“Vi presentiamo il Kitmit Ariel”: la farfalla arancione israeliana ribattezzata in onore del piccolo Ariel Bibas, ucciso da Hamas

Israele

di Pietro Baragiola

 

In queste ultime settimane la farfalla israeliana Kitmit Yerushalayim (Gerusalemme Arancione) è stata rinominata, per rendere omaggio al piccolo Ariel Bibas, l’ex-ostaggio di soli 4 anni ucciso dai terroristi di Hamas nei tunnel di Gaza insieme al fratellino Kfir di 9 mesi e alla mamma Shiri.

Questo cambio di nome è stato deciso all’unanimità dagli onorevoli membri dell’Accademia della Lingua Ebraica, su iniziativa della dottoressa Liat Gidron, responsabile del reparto zoologico che da decenni si occupa di attribuire nomi ebraici a tutti gli animali e agli insetti nativi d’Israele.

“Ariel adorava le farfalle e il loro muoversi nella natura” così ha affermato Yarden Bibas, padre del bambino, durante il suo elogio funebre. Queste parole hanno commosso a tal punto la dottoressa Gidron da spingerla a cambiare il nome della farfalla maculata in Kitmit Ariel (Ariel Arancione).

Come spiegato da Gidron durante la sua intervista rilasciata a The Times of Israel, questa scelta è significativa per due motivi: il termine “Ariel” è stato utilizzato anche nel libro di Isaia come modo alternativo per chiamare la città di Gerusalemme; il colore di questa farfalla ricorda molto quello dei capelli del piccolo Ariel.

Il comitato ha approvato ufficialmente la rinomina del lepidottero il 24 marzo e, subito dopo, ha annunciato la sua decisione alla famiglia Bibas.

 

La lettera dell’Accademia

Il 26 marzo Yarden Bibas ha ricevuto la lettera dell’Accademia della Lingua Ebraica che gli chiedeva il permesso di conferire il nome di Ariel alla nota farfalla israeliana.

Di seguito riportiamo parte della lettera tradotta dall’ebraico:

Vi presentiamo il Kitmit Ariel.

I membri dell’Accademia della Lingua Ebraica hanno deciso all’unanimità di cambiare il nome della farfalla Kitmit Yerushalayim in onore di vostro figlio, Ariel, che amava le farfalle. D’ora in poi, dunque, la farfalla si chiamerà Kitmit Ariel.

Riteniamo che tra tutte le farfalle arancioni presenti in Israele questa sia la più adatta a portare il nome di vostro figlio, perché “Ariel” è anche uno dei nomi usati per indicare Gerusalemme.

Possa questo gesto essere di conforto per voi in questo momento difficile e che la sua memoria possa contribuire a mantenere vivo il ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in questa terribile tragedia.

Yarden ha ritenuto il gesto ‘commovente’ ed ha ringraziato l’Accademia per questa iniziativa, dedicandole un post sui suoi profili social: “il pensiero che Ariel possa volare tra noi e aggiungere bellezza al mondo ci commuove molto. Vi ringrazio.”

Ariel, il fratello Kfir di 9 mesi, la madre Shiri e Yarden sono stati tutti rapiti da Hamas durante gli eventi del 7 ottobre e, mentre il padre è stato liberato il 1° febbraio dopo 484 giorni di prigionia, il resto della famiglia è stato ucciso a Gaza.

Ancora oggi i due fratelli sono un simbolo di speranza per tutti coloro che invocano il rilascio degli ostaggi e il color arancione è diventato un emblema di questa lotta.

Tra le principali iniziative lanciate in onore dei Bibas troviamo: vestirsi da Batman (il supereroe preferito di Ariel) durante Purim; dedicare il nuovo reparto dell’ospedale pediatrico Schneider ai due fratelli e adornare il soffitto della struttura con i disegni di innumerevoli farfalle arancioni.

Per quanto riguarda la Kitmit Ariel, l’Accademia della Lingua Ebraica ha inviato la sua lettera un giorno prima dello shloshim, il 30° giorno della sepoltura dei Bibas in Israele. La cerimonia si è tenuta nel cimitero regionale di Tsoher, a pochi chilometri dalla vecchia casa della famiglia nel kibbutz di Nir Oz.

 

La tomba dei Bibas

Oggi la lapide di Shiri e dei suoi due figli è circondata da fiori arancioni e sul marmo sono riportate diverse dediche: “la figlia, madre e sorella migliore che potessimo chiedere, sempre protettiva nei confronti di tutti e sensibile, affettuosa e divertente” (per Shiri); “un bambino ricco di luce con un sorriso timido, amato da tutti” (per Ariel); “un bambino dolce che amava gli abbracci e le coccole”(per Kfir).

Sulla tomba è stato inciso anche il testo della canzone di Zakk Wylde, I Thank You Child, che è stata suonata al funerale delle tre vittime: ‘sei stato tu a far sì che vivere valesse la pena, oh lovin’ you it’s the best’ una dedica perfetta che Yarden ha voluto lasciare alla sua famiglia perduta per sempre, ma che lui non smetterà mai di amare.