di Roberto Zadik
Sinead O’Connor era, da sempre, stata alla ricerca di una “sua” verità e, recentemente, si era convertita all’Islam ma per tutta la sua breve vita fu attratta irresistibilmente dal mondo ebraico.
ebraismo
Parashat Vaetchannan. Se si vuole cambiare il mondo, si deve iniziare dal perché
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
In Vaetkhannan Mosè dice alcune delle parole più ispiratrici mai pronunciate sul perché dell’esistenza ebraica. Questo è ciò che lo ha reso il grande leader trasformativo che è stato, e che ha avuto conseguenze per noi, nel qui, ed ora.
Parashat Devarim. Lo spirito rimane giovane se, come Mosé, condividiamo la nostra saggezza e diamo l’esempio
Appunti di parashà a cura di LidiaCalò
All’età di 120 anni, Mosè ha mostrato il significato della generatività, lasciando dietro di sé un’eredità che gli sarebbe sopravvissuta, e cosa significa essere un custode del significato, facendo appello a tutta la sua saggezza per riflettere sul passato e sul futuro, dando ai giovani il dono della sua lunga esperienza.
Parashat Mattot Maasè. L’individuo è libero e ha un’identità solo se fa parte di una comunità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Mosè non aveva ricevuto alcuna istruzione su tale eventualità, quindi chiese direttamente a Dio che si trovò a favore delle donne. “Le figlie di Tzelofkhad hanno ragione. Darai loro un’eredità tra i fratelli del loro padre e trasferirai così l’eredità del genitore”.
Devar Torà / I cattivi pensieri
di Ufficio Rabbinico di Milano
Nel 17 di Tamuz avvennero 5 cose: vennero spezzate le Tavole della Legge, cessò il sacrificio quotidiano nel Primo Santuario, fu fatta una breccia nelle mura di Yerushalaìm nel periodo del Secondo Santuario, il malvagio Apostemos bruciò la Torà e pose un’immagine nel Santuario.
La confessione di Harrison Ford: “Come attore mi sento ebreo”. I legami con l’ebraismo dell’attore di Indiana Jones
di Pietro Baragiola
Queste sono le parole che l’attore, appena tornato al cinema con il nuovo film di Indiana Jones, ha dichiarato durante un’intervista al talk show americano Inside the Actors Studio. Nel corso delle sue avventure Indiana ha combattuto a più riprese l’antisemitismo e portato alla luce numerosi artefatti biblici.
Parashat Chukat Balak. Dio è eterno, l’essere umano è effimero
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Miriam muore. Mosè e Aronne sono sopraffatti dal dolore. Mosè, per un momento, perde il controllo e a lui e ad Aaronne viene ricordato che anche loro sono mortali e moriranno prima di entrare nel paese. Eppure questa è, come diceva Maimonide, “la via del mondo”.
Folclore ebraico: fino a luglio si può inviare un saggio per una rivista americana
di Redazione
La rivista ‘Jewish Folklore and Ethnology’, pubblicata dalla Wayne State University Press, presenta studi analitici, saggi e commenti innovativi e originali in inglese sui diversi modi in cui l’ebraicità viene espressa, concepita, trasformata e percepita da ebrei e non ebrei attraverso il folklore, la tradizione e la pratica sociale/culturale.
Parashat Shelach Lechà. La fede è il coraggio di rischiare
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La spiritualità ebraica vive in mezzo alla vita stessa, alla vita della società e delle sue istituzioni. Per crearla dobbiamo combattere due tipi di paura: la paura del fallimento e la paura del successo. La paura del fallimento è comune; la paura del successo è più rara ma non meno debilitante. Entrambi derivano dalla riluttanza a correre rischi.
Parashat Behaalotekhà. Sentire di fallire è comune fra chi cerca di cambiare il mondo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questa Parashà, che racconta la disperazione di Mosè davanti alle lamentele del popolo, ci dice che la sensazione di fallimento non significa necessariamente che hai fallito. Significa solo che non ci sei ancora riuscito. Ancor meno significa che sei un fallito. Al contrario, il fallimento arriva a coloro che si prendono dei rischi; e la volontà di assumersi dei rischi è assolutamente necessaria se si cerca, per quanto piccolo, di cambiare il mondo in meglio.
Algoritmi, robot, ChatGPT: quali le “ricadute” ebraiche?
di Marina Gersony
Leader politici che si odiano, colti nell’atto di abbracciarsi. Immagini della Shoah mai viste. Tutto finto ma estremamente realistico. Quale impatto avrà l’Intelligenza Artificiale sulla cultura e le tradizioni ebraiche? Esiste davvero un rischio di “dittatura” dei robot? Sì, sostiene Yuval Noah Harari. La cover di Bet Magazine di giugno.
Parashat Nasò. Attraverso le preghiere dei Kohanim, D-o benedice il Suo popolo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Per benedire, dobbiamo amare, ed essere benedetti è sapere che siamo amati da Colui che è più vasto dell’universo e che tuttavia volge il suo volto verso di noi come un genitore verso un figlio amato. Sapere questo significa trovare la vera pace spirituale.