Parashà della settimana

una parashà

Parashat Sheminì. Con la creazione del Santuario inizia un nuovo capitolo della storia del popolo ebraico

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Con la costruzione del Santuario – una dimora simbolica della Presenza divina sulla terra – qualcosa di nuovo è iniziato. Un segno di ciò è il fatto che agli Israeliti non è permesso uccidere qualsiasi forma di vita per nutrirsi. Alcune specie devono essere protette, lasciate libere, riconosciute nella loro integrità, lasciate al di fuori dei desideri e dei mezzi umani.

Parashà 7° e 8° giorno di Pesach. La libertà non è solo liberarsi dalle catene, ma assumersi la responsabilità del proprio destino

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Uno dei messaggi più profondi di Rabbi Sacks è che la libertà non è solo “libertà da” (schiavitù, oppressione, paura), ma è “libertà per” – per prenderci cura del prossimo, per costruire comunità, per dare voce a chi non ha voce. La vera redenzione, dice, si realizza in quando impariamo a guardare al bisogno dell’altro non come un fastidio, ma come una chiamata.

Parashat Pekudé (The Tabernacle in the Wilderness (illustration from the 1890 Holman Bible)

Parashat Pekude. Grazie alla fede in Dio e nella patria finale, gli ebrei hanno potuto vivere per migliaia di anni in esilio

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non c’è nulla nella storia come questa capacità ebraica di viaggiare, di andare avanti, accompagnati solo dalla parola divina, dalla promessa, dalla chiamata, dalla fede in una destinazione finale. È così che è iniziata la storia ebraica, con la chiamata di Dio ad Abramo a lasciare la sua terra, il suo luogo di nascita e la casa di suo padre (Genesi 12:1). È così che la storia ebraica è continuata per la maggior parte dei quattromila anni.

Parashat Vayakhel. L’amore, insieme di spirito e corpo

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quando le donne offrirono gli specchi con cui avevano acceso l’amore nei loro mariti nei giorni più bui dell’Egitto, Dio disse a Mosè: “Questi sono più preziosi di ogni altra cosa.” Le donne avevano compreso, meglio degli uomini, cosa significa amare Dio “con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze.”

Parashat Ki Tissà. Una società è libera se ha leggi incise nelle anime dei suoi membri

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Cherut è la libertà che nasce in una società in cui le persone non solo conoscono la legge, ma la studiano fino a inciderla nel proprio cuore, come i Comandamenti furono incisi sulla pietra. Questo è il contributo unico del popolo ebraico: essere una nazione di giuristi, perché solo quando la legge è incisa nelle anime si può realizzare la libertà collettiva senza sacrificare quella individuale.

Parashat Tetzavvè

Parashat Tetzavvé. La bellezza estetica onora la grandezza di Dio

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La grande arte possiede una spiritualità che non può essere espressa altrimenti. Lo stesso vale per la bellezza e la solennità del servizio nel Mishkan e nel Bet HaMikdash, compresi gli abiti dei Kohanim. Questo è il mio Dio e lo renderò bello.” (Esodo 15:2) La bellezza ispira amore, e dall’amore nasce il servizio del cuore.

Parashat Terumà. Il Tabernacolo era un ricordo della Creazione, e come tale doveva essere costruito in modo preciso

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La vita morale e spirituale ha una coreografia precisa, così come il Tabernacolo aveva una struttura architettonica precisa. Essere buoni – ed essere santi – non significa semplicemente seguire le emozioni, ma allinearsi alla Volontà che ha creato il mondo. Legge, struttura, precisione: di questi elementi è fatto il cosmo, e senza di essi cesserebbe di esistere.

 

Parashat Mishpatim. La schiavitù, punto di partenza per la conquista della libertà

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Un principio fondamentale del rapporto di Dio con noi è che egli non ci costringe a cambiare più velocemente di quanto sia possibile per nostra libera scelta. Quindi Mishpatim non abolisce la schiavitù, ma mette in moto una serie di leggi fondamentali che porteranno le persone, anche se con il loro ritmo, ad abolirla di propria volontà.

le tavole della legge con i 10 comandamenti

Parashat Yitrò. I Dieci Comandamenti rappresentano l’alleanza di Dio con i fedeli

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei comuni avevano una passione per i Dieci Comandamenti. Erano la base dell’alleanza stipulata con Dio sul Monte Sinai, che li invitava a diventare un regno di sacerdoti e una nazione santa. Ecco perché in origine venivano pronunciati subito prima dello Shemà e perché, nonostante la loro eliminazione dalle preghiere, gli ebrei continuarono a recitarli: perché la loro recita costituiva un rinnovo quotidiano dell’alleanza con Dio.

Miriam suona il tambuerllo dopo l'apertura del Mar Rosso (parashat beshallach)

Parashat Beshallach. La musica, il linguaggio dell’anima

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Come la musica collega nota a nota, così la fede collega episodio a episodio, vita a vita, età a età in una melodia senza tempo che irrompe nel tempo. Dio è il compositore e il librettista. Ognuno di noi è chiamato a essere voce nel coro, cantori del canto di Dio. La fede ci insegna a sentire la musica sotto il rumore.