Lontani e vicini: vivere Israele con Sar-El

Israele

di Davide Cucciati

Il volontariato consente di condividere nel quotidiano la vita dei soldati, svolgendo compiti pratici per alleviarne la fatica. Un modo importante per fare qualcosa di concreto per Israele

Sar-El (acronimo di Sherut LeIsrael, Servizio per Israele) è un’organizzazione nata nel 1982 durante la guerra in Libano. In quel periodo, molte comunità delle Alture del Golan rischiavano di perdere l’intero raccolto agricolo: la maggior parte dei lavoratori era stata richiamata per il servizio militare e, pertanto, mancava la manodopera per portare avanti le attività agricole.

A promuovere la prima mobilitazione fu il generale Aharon Davidi z’’l, che inviò un piccolo gruppo negli Stati Uniti per cercare volontari. In poche settimane, circa 650 persone arrivarono in Israele per offrire il proprio aiuto. Fu un successo: i volontari stessi chiesero di rendere il progetto permanente. Così, nella primavera del 1983, nacque Sar-El. Da allora, più di 240.000 volontari hanno partecipato al programma, con un forte incremento negli ultimi mesi: oltre 40.000 solo da ottobre 2023 a maggio 2024. I partecipanti vivono all’interno di basi militari o strutture adiacenti, condividendo spazi simili a camerate, lavorano in gruppo e seguono le indicazioni delle madrichot.

Ci si alza di mattina presto, si lavora durante il giorno, si pranza insieme ai soldati e si partecipa a momenti di formazione o attività culturali. I doveri da compiere sono meramente esecutivi quali preparare dei pallet o dei sacchetti con cibo, prodotti per l’igiene e biancheria intima. La settimana lavorativa si conclude il giovedì e il weekend è libero (da giovedì pomeriggio a domenica mattina), durante il quale i volontari devono organizzarsi autonomamente per l’alloggio.

All’inizio di dicembre 2023, ho partecipato personalmente a Sar-El, spinto dalla voglia di fare qualcosa di concreto per Israele. Quel che mi ha colpito di più è stata la dimensione umana: i momenti con gli altri volontari, gli scambi con i soldati e la vita quotidiana in base. È stata un’occasione per vivere qualcosa di vero e diretto.

Sar-El ha introdotto negli ultimi anni alcuni nuovi programmi, pensati per ampliare il pubblico e offrire esperienze tematiche:

– Magen David Adom con Sar-El: combina il volontariato con un corso base di primo soccorso. Due sessioni a settimana (4 ore ciascuna), più un’intera giornata per approfondire le tecniche di rianimazione e l’uso del defibrillatore.

– Krav Maga con Sar-El: due settimane in cui, oltre al lavoro nelle basi, i partecipanti seguono lezioni introduttive di autodifesa con istruttori qualificati presso un centro sportivo a Netanya.

– Birthright Volunteer Israel: volontariato e attività culturali in collaborazione con Taglit. Dopo la settimana nelle basi, si trascorre uno Shabbat a Tel Aviv e si partecipano a tour e discussioni.

Per partecipare a Sar-El è richiesto un certificato medico che valuti, tra le varie cose, la capacità di svolgere sforzi fisici, di adattarsi a condizioni climatiche difficili e lo stato di salute mentale. È inoltre obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione sanitaria valida in Israele.

Per chi sente il bisogno di esserci, anche solo per poco tempo, Sar-El è un modo reale per dare forma a quel sentimento. Si tratta di un’opportunità accessibile e ben organizzata a cui approcciarsi con la dovuta flessibilità mentale e spirito di servizio.

Per informazioni e iscrizioni:
www.sar-el.org