di Redazione
Sabato 8 febbraio è previsto il rilascio di altri tre ostaggi nell’ambito della fase A dell’accordo raggiunto con Hamas. Le forze di sicurezza israeliane sono in stato di massima allerta, prevedendo possibili violazioni dell’accordo nel contesto delle dichiarazioni di Trump sul movimento dei gazani all’estero. Lo riporta il sito i24news.
Hamas dovrebbe annunciare la lista degli ostaggi da rilasciare domani entro le 16:00. A differenza dei precedenti rilasci, le autorità israeliane non hanno informazioni preliminari sull’identità degli ostaggi. Secondo il sito web Ynet, la famiglia Bibas – Shiri e i suoi figli Ariel e Kfir – potrebbe essere tra i liberati, dopo il recente rilascio del padre, Yarden Bibas. Non si sa ancora se i due bambini e la madre siano vivi, ma secondo le informazioni diffuse giovedì dal canale Al Jazeera, sabato Israele recupererà i loro tre corpi.
Tra gli ostaggi potenzialmente interessati ci sono sette uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni, tra cui Ohad Ben Ami, Eliyahu Sharabi e Itzik Elgert. Altri dieci ostaggi, considerati malati o feriti, sono sulla lista, tra cui Avraham Mengistu e Hisham al-Sayed, detenuti a Gaza da quasi un decennio.
Ad oggi, 79 uomini e una donna dichiarati morti sono ancora prigionieri di Hamas. Al termine della prima fase, rimarranno a Gaza 59 rapiti, 35 dei quali sono stati dichiarati morti o uccisi.
In un’intervista con il commentatore politico Yaakov Berdugo, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito i suoi obiettivi: “Miriamo a liberare tutti gli ostaggi, a eliminare le capacità militari e governative di Hamas e a garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.
Le forze di sicurezza israeliane stanno mantenendo un alto livello di vigilanza, in particolare in Giudea-Samaria, a Gerusalemme e nell’interno del Paese, per prevenire possibili incidenti durante il rilascio dei prigionieri palestinesi in cambio della restituzione degli ostaggi.