boicottaggio Israele

Manifestazione davanti all'università La sapienza (Ansa)

Università e boicottaggio: il bando MAECI e Israele. Cosa sta succedendo e chi ci perde

Italia

di Nathan Greppi
“Le università israeliane, e in particolare l’Istituto Weizmann, il Technion di Haifa e l’Università Ben-Gurion del Negev, sono delle eccellenze nel ranking internazionale, soprattutto negli ambiti dell’agricoltura e delle risorse idriche. È l’Italia che dovrebbe imparare da Israele, e non viceversa”, spiega Ugo Volli, già docente universitario di semiotica.

Star di Hollywood sostengono Israele all’Eurovision: una lettera aperta contro il boicottaggio

Spettacolo

di Redazione
La lettera sostiene la decisione della European Broadcasting Union di mantenere Israele nella competizione, affermando che escluderlo sarebbe una «inversione della giustizia», poiché «Israele sta combattendo una guerra contro un gruppo terroristico designato dall’Ue». Sempre più persone, associazioni umanitarie e istituzioni artistiche ne avevano chiesto il boicottaggio.

Il tesoriere dello Stato dell'Arizona Kimberley Yee ha annunciato la vendita di obbligazioni Unilever per 93 milioni di dollari

Lo Stato dell’Arizona vende le quote Unilever a seguito del disinvestimento di Ben & Jerry’s in Cisgiordania

Mondo

di David Fiorentini
Le recenti manovre di disinvestimento, per un totale di 93 milioni di dollari, annunciate dal Tesoriere di Stato Kimberly Yee sono state dettate da una legge statale del 2019 che impedisce alle agenzie governative dell’Arizona di intraprendere affari o investimenti oltre i 100.000 dollari con qualsiasi azienda che boicotti Israele o i suoi territori. 

Lo scandalo della black-list Onu che colpisce le aziende israeliane

Israele

di Paolo Castellano
Il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHRC) ha pubblicato una lista di 112 aziende che non rispetterebbero i basilari diritti dei lavoratori. La lista ha destato molte critiche perché contiene in prevalenza nomi di aziende israeliane. Viene giudicata severamente la semplice “delocalizzazione” nei territori dell’ANP – invece di valutare positivamente il fatto che questo offre possibilità di lavoro ai palestinesi.