di Sofia Tranchina
La Grande Sinagoga di Palermo, costruita fra il 1155 e il 1190, venne distrutta dopo l’editto di Granada del 1492, e fu trasformata in chiesa.Lo spazio non sarà solo un luogo di culto ma anche di cultura e di aggregazione, e promuoverà iniziative sociali con l’obiettivo di contrastare ogni forma di antisemitismo e fare memoria del passato.
ebraismo
Parashat Vayetzé. Giacobbe, eterno paradigma della capacità umana di sopravvivere all’odio degli altri
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Labano è l’eterno paradigma dell’odio verso le minoranze di successo, Giacobbe è l’eterno paradigma della capacità umana di sopravvivere all’odio degli altri. In questo strano modo Giacobbe diventa la voce della speranza nella conversazione dell’umanità, la prova vivente che l’odio non vince mai la vittoria finale, ma la libertà.
Parashat Toledot. È meglio dire la verità che praticare anche il più nobile degli inganni
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rebecca agisce sempre con le più alte motivazioni. Si trattiene dal disturbare Isacco per rispetto della sua intimità e della sua privacy. Non vuole disilluderlo riguardo a Esaù, il figlio che ama. Non voleva allertarlo con il suo oracolo, che suggeriva che i due ragazzi sarebbero stati coinvolti in una lotta che sarebbe durata tutta la vita. Ma l’alternativa – l’inganno – fu peggiore.
“La rinascita della chassidùt dopo la scomunica”: la conferenza online di martedì 26 novembre dedicata al hassidismo
di Redazione
Martedì 26 novembre 2024 alle ore 21:00 si terrà il III° appuntamento del corso di ebraismo online del ciclo dedicato al hassidismo dell’800 e del 900. Il titolo della lezione è “La rinascita della chassidùt dopo la scomunica: Rabbì Tzadok ha-kohèn”. Ricordiamo che l’evento online è gratuito e aperto liberamente a tutti.
Parashat Chayè Sara. La grandezza di Abramo, uomo vulnerabile ma di grande fede
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Così, alla fine della sua vita, vediamo Abramo, dignitoso, soddisfatto, sereno. Ci sono molti tipi di eroi nell’ebraismo, ma pochi maestosi come l’uomo che per primo ha ascoltato la chiamata di Dio e ha iniziato il viaggio che ancora oggi continuiamo.
Parashat Vayerà. L’amore tra le generazioni, un pilastro dell’ebraismo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei sapevano, sanno e sapranno sempre che una civiltà è forte quanto il legame tra le generazioni. Questa è l’immagine duratura della parashà di questa settimana: il primo genitore ebreo, Abramo, e il primo figlio ebreo, Isacco, che camminano insieme verso un futuro sconosciuto, con le loro paure fermate dalla loro fede.
Parashat Lech Lechà. Gli ebrei sono chiamati a essere esempio di cosa sia vivere secondo la volontà di D-o
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Essere ebreo significa essere uno degli ambasciatori di Dio nel mondo, per essere una benedizione per il mondo, e questo significa necessariamente impegnarsi con il mondo, agire in modo tale da ispirare gli altri come Abramo e Giuseppe ispirarono i loro contemporanei. Questa è la sfida a cui Abramo è stato chiamato all’inizio della parashà di questa settimana. E rimane la nostra sfida di oggi.
Parashat Noach. Individuo e collettività devono avere lo stesso onore
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il Diluvio e la Torre di Babele, pur essendo opposti, sono collegati e l’intera parashà di Noach è un brillante studio della condizione umana. Ci sono culture individualiste e culture collettiviste, ed entrambe falliscono, le prime perché portano all’anarchia e alla violenza, le seconde perché portano all’oppressione e alla tirannia.
Ciclo sul hassidismo. “Il rebbe di Slonim e rebbe Rafaèl Lurià” (28.10.2024)
di Redazione
Lunedì 28 ottobre 2024 alle ore 19:00 si è tenuto il primo appuntamento del ciclo dedicato all’hassidismo. Il titolo della lezione inaugurale è ‘Il rebbe di Slonim e il rebbe Rafaèl Lurià: “il vitello d’oro sarà sempre dentro di noi. E ringraziamo per questo”. A cura di rav Roberto Colombo.
Simchàt Torà, spazio alla gioia!
di Daniele Cohenca
Simchàt Torà è un giorno dedicato alla festa della Torà: nella Diaspora infatti è il giorno in cui si conclude il ciclo annuale della lettura della Torà e si inizia quello nuovo (In Israele ciò avviene a Sheminì ‘Azzèret).
Paul McCartney in Cile per le funzioni dello Yom Kippur
di Pietro Baragiola
Le foto dell’evento sono diventate virali sui social media e sono state postate persino sull’account X del Ministero degli Esteri Israeliano. Queste immagini mostrano McCartney indossare una kippah bianca mentre entra al Circulo Israelita de Santiago con la moglie, ebrea, Nancy Shevell. Ma non è la prima volta che dimostra interesse per l’ebraismo.
Questa sera è Sukkot, la festa delle cose semplici
Appunti di Lidia Calò
Ciò che è davvero sorprendente è che Succot è chiamata, dalla tradizione, zeman simchateinu, “il tempo della nostra gioia”. Gli ebrei, nel corso dei secoli, sono stati in grado di sperimentare il rischio e l’incertezza ad ogni livello della loro esistenza, eppure sono stati ancora in grado di gioire. Questo è un coraggio spirituale di alto livello. La fede non è certezza; la fede è il coraggio di vivere nell’incertezza.