di Luciano Assin (fonte Alganews)
Dopo che sia Benjamin Netanyahu che il suo rivale politico Benny Gantz non sono riusciti a formare una coalizione di governo, il regolamento politico del paese prevede la possibilità che qualsiasi deputato che riesca a raccogliere almeno 61 firme abbia l’opportunità di ricevere una deroga di 14 giorni dal Presidente dello stato per formare un governo.
Beniamin Netanyahu
Israele: Gantz rinuncia a formare il governo. Si va, per la terza volta, alle elezioni
di Roberto Zadik
Nel suo discorso dimissionario, Gantz ha ripetutamente criticato l’ex premier, dicendo che Israele necessita più che mai di una leadership votata al bene del Paese e non agli interessi personali dei singoli. Ha poi accusato pesantemente Nethanyahu “stai trascinando il Paese su una strada pericolosa che avrà conseguenze storiche pesante ed è colpa tua”.
Israele: governo work in progress… Benny e Bibi, una poltrona per due?
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
La grave crisi istituzionale. Le tensioni sociali e l’economia in bilico. L’incertezza sui dossier di Netanyahu e sul suo futuro politico. Senza contare
la diffidenza reciproca tra Gantz e l’ex premier… Governo delle mie brame, chi sarà il leader di questo reame?
Israele: governo cercasi
di Avi Shalom
I partiti non sembrano capaci di costituire un esecutivo che goda della fiducia di oltre metà della Knesset e non escludono di doversi presentare a un terzo appuntamento elettorale. È la più grave crisi istituzionale dalla fondazione del Paese, mentre si profila sempre più concreta la minaccia militare dell’Iran.
Gantz rifiuta la proposta di unione di Netanyahu. Incombe in Israele lo spauracchio di terze elezioni
di Redazione
La situazione di stallo emersa dalle elezioni israeliane sembra rafforzarsi giorno dopo giorno. Ora la palla passa al presidente israeliano Reuven Rivlin, che da domenica inizierà due giorni di consultazioni per scegliere il candidato, che a suo avviso ha le possibilità più alte di creare una coalizione stabile. Evitando lo spauracchio di terze elezioni.
Elezioni in Israele: il partito di Gantz a 33 seggi, il Likud a 31. Liberman ago della bilancia
di Redazione
I risultati elettorali non finali (aggiornati al mattino di giovedì 19 settembre) confermano una situazione di stallo politico, con il partito di Benny Gantz Blu e Bianco in vantaggio di due voti rispetto al Likud (33 a 31). Nessuna delle parti ha la possibilità di formare un governo senza Israel Beytenu di Avigdor Liberman, vero ago della bilancia di queste elezioni.
Netanyahu protagonista per la quarta volta della copertina del “Time”
di Michael Soncin
Lo storico settimanale americano ha dedicato per la quarta volta la copertina a Beniamin Netanyahu. “I forti sopravvivono, al culmine della storia, l’Israele di Beniamin Netanyahu mette alla prova il limite del potere” è il titolo dello speciale a lui dedicato.
In 70 anni di guerra, Israele è rimasto uno Stato democratico, come il suo leader Bibi. Come si fa a non capirlo?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Israele ha un sistema elettorale proporzionale, se possibile ancora più estremo del nostro, per cui il governo che ne deriva è sempre una coalizione.
Ehud Barak torna in politica e creca nuovi alleati contro Netanyahu. Con lui anche la nipote di Rabin
di Paolo Castellano
Con l’obiettivo dichiarato di sconfiggere politicamente Benjamin Netanyahu, torna in politica Ehud Barak, ex-primo ministro di centro-sinistra nel periodo tra il 1999 e 2000. Sono in corso colloqui con Blu-Bianco, del partito laburista israeliano e di Meretz, mentre Noa Rotman, nipote di Yitzhak Rabin, ha già aderito al nuovo partito di Barak. Che potrebbe creare qualche problema a Netanyahu.
Voto a settembre: Netanyahu all’attacco delle “vecchie élites”
di Aldo Baquis, da tel Aviv
Bibi rischia l’incriminazione. È stato messo al tappeto dallo scontro fra Avigdor Lieberman e gli haredim di Gur. Ha scatenato i malumori americani rinunciando a formare il governo.
Netanyahu intitola a Donald Trump un nuovo insediamento sulle alture del Golan
di Paolo Castellano
Il 16 giugno il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inaugurato un nuovo insediamento sulle alture del Golan intitolato al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, chiamato Trump Heights, che ha riconosciuto la sovranità di Israele sulla zona.
Il New York Times non pubblicherà più vignette politiche
di Paolo Castellano
La decisione del giornale arriva dopo mesi di dibattito sulla vignetta giudicata antisemita, pubblicata sull’edizione internazionale, dall’opinione pubblica in cui erano stati ritratti Donald Trump come un cieco con la kippah e Benjamin Netanyahu come un cane con la stella di David.