ebraismo

Rebecca e Eleazaro al pozzo, in un dipinto di Jacopo Vignali

Parashat Chajé Sara. L’esempio di Rivka

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quando Eliezer sceglie Rivka, Rebecca, non lo fa seguendo i canoni della bellezza (Genesi 24,16) sebbene Rivka fosse bella. Rivka supera brillantemente la prova, non solo perché risponde ai canoni della preghiera di Eliezer, ma per il modo con il quale lo disseta e disseta anche i suoi cammelli.

Rav Lord Jonathan Sacks

Rav Sacks: «Serve un nuovo paradigma, per pensare noi stessi e il nostro mondo»

Mondo

di Ilaria Myr
Quali sfide per la galassia ebraica, in un’Europa che cambia? Serve un nuovo patto sociale, un pensiero divergente e pragmatico. Un nuovo modello di coesistenza, minacciato dal virus mutante dell’antisemitismo. A 70 anni dalla Shoah e dalla nascita dello Stato d’Israele, parla Jonathan Sacks, ex Rabbino Capo del Commonwealth

L'arca di Noè (Noach)

Parashat Noach. Un insegnamento morale valido in tutti i tempi

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non è la robustezza materiale dell’Arca di Noach (Noè) che salva l’umanità, bensì la fede, l’armonia, la pace e l’amore che regnano al suo interno: sentimenti che avrebbero dato all’Arca, e a coloro che vi erano stati accolti, quella saldezza morale che avrebbe permesso il superamento di tutti gli ostacoli, di tutte le difficoltà.

Il rabbino capo di Francoforte Chaim Soussan

«La nostra canzone non dovrebbe intitolarsi “Losing my religion”, bensì “Living my religion”». Parla il rabbino capo di Francoforte

Personaggi e Storie

di Marina Gersony
Il numero degli “ebrei senza religione” è in aumento. Come possiamo appassionarli di nuovo alla nostra fede? Questo è il titolo di un interessante articolo, apparso  lo scorso 14 settembre sulla Jüdische Allgemeine a firma di Julian Chaim Soussan, rabbino capo ortodosso della Comunità ebraica di Francoforte sul Meno.

Sefer-torà-

Parashat Vayelech

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La parashà di questa settimana contiene l’ultima delle 613 mitzvot della Torà. D-o comandò a Moshè (Vayelech 31:19): “Ora scrivete per voi questa shirà, cantica, (riferendosi alla Torà) e insegnatela ai figli di Israele in modo che l’imparino, così questa shirà sarà da testimone per loro”.

Ebrei nel mondo arabo: odiati, perseguitati, cacciati. Perché? Lo racconta La stella e la mezzaluna. E fa riflettere

Libri

di Ugo Volli
Il conflitto più acuto che il popolo ebraico ha dovuto affrontare negli ultimi settant’anni lo ha opposto al mondo arabo e musulmano. (La stella e la mezzaluna sarà presentato il 13 settembre a Milano, nell’Aula magna Benatoff della Scuola ebraica. Con l’autore Vittorio Robiati Bendaud, Rav Alfonso Arbib, Rav Roberto Della Rocca, Emanuele Fiano, Davide Romano. Modera Fiona Diwan)