di David Zebuloni
Dove si formano i nuovi leader? Quali le yeshivot di punta? Da Rav Kook a Rav Druckman: l’evoluzione del movimento sionista religioso
Israele
Israele: alle radici del cambiamento. La svolta politica, i nuovi scenari. La cover di Bet Magazine
di Avi Shalom, da Gerusalemme
Folle oceaniche sul Monte Meron. La passeggiata di Ben Gvir sulla Spianata e cinquantamila ebrei saliti sul Monte del Tempio nel 2022. Infine, un milione di israeliani affluiti al Kotel a ottobre, per Sukkot. Cifre record, mai viste. Questo il terreno in cui affonda le radici il nuovo governo. Ma di che cosa parliamo quando diciamo “nuovo nazionalismo religioso”?
Israele-Diaspora, un legame indissolubile, nonostante le differenze
di Ilaria Myr
Scambio, confronto, dialogo. La dialettica tra Israele e Diaspora al centro del Jewish Media Summit 2022, organizzato dal governo israeliano. Più di cento giornalisti da tutto il mondo per un evento di tre giorni. Un’occasione unica: dal Negev alla Knesset, dai kibbutz al confine con Gaza alla sede di I24News. Qui il nostro racconto
Gerusalemme: chi sono le vittime dell’attentato di Neve Yaakov
di Sofia Tranchina
Venerdì 27 gennaio sera, a Gerusalemme, il terrorista Alqam Khayri ha sparato contro i civili a Neve Yaakov uccidendo sette persone.
Di seguito, i nomi delle vittime e il racconto dei momenti immediatamente precedenti al loro assassinio.
Israele: un sabato di sangue a Gerusalemme
di Sofia Tranchina
Israeliani uccisi in un attacco terroristico a Gerusalemme. A Neve Yaakov, Venerdì 27 gennaio, alle ore 20.15 locali, sette persone sono rimaste uccise in un attacco terroristico con arma da fuoco a Gerusalemme, nel quartiere ortodosso di Neve Yaakov (area Nord-Est).
Operazione anti terrorismo a Jenin
di Sofia Tranchina
Giovedì 26 gennaio l’esercito israeliano ha condotto un raid a Jenin, Cisgiordania, per sventare un imminente attacco terroristico da parte di un’ala locale del gruppo terroristico della Jihad Islamica Palestinese. Il raid ha avuto luogo in seguito ad informazioni fornite dallo Shin Bet.
Israele, contro la riforma giudiziaria anche personalità e istituzioni
di Ilaria Myr
Non si placano in Israele le polemiche sulla riforma giudiziaria che il nuovo governo capeggiato da Nethanyahu vuole mettere in atto. Oltre alle migliaia di persone che da tre settimane manifestano a Tel Aviv e in altre città del Paese, e ai politici dell’opposizione, a fare sentire la propria voce ora sono anche esponenti del mondo della cultura e dell’economia, nonché lo stesso presidente israeliano Isaac Herzog.
Israele: più di 100.000 in piazza contro la riforma della giustizia del governo Nethanyahu
di Redazione
I manifestanti – giovani, anziani, bambini – protestavano contro i propositi del neo-eletto Ministro della Giustizia Yariv Levin di indebolire drasticamente il potere giudiziario ridimensionando i poteri dell’Alta Corte di Giustizia e imponendo il controllo politico sul lavoro dei giudici.
EL AL rilancia il programma per far conoscere Israele al mondo intero attraverso le storie dei piloti e degli assistenti di volo
di Redazione
Si tratta di un’iniziativa educativa che mira a far conoscere Israele in modo più diretto, approfondito e inedito al grande pubblico, grazie ad alcuni assistenti di volo e piloti qualificati che si sono resi disponibili – su base volontaria – a raccontare le loro storie e le loro vicende personali legate a Israele.
Per l’82% degli israeliani gli ebrei della diaspora dovrebbero fare aliyah
di Ilaria Ester Ramazzotti
È quanto emerge da un sondaggio svolto da Center for Jewish Impact in collaborazione con il Geocartography Knowledge Group sulle relazioni tra Israele e la diaspora ebraica, come ha riportato il Jerusalem Post.
Israele addestra mucche per spiare i palestinesi: l’accusa del giornale dell’AP
di Sofia Tranchina
«Questi sono bovini reclutati e addestrati – riporta il Palestine Media Watch -. Sul collo di ogni mucca appendono un medaglione con un dispositivo di intercettazione e registrazione e talvolta telecamere, al fine di monitorare ogni dettaglio a Khirbet Yanun, grande o piccolo».
Netanyahu l’equilibrista, sul filo dell’identità
di Giorgio Raccah
È il “primo governo di destra-destra” ha dichiarato Benyamin Netanyahu all’indomani delle elezioni. Una compagine politica del tutto inedita, che mira a rafforzare l’identità ebraica del Paese con un programma basato sui principi dell’halachà, sulla revisione della Legge del Ritorno e della definizione del Chi è ebreo. Ma quali saranno i veri rapporti di forza all’interno del nuovo governo? Da questo dipenderà la tenuta democratica del Paese, dicono gli osservatori occidentali