ebraismo

Una litografia del primo Tempio di Gerusalemme

Le regole per il Digiuno di Ghedalià

Ebraismo

di Redazione
Giovedì 25 settembre (3 Tishrì) si celebra il Digiuno di Ghedalià. Ricorda l’uccisione di Ghedalia ben Ahikam, l’ultimo governatore di Israele, assassinato nel 3 Tishrei di 3339, due mesi dopo la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi, e questo fatto causò la dispersione degli Ebrei superstiti.

Parashat Nitzavim. Il futuro dell’Alleanza dipende da noi

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Siamo parte di una storia che è iniziata molto prima della nostra nascita e che continuerà molto dopo che non ci saremo più, e la domanda che tutti noi dobbiamo porci è: continueremo questa storia? Le speranze di cento generazioni dei nostri antenati riposano sulla nostra volontà di farlo Ognuno di noi è un attore chiave in questa storia. Possiamo viverla. Possiamo abbandonarla. Ma è una scelta che non possiamo evitare e che ha conseguenze immense.

Parashat Ki Tavò. Solo l’ascolto e la comprensione delle leggi di D-o portano all’obbedienza

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio non è un tiranno, ma un insegnante. Egli cerca non solo la nostra obbedienza, ma anche la nostra comprensione. Tutte le nazioni hanno leggi, e le leggi vanno rispettate. Ma poche nazioni, se non Israele, fanno della comprensione del perché la legge sia come è, il compito più alto. Questo è ciò che la Torà intende con la parola shema.

Parasha

Parashat Ki Tetzé. Ci può essere vera libertà solo senza odio

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Odio e libertà non possono coesistere. Un popolo libero non odia i suoi ex nemici; se lo fa, non è ancora pronto alla libertà. Per creare una società non persecutoria da persone che sono state perseguitate, bisogna spezzare le catene del passato; togliere alla memoria il suo pungolo; sublimare il dolore in energia costruttiva e nella determinazione di edificare un futuro diverso.

Parasha

Parashat Vaetchanan. Grande, pur essendo numericamente il più piccolo: questo è il popolo ebraico

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Perché la Provvidenza Divina, o le scelte umane, o entrambe, hanno condotto il popolo ebraico a essere così piccolo? Forse perché, attraverso il popolo ebraico, Dio vuole comunicare all’umanità che non serve essere numerosi per essere grandi. Le nazioni non si giudicano in base alla loro dimensione, ma in base al loro contributo all’eredità umana.

Tu be-Av: si celebra l’antica festa dell’amore

Ebraismo

di Redazione
Il 15 di Av, che quest’anno cade il 19 di agosto, si celebra in Israele la festa di Tu be-Av, antica ricorrenza che affonda le sue radici ancora prima dei tempi del Talmud. In questa festa molto antica di carattere agricolo, si celebravano anche matrimoni fa tribù diverse.

Tisha beAv: gli ebrei espulsi da Gerusalemme sull'Arco di Tito

Il Digiuno del 9 di Av: riflessione, origini, lutto e speranza

Parole di Torah

di Daniele Cohenca
Il 9 di Av è un giorno di digiuno e lutto che commemora alcune delle più grandi tragedie che hanno colpito il popolo ebraico nel corso della storia. Lungi dall’essere solo un ricordo di antichi dolori, il 9 di Av è un momento di riflessione sulla distruzione, l’esilio e la resilienza, che offre anche una prospettiva di speranza per il futuro.

Parasha

Parashat Devarim. Il pericolo per le società, nell’antichità come oggi: essere dominate da disonestà e corruzione

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quando manca la moralità, e l’economia e la politica sono guidate solo dall’interesse personale, la fiducia si dissolve e il tessuto sociale si sfalda. È così che tutte le grandi potenze hanno iniziato la loro decadenza, e non ci sono eccezioni. A lungo termine, i fatti dimostrano che è più saggio seguire i profeti che i profitti.

Ozzy Osbourne, non solo “pioniere” dell’Heavy Metal: la moglie ebrea, il legame con Israele e la lotta contro l’antisemitismo

Personaggi e Storie
di Roberto Zadik
Dopo la sua morte, lo scorso 22 luglio a settantasei anni, è uscito di tutto sul carismatico e ribelle Ozzy Osbourne, leader della storica band Heavy Metal dei Black Sabbath, ma ben poco se non nulla è uscito sul suo “lato ebraico”. Quali legami aveva con l’ebraismo e Israele questo  trasgressivo cantautore inglese?