Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Josef aveva rielaborato tutto il suo passato. Non si vedeva più come un uomo offeso dai suoi fratelli. Era giunto a considerarsi un uomo incaricato da Dio di una missione salvifica. Tutto ciò che gli era successo era necessario affinché potesse raggiungere il suo scopo nella vita: salvare un’intera regione dalla fame durante una carestia e fornire un rifugio sicuro alla sua famiglia.
ebraismo
Ci ha lasciati Rav Chaim Druckman: addio al più anziano leader religioso-sionista
di David Zebuloni
L’amato rabbino, senza dubbio tra i più influenti sul piano politico e sociale che Israele abbia mai visto, si è spento all’età di novant’anni a causa di alcune complicazioni dovute al Covid, lasciando un grande vuoto nella leadership sionista religiosa.
Pirké Avot. Lezione 7 (13 dicembre 2022)
Pirké Avot con Rav Alfonso Arbib. Lezione 7 (13 dicembre 2022)
Parashat Vayeshev. Ognuno può fare la differenza nel mondo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non siamo irrilevanti. Possiamo fare la differenza per il nostro mondo. Quando lo facciamo, diventiamo partner di Dio nell’opera di redenzione, portando il mondo che conosciamo più vicino al mondo che dovrebbe essere.
Parashat Vayetzé. Anche nelle gravi difficoltà, non siamo mai soli: D-o è con noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Perché Giacobbe? Questa è la domanda che ci troviamo a porci ripetutamente mentre leggiamo i racconti della Genesi. Giacobbe non è quello che era Noè: giusto, perfetto nelle sue generazioni, uno che ha camminato con Dio.
Parashat Toledot. L’amore incondizionato non è acritico, ma indistruttibile
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Perché Isacco amava Esaù, nonostante tutta la sua natura selvaggia, la sua mutevolezza e i suoi matrimoni? Perché era suo figlio, ed è quello che fanno i genitori. L’amore incondizionato non è acritico, ma è indistruttibile. È così che dovremmo amare i nostri figli, perché è così che Dio ci ama.
Parashat Chayé Sara. Costruire un futuro è ciò che è chiamato a fare ognuno di noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gran parte della rabbia, dell’odio e del risentimento di questo mondo sono causati da persone ossessionate dal passato e che, come la moglie di Lot, non sono state in grado di andare avanti. Non c’è un buon finale per questo tipo di storia, solo più lacrime e più tragedia. La via di Abramo in Chaye Sarah è diversa. Prima costruisci il futuro. Solo allora puoi piangere il passato.
Il tempo e il rapporto fra padri e figli: il nuovo libro di Rav Della Rocca
di Sofia Tranchina
In occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Rav Roberto Della Rocca Camminare nel tempo, il teatro Franco Parenti ha organizzato una presentazione con firmacopie alla quale hanno partecipato anche il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, il filosofo e psicanalista Romano Màdera e il drammaturgo Gioele Dix.
Parashat Lech Lechà. Il viaggio di Abramo non è una rottura, ma una continuazione del percorso del padre
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Mark Twain faceva riflettere che quando si è giovani ci si considera diversi dai nostri genitori e ci vuole tempo per apprezzare quanto ci hanno aiutato a diventare le persone che siamo. Anche quando pensavamo di scappare, in realtà stavamo continuando il loro viaggio. Lo stesso vale per Abramo e il padre Terach.
Parashat Noach. Nell’ebraismo la fede è il coraggio di rischiare
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La fede è il coraggio di correre un rischio per amore di Dio o del popolo ebraico; per iniziare un viaggio verso una destinazione lontana sapendo che ci saranno dei pericoli lungo il cammino, ma sapendo anche che Dio è con noi, dandoci forza se allineiamo la nostra volontà alla Sua.
Lunedì 24 ottobre il corso online di ebraismo con Rav Arbib. Protagonista Nehama Leibowitz
Lunedì 24 ottobre alle ore 19 rav Alfonso Arbib ha inaugurato il Corso di Ebraismo on Line I° appuntamento del ciclo La Torah e le donne. Nehama Leibowitz una grande studiosa ed educatrice in diretta streaming su zoom.
Parashat Bereshit. L’ebraismo è una cultura dell’ascolto, non della vista
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il peccato dei primi umani nel Giardino dell’Eden fu quello di seguire i loro occhi, non le loro orecchie. Le loro azioni furono determinate da ciò che videro, la bellezza dell’albero, non da ciò che udirono, cioè la parola di Dio che comandava loro di non mangiarne il frutto.