Dopo 80 anni l’Italia si sveglia ancora fascista e antisemita. Non c’entra però il governo, ma quella compagine politica che dei valori democratici e della lotta all’antisemitismo dovrebbe essere la paladina: il Partito Democratico. Non è poi così incredibile, però: amnistie, oblio, gerarchi riciclati come ministri della Repubblica, poca o zero de-fascistizzazione, nessuna autentica presa di coscienza… e il risultato è oggi, sotto gli occhi di tutti. È possibile, in Italia, nel 2025, assistere nelle piazze e nelle sedi istituzionali a manifestazioni che sotto l’egida di organizzazioni che si vorrebbero progressiste, riportano l’atmosfera, sociale e politica, agli anni Trenta del Novecento, alla “caccia all’ebreo”? È ora che qualcuno, a sinistra, si svegli. Riportiamo qui una cronaca di un evento emblematico, che non può passare sotto silenzio.
di Aldo Winkler
Presso il PD di Monte Porzio Catone, ieri, è stato organizzato un incontro pubblico sulla situazione di Gaza. Organizzato dall’ANPI, dalle locandine è possibile vedere il panel degli ospiti. Ne vedete due, perché ieri si è aggiunta una rappresentanza del BDS.
Non potevo girarmi dall’altra parte, questo è il mio territorio, quello il circolo PD che un tempo organizzava buona parte della vita culturale che trovammo trasferendoci ai Castelli Romani. Purtroppo, era già evidente dalla locandina la faziosità di questo incontro, chiamato dibattito, per quanto mancasse la parte israeliana. Sulla presenza ANPI ero già sufficientemente inquieto, vedere accostato l’80° della Liberazione ai palestinesi alleati di Hitler per me era già troppo, peraltro nel territorio del partigiano Pino Levi Cavaglione.
Appena arrivato mi è stato chiesto se volevo la tessera ANPI. Ormai si prende così, genere riffa. Emergency ha parlato in maniera accorata, con il delegato di Amnesty ho parlato anche alla fine dell’evento, ho contestato l’uso della parola “Genocidio”, ma ha parlato anche del 7 ottobre e di terrorismo. E ora inizia il brutto, che mi fa fatica scrivere, ma so di doverlo fare. Come riassunto, per chi non leggerà oltre, posso dire che in una sede del PD si è consumato un evento di propaganda antioccidentale, violentemente antisionista, antisemita e antistorica da far rivoltare il sangue.
Una sezione del PD si è permessa consegnare al pubblico un delirio autoriferito sul boicottaggio, con elenchi di azioni, ditte, supermercati da boicottare, persino medicinali. Parlando dello stato ebraico come “quello che adesso viene chiamato Israele”.
È seguito un vero e proprio comizio del rappresentante palestinese, una orazione di odio antiamericano, antiisraeliano e antiebraico (però non ce l’avrebbe contro gli ebrei romani) intrisa di odio e rancore, con continue contraddizioni, tra cui la puerile ostentazione di mappe notoriamente false e decontestualizzate sull’evoluzione temporale dei territori palestinesi, fino alla celebrazione finale di “Israele stato creato dagli americani per controllare il mondo”. Sostenendo, anzi, urlando, che il sionismo sia peggio del nazismo, ridendo del 7 ottobre, perché i palestinesi lo subirebbero ogni giorno, e negando persino i tragici vilipendi di bambini. Pretendendo di domandarsi come mai Italia e Germania, autori della Shoah, ora favoreggiano Israele.
Il pubblico, gongolante, applaudiva. Al che, è intervenuto uno del pubblico, che ha detto che gli ashkenaziti controllano le ricchezze del mondo e le guerre. Rivendicando la mia origine ashkenazita, mi ha detto che con Netanyahu sono responsabile dei conflitti mondiali e deterrei il potere economico. Con la gente che lo applaudiva e annuiva. Mia moglie si è quasi sentita male, ha risposto come meritavano alle persone che si complimentavano per tutto ciò. Nonostante le manovre per non farmi parlare – ospite indesiderato – ho mantenuto la pacatezza, che mi è sfuggita solo nei confronti di una signora che all’inizio ha parlato come non doveva di Moni Ovadia (per fortuna ci sono ebrei come lui) e di Olocausto. Quello no, non lo posso permettere.
Il palestinese mi ha interrotto con violenza a ogni parola. Non sono abituati al contraddittorio. E, intanto, la rappresentante BDS sorrideva, a presa per i fondelli. Coloro che animano quel circolo PD, segretario compreso, persone venute a casa nostra, sono rimasti inerti a tollerare l’attacco subito da due concittadini.
Testimonio tutto ciò, perché l’ho vissuto in prima persona, sapendo che ogni giorno eventi di questo tipo invadono le nostre città. Ormai è tardi. L’odio antioccidentale, il pregiudizio antiisraeliano e l’antisemitismo stanno permeando anche nei più piccoli paesi. A Monte Porzio Catone è stato possibile dire – senza contraddittorio – che un popolo usa Dio per impossessarsi delle terre. Sono sempre più convinto che Gaza sia oggetto di un mercimonio, e le associazioni, i partiti, le coalizioni, e i firmatari di continui appelli che fomentano tutto ciò ne sono correi.
Ma nessuno dovrà mai più permettersi di parlare così delle mie origini ashkenazite, offendendo la Shoah e mandando in onda un palinsesto all’altezza della peggiore propaganda nazifascista. A Monte Porzio Catone, ieri, è andata nuovamente in onda “La difesa della Razza”.