di David Zebuloni
Secondo i primi risultati (mancano i voti dei soldati e degli invalidi), Netanyahu ottiene 37 mandati e Gantz 32. Un divario di cinque mandati che potrebbe fare la differenza, dando a Netanyahu il privilegio di poter formare una coalizione senza più dover dipendere dall’avversario.
Beniamin Netanyahu
Oggi Israele al voto per la terza volta. E gli israeliani temono la quarta chiamata alle urne
di Redazione
I sondaggi danno un sostanziale equilibrio tra i due partiti principali, Likud e Kachol Lavan. Il 38% degli israeliani crede però che si arriverà a quarte elezioni: ma i tre turni elettorali sono già costati 2,7 miliardi di euro. Mentre l’emergenza Coronavirus fa temere per l’affluenza.
Conflitto israelo-palestinese: il nuovo piano di pace di Trump. Sogni o solide realtà?
di David Zebuloni
Il 28 gennaio Donald Trump ha presentato a Beniamin Netanyahu il piano di pace per il conflitto: Gerusalemme capitale di Israele, Gerusalemme est ai palestinesi come capitale del futuro Stato, il doppio rispetto alla situazione odierna, ma devono rinunciare al terrorismo.
Elezioni in Israele: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
di David Zebuloni
Siamo al terzo girone di elezioni parlamentari in Israele in meno di un anno e i protagonisti politici sono sempre gli stessi, ma in forme e colori diversi. A meno di due mesi dalle elezioni del 2 marzo, una fotografia aggiornata sull’attuale situazione politica e alleanze, in cui non mancano i colpi di scena.
Netanyahu: la fine di un’era?
di David Zebuloni
Da premier più longevo, anche di Ben Gurion, a indagato per corruzione, fino alla richiesta dell’immunità parlamentare: le vicende di Netanyahu degli ultimi mesi, in un momento in cui Israele si prepara alle terze elezioni in meno di un anno.
Israele: l’11 dicembre 2019 scade il termine per la formazione di un nuovo governo
di Luciano Assin (fonte Alganews)
Dopo che sia Benjamin Netanyahu che il suo rivale politico Benny Gantz non sono riusciti a formare una coalizione di governo, il regolamento politico del paese prevede la possibilità che qualsiasi deputato che riesca a raccogliere almeno 61 firme abbia l’opportunità di ricevere una deroga di 14 giorni dal Presidente dello stato per formare un governo.
Israele: Gantz rinuncia a formare il governo. Si va, per la terza volta, alle elezioni
di Roberto Zadik
Nel suo discorso dimissionario, Gantz ha ripetutamente criticato l’ex premier, dicendo che Israele necessita più che mai di una leadership votata al bene del Paese e non agli interessi personali dei singoli. Ha poi accusato pesantemente Nethanyahu “stai trascinando il Paese su una strada pericolosa che avrà conseguenze storiche pesante ed è colpa tua”.
Israele: governo work in progress… Benny e Bibi, una poltrona per due?
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
La grave crisi istituzionale. Le tensioni sociali e l’economia in bilico. L’incertezza sui dossier di Netanyahu e sul suo futuro politico. Senza contare
la diffidenza reciproca tra Gantz e l’ex premier… Governo delle mie brame, chi sarà il leader di questo reame?
Israele: governo cercasi
di Avi Shalom
I partiti non sembrano capaci di costituire un esecutivo che goda della fiducia di oltre metà della Knesset e non escludono di doversi presentare a un terzo appuntamento elettorale. È la più grave crisi istituzionale dalla fondazione del Paese, mentre si profila sempre più concreta la minaccia militare dell’Iran.
Gantz rifiuta la proposta di unione di Netanyahu. Incombe in Israele lo spauracchio di terze elezioni
di Redazione
La situazione di stallo emersa dalle elezioni israeliane sembra rafforzarsi giorno dopo giorno. Ora la palla passa al presidente israeliano Reuven Rivlin, che da domenica inizierà due giorni di consultazioni per scegliere il candidato, che a suo avviso ha le possibilità più alte di creare una coalizione stabile. Evitando lo spauracchio di terze elezioni.
Elezioni in Israele: il partito di Gantz a 33 seggi, il Likud a 31. Liberman ago della bilancia
di Redazione
I risultati elettorali non finali (aggiornati al mattino di giovedì 19 settembre) confermano una situazione di stallo politico, con il partito di Benny Gantz Blu e Bianco in vantaggio di due voti rispetto al Likud (33 a 31). Nessuna delle parti ha la possibilità di formare un governo senza Israel Beytenu di Avigdor Liberman, vero ago della bilancia di queste elezioni.
Netanyahu protagonista per la quarta volta della copertina del “Time”
di Michael Soncin
Lo storico settimanale americano ha dedicato per la quarta volta la copertina a Beniamin Netanyahu. “I forti sopravvivono, al culmine della storia, l’Israele di Beniamin Netanyahu mette alla prova il limite del potere” è il titolo dello speciale a lui dedicato.