Gaza

500 giorni di agonia: un digiuno di 500 minuti per accelerare l’accordo sugli ostaggi

Israele

di Anna Balestrieri
Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi ha dichiarato un digiuno di 500 minuti per lunedì 17 febbraio, in solidarietà con gli ostaggi, dalle 11:40 fino alle 20:00, ora locale. L’evento si sta svolgendo oggi, 17 febbraio 2025, in via Azza a Gerusalemme, per segnare i 500 giorni dall’assalto di Hamas del 7 ottobre 2023.

Il New York Times minimizza sistematicamente le violenze di Hamas: l’analisi di un docente della Yale

Mondo

di Michael Soncin
Notizie che non fanno altro che influenzare erratamente l’opinione pubblica su larga scala, soprattutto quando a diffonderle è uno dei quotidiani più letti al mondo: il New York Times. A fronte di 1561 articoli analizzati, tra il 7 ottobre 2023 e il 7 giugno 2024, è emersa prevalentemente una narrazione a senso unico dove gli Israele viene descritto come l’aggressore principale e i palestinesi il popolo che soffre.

Hamas

Accordo a rischio: gli ultimatum di Hamas e di Trump

Mondo

di Sofia Tranchina
Lunedì 10 febbraio Hamas ha annunciato che il rilascio dei tre ostaggi previsto per sabato 15 verrà posticipato “fino a nuovo avviso”, accusando Israele di aver violato gli accordi per il cessate il fuoco e Trump di aver mosso proposte di pulizia etnica della striscia di Gaza.

La Riviera di Gaza: una provocazione fantasiosa? Ne parla Kobi Michael

Mondo

di Sofia Tranchina
Il mondo si è diviso tra chi ha preso sul serio la proposta e ha reagito con grande indignazione, e chi ha ritenuto si trattasse solo di un bluff per cambiare le regole di negoziazione e ha cercato di ridimensionare le affermazioni del presidente americano. Ne ha parlato il professor Kobi Michael, ricercatore senior presso l’Institute for National Security Studies (INSS) di Tel Aviv e il Misgav Institute for National Security and Zionist Strategy durante un incontro online.

Israele attende da Hamas la lista degli ostaggi da liberare domani. Ma teme una violazione dell’accordo dopo le dichiarazioni di Trump

Israele

di Redazione
Tra gli ostaggi potenzialmente interessati ci sono sette uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni, tra cui Ohad Ben Ami, Eliyahu Sharabi e Itzik Elgert. Altri dieci ostaggi, considerati malati o feriti, sono sulla lista, tra cui Avraham Mengistu e Hisham al-Sayed, detenuti a Gaza da quasi un decennio. Potrebbero anche essere liberati Shiri e i bambini Bibas, ma non si sa se vivi o morti.

Da sinistra, Yarden Bibas, Keith Siegel e Ofer Calderon

Gli ostaggi liberati sabato 1 febbraio sono Ofer Calderon, Keith Siegel e Yarden Bibas

Israele

di Redazione
Siegel, 65 anni, è stato fatto prigioniero insieme alla moglie Aviva del Kibbutz Kfar Aza. La moglie è stata liberata nel novembre 2023. Calderon, 54 anni, e i suoi due figli, Erez e Sahar, sono stati rapiti dal Kibbutz Nir Oz il 7 ottobre; i ragazzi sono stati liberati durante l’ultimo cessate il fuoco. Bibas, 35 anni, è stato rapito dal kibbutz Nir Oz separatamente dalla moglie e dai figli, Shiri, Ariel e Kfir, per la cui sorte c’è molta preoccupazione. Yarden è stato ferito durante il rapimento.

Una zona di Gaza dopo un bombardamento israeliano. Ottobre 2023. (Wikimedia Commons. Naaman Omar \ apaimages)

La verità dietro i numeri truccati: quanti palestinesi abitano oggi la Striscia di Gaza, quanti sono morti e quanti invece sono fuggiti

Mondo

di David Zebuloni
“Questi dati non possono essere presi seriamente”, spiega Eyal Ofer, esperto di economia palestinese e di Hamas, in un’intervista a Makor Rishon. “Innanzitutto, l’ente che dovrebbe fornire le statistiche esatte sulla situazione a Gaza ha bloccato il suo sito web in Israele. Oltre a questo, la divulgazione che fa Hamas non è certo attendibile”.

Gaza: liberati 3 ostaggi israeliani e 5 tailandesi. La rabbia di Israele per lo “show” di Hamas e Jihad Islamica

Mondo

di Anna Balestrieri
Dopo 482 giorni di prigionia, gli ostaggi israeliani Agam Berger, Gadi Moses e Arbel Yehoud, insieme a cinque cittadini thailandesi, sono stati rilasciati da Hamas giovedì 30 gennaio, in due località separate della Striscia di Gaza. Il rilascio è avvenuto in un contesto di tensioni, con Israele e Hamas che si sono scambiati accuse di violazioni del cessate il fuoco.

Klaus Davi espone nel centro di Milano lo striscione “Free Gaza from Hamas”

Italia

di Redazione
“Free Gaza from Hamas” è la frase contenuta in uno striscione nella centralissima Via Santa Sofia a Milano. Visibile dalle prime luci dell’alba, lo striscione è stato esposto sulla ringhiera dell’abitazione privata del giornalista. Che dichiara che metterà altri striscioni sul tema delle mafie e del ruolo di Milano nel loro finanziamento.