di Paolo Castellano
Il 30 giugno, quattro rappresentanti del Partito Democratico degli Stati Uniti hanno inviato una lettera a Mike Pompeo, Segretario di Stato americano, per chiedere un taglio dei fondi di assistenza destinati a Israele se lo Stato ebraico deciderà di estendere la sua sovranità alla Giudea e Samaria.
Beniamin Netanyahu
Netanyahu vuole nuovi divieti per combattere il Covid-19
di Paolo Castellano
Il 28 giugno Benjamin Netanyahu ha detto di voler adottare nuove limitazioni per i cittadini d’Israele. Il primo ministro ha spiegato le sue intenzioni durante l’ultima riunione del consiglio dei ministri. Restrizioni più rigide serviranno a fermare la seconda ondata di Covid-19.
Netanyahu chiederà alla Knesset di reintrodurre il tracciamento anti-Covid dello Shin Bet
di Paolo Castellano
Nelle ultime settimane Israele sta affrontando una nuova ondata di contagi. Ciò ha spinto Benjamin Netanyahu a chiedere la riattivazione del programma di sorveglianza sanitaria, valutando la ripresa del monitoraggio con il supporto dello Shin Bet.
Israele contro il Covid-19: una battaglia ancora aperta
di David Zebuloni
Fra gli annunci di vittoria contro il virus del premier Netanyahu e il ritorno a una vita ‘normale’ fatta di contatti fisici e senza alcuna precauzione, in Israele sono ripartiti i contagi da Covid-19, con picchi di 377 in un giorno.
Il nuovo governo israeliano di Netanyahu e Gantz: connubio vincente o coppia pericolosa?
di David Zebuloni
Dopo un anno di tira e molla, di conflitti interni ed esterni, di promesse vane e accordi parziali: dal 17 maggio Israele ha un nuovo Governo. Un Governo insolito, il più grande dalla formazione dello Stato di Israele ad oggi. Ben 36 sono infatti i ministeri inaugurati alla Knesset.
Israele ha finalmente un governo, che l’emergenza mette alla prova. Si deve cambiare rotta. Ma come?
di Avi Shalom, da Tel Aviv
Dopo oltre un anno di paralisi politica, e dopo tre tornate elettorali, Israele ha finalmente un governo. Il nuovo esecutivo, definito di “emergenza” nazionale, avrà tre anni di durata e sarà guidato in alternanza da Benyamin Netanyahu (Likud) e da Benny Gantz (Blu Bianco).
Israele: Gantz non riesce a creare una coalizione di governo. E Rivlin rimette il mandato alla Knesset
di Redazione
Nonostante le 48 aggiuntive concessegli dal presidente Rivlin, il leader di Kahol Lavan Benny Gantz non è riuscito a creare una coalizione di governo. E ora che il termine è scaduto l’ombra delle quarte elezioni è sempre più grande. Un articolo del sito Israele.net riassume bene la situazione attuale e le prospettive che si aprono.
Israele col freno a mano tirato e le quattro emergenze simultanee
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
Un momento difficile. Il sistema sanitario messo a dura prova. Politica e governo instabili. Una disoccupazione che cresce drammaticamente. L’economia del Paese che risente della crisi generata dal coronavirus. Infine, diritti civili e privacy a rischio.
Elezioni in Israele: il blocco di Netanyahu a tre voti dalla maggioranza alla Knesset
di Redazione
In attesa che vengano comunicati i risultati finali, sembra che il Likud e i suoi alleati – i partiti religiosi Shas, UTJ e Yamina – avrebbero in tutto 58 seggi. Sarà Lieberman ancora una volta l’ago della bilancia? O si andrà a nuove elezioni?
Elezioni in Israele: Netanyahu ce l’ha fatta, di nuovo
di David Zebuloni
Secondo i primi risultati (mancano i voti dei soldati e degli invalidi), Netanyahu ottiene 37 mandati e Gantz 32. Un divario di cinque mandati che potrebbe fare la differenza, dando a Netanyahu il privilegio di poter formare una coalizione senza più dover dipendere dall’avversario.
Oggi Israele al voto per la terza volta. E gli israeliani temono la quarta chiamata alle urne
di Redazione
I sondaggi danno un sostanziale equilibrio tra i due partiti principali, Likud e Kachol Lavan. Il 38% degli israeliani crede però che si arriverà a quarte elezioni: ma i tre turni elettorali sono già costati 2,7 miliardi di euro. Mentre l’emergenza Coronavirus fa temere per l’affluenza.
Conflitto israelo-palestinese: il nuovo piano di pace di Trump. Sogni o solide realtà?
di David Zebuloni
Il 28 gennaio Donald Trump ha presentato a Beniamin Netanyahu il piano di pace per il conflitto: Gerusalemme capitale di Israele, Gerusalemme est ai palestinesi come capitale del futuro Stato, il doppio rispetto alla situazione odierna, ma devono rinunciare al terrorismo.