ebraismo

Sanità, una corsia in ospedale

Sanità: il progetto “Prenderci cura” vara “La Carta delle buone pratiche per il pluralismo religioso e l’assistenza nei luoghi di cura”

Italia

di Marina Gersony
Presentato all’Ospedale Buzzi a Milano, il documento è la nuova iniziativa del gruppo Insieme per prenderci cura, nato per fornire formazione e elaborazione di protocolli di intervento sanitari attenti alle diversità culturali e religiose. A monte la convinzione che una maggiore conoscenza delle diverse credenze e pratiche religiose favorisca il dialogo e l’integrazione nello stesso contesto della Sanità.

una parashà

Parashat Emòr. La santità dello Shabbat

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è qualcosa di unico nel modo in cui la parshat Emòr parla di Shabbat. Lo chiama “mo’ed” e “mikra kodesh” anche se, nel significato regolare di queste parole, non è né l’uno né l’altro. Quando la Torah usa queste parole in modo univoco in questo capitolo per applicarsi allo Shabbat e alle feste, si concentra sull’incontro tra Dio e l’umanità nell’arena del tempo.

 

una parashà

Parashat Emòr. La santità dello Shabbat

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è qualcosa di unico nel modo in cui la parshat Emòr parla di Shabbat. Lo chiama “mo’ed” e “mikra kodesh” anche se, nel significato regolare di queste parole, non è né l’uno né l’altro. Quando la Torah usa queste parole in modo univoco in questo capitolo per applicarsi allo Shabbat e alle feste, si concentra sull’incontro tra Dio e l’umanità nell’arena del tempo.

Parashat kedoshim

Parashat Kedoshim

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
“Siate Santi, perché Io, il Signore vostro Dio, sono santo.” Levitico 19,2. È interessante, in questo versetto, il cambio tra un comandamento al plurale, “Siate santi, (kedoshim)” e la contestualizzazione, al singolare, di questo stesso comandamento: “Perché Io il Signore vostro Dio, sono santo,(kadosh).”

Dresda in Sassonia

Germania: lezioni di ebraismo nelle scuole pubbliche della Sassonia

Mondo

di Paolo Castellano
Per favorire il dialogo interreligioso e per prevenire comportamenti antisemiti la Germania ha istituito dei corsi di ebraismo che verranno introdotti a breve nelle scuole medie e superiori. Il primo Stato sarà la Sassonia, in cui sono forti i gruppi di estrema destra.

Parashat Metzorà

Parashat Metzorà. Il potere delle parole

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
L’ebraismo, come le altre religioni, ha luoghi sacri, persone sante, tempi sacri e rituali consacrati. Ciò che rendeva diverso l’ebraismo, tuttavia, è che è una religione di parole sante. Con le parole Dio creò l’universo: “E Dio disse:” Sia là … e ci fu “. Attraverso le parole Egli comunicò con l’umanità. Nel giudaismo, il linguaggio stesso è santo. Questo è il motivo per cui lashon hara, l’uso del linguaggio per danneggiare, non è semplicemente un reato minore.

parahsat tzav

Parashat Tzav. Il significato del sacrificio

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Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questa Parashà continua a trattare le norme riguardanti i sacrifici di cui si era occupata la Parashà precedente. Specifica anche quali parti di un animale non possono essere mangiate, e sottolinea che nessun animale morto di morte naturale o sbranato può essere sacrificato o consumato.

Nella parashà di Vayakel-Pekudei si parla dell'incenso che bruciava sul Mishkan

Parashat Pekudé. Il valore unico dello Shabbat

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Lo Shabbat è veramente una cosa unica e speciale, lasciarsi dietro i problemi della quotidianità, una volta ogni sette giorni, ci dà l’occasione di riempire i restanti sei giorni di gioia e santità. Questo stacco dai problemi è però un traguardo impegnativo.

Parashà Vayakel

Parashat Vayakel

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La prima delle due parashiòt che verranno lette questo Shabbàt descrive l’entusiasmo manifestato dal popolo ebraico nel portare le offerte per la costruzione del Tabernacolo. Quando esisteva il Bet Hamikdash, il precetto dello Shabbat Shekalim imponeva di dare ogni anno mezzo shekel, per l’acquisto degli animali per i sacrifici.

Nella parashat ki Tissà si racconta del vitello d'oro

Parashat Ki Tissà. L’inganno del vitello d’oro

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Di fronte all’assenza di Moshe, di fronte alla lontananza dal suo carisma, l’angoscia non ammette scelte intermedie: il popolo si rivolge ad Aharon e gli chiede la costruzione di un vitello d’oro che diventi una divinità da quel momento in poi