientale, è anche gestionale: c’è un pompiere ogni 4.000 persone, mentre nei Paesi sviluppati il rapporto è di uno ogni 1.000.