Attentato a Haifa: un morto e quattro feriti, di cui tre gravi

Israele

di Ilaria Myr
Hassan Dahamsha, un israeliano di 62 anni residente nel villaggio arabo di Kfar Cana, che è stato pugnalato più volte alla schiena, è stato ucciso e altre quattro persone sono rimaste ferite in un attacco con coltello vicino alla stazione degli autobus. L’attentatore era un druso-tedesco di 20 anni.

Diario minimo (di un conflitto). Forza e coraggio

Israele

di Luciano Assin
“Voglio augurare a tutti noi qualcosa di diverso: che non tutti torni esattamente come prima, ma anzi che si riesca a migliorarsi ancora di più. Continuare ad essere quelli che siamo stati: bambini a fianco degli anziani che si incontrano lungo i vialetti del kibbutz , in sala da pranzo, nelle feste e nei momenti di gioia e di dolore”.

OGGI NO, PIANGIAMO LE NOSTRE FIGLIE E I NOSTRI FIGLI

Israele

di Angelica Edna Calò Livnè
(da Shalom) A voi che siete occupati a firmare le petizioni contro Israele
Siamo in strada, in tutti gli incroci di Israele, con le bandiere, i palloncini arancioni, le immagini di Batman e il cuore frantumato, a dare l’ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir Bibas e, con loro, a 55 ragazzini al di sotto dei 17 anni ormai dimenticati, bruciati, strangolati, decapitati e massacrati il 7 ottobre.

Funerale e cerimonia per Shiri, Kfir e Ariel Bibas

“Non esistono parole per descrivere questa tragedia”. Addio a Shiri Bibas e ai suoi figli 

Israele

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Migliaia di persone si sono unite lungo il percorso, accompagnando la famiglia. Non solo amici e parenti, ma cittadini da tutto il paese si sono radunati per esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà, esponendo striscioni con la scritta “scusa”. Strazianti i discorsi del marito e della famiglia e amici nella cerimonia al Kibbutz Nir Oz dove sono stati seppelliti.

Diario minimo (di un conflitto). La marea

Israele

di Luciano Assin
Mercoledì si terranno in forma privata i funerali di Ariel, Kfir e Shiri, un tragico epilogo che purtroppo non fermerà una lunga striscia di lutti e violenze che si trovano appena dietro l’angolo. Con la morte della famiglia Bibas è crollata un’ulteriore illusione: il pensare che anche in guerra si potesse salvaguardare un minimo di umanità e pietà.

Shaaban al-Sayed, il padre dell’ostaggio prigioniero di Hamas per quasi 10 anni: «Sembra un essere umano, ma non lo è più»

Israele

di Michael Soncin
Tra i sei ostaggi rilasciati a Gaza, c’erano anche Hisham al-Sayed e Avera Mengistu, liberati dopo un decennio di prigionia, nelle mani del gruppo terroristico di Hamas. Domenica sera, presso l’ospedale di Ichilov in Israele, si è tenuta una conferenza da parte dei parenti dei due ostaggi, in cui le toccanti testimonianze si sono alternate a momenti di gioia per il loro ritorno, ma anche di rabbia per il grave trauma subito.

 

L’accordo regge: liberati sei ostaggi israeliani da Gaza e restituito il corpo di Shiri Bibas

Israele

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati sabato 22 febbraio dopo una lunga prigionia nelle mani di Hamas. Quattro di loro – Eliya Cohen, Omer Shem Tov, Tal Shoham e Omer Wenkert – tornano a casa dopo 505 giorni di prigionia. Gli altri due, Hisham al-Sayed e Abera Mengistu, sono stati liberati dopo quasi un decennio di detenzione a Gaza. Restituito anche il corpo di Shiri Bibas.