Parashà della settimana

Parashat Vayeshev. Parlare è un percorso di pace

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il linguaggio è la redenzione della solitudine e la riparazione dei rapporti interrotti. Per quanto sia doloroso parlare del nostro dolore, è più pericoloso non farlo. Giuseppe e i suoi fratelli avrebbero potuto riconciliarsi fin dall’inizio della loro vita, risparmiando così a se stessi, al padre e ai loro discendenti un grande dolore.

Parasha

Parashat Vayerà. Un genitore è colui che sa di non possedere suo figlio

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La legatura di Isacco è una polemica contro e un rifiuto del principio della patria potestas, l’idea universale in tutte le culture pagane, secondo cui i bambini sono proprietà dei loro genitori. Dio dovette mostrare ad Abramo e Sara che il loro figlio non era naturalmente loro, perché la sua nascita non era affatto naturale.

una parashà

Parashat Bereshit. La creazione è un fondamento della fede ebraica

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il diritto alla terra del popolo ebraico sarebbe stato messo in discussione da persone che affermavano di adorare lo stesso Dio. Quello stesso Dio ci chiama oggi alla dignità della persona umana, alla santità della vita umana e all’imperativo della pace. E quello stesso Dio ci dice che in un mondo di 82 nazioni cristiane e 56 nazioni musulmane, c’è spazio per un piccolo Stato ebraico.

una parashà

Shabbat Sukkot. La fede è il coraggio di vivere nell’incertezza

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rashbam (nipote di Rashi) dice che la succà era lì per ricordare agli Israeliti il ​​loro passato in modo che nel momento stesso in cui provavano la più grande soddisfazione di vivere in Israele – al momento della raccolta dei prodotti della terra – avrebbero avuto la possibilità di ricordare le loro umili origini.

una parashà

Parashat Haazinu. La fede, come la musica, è un linguaggio senza tempo

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La fede è più simile alla musica che alla scienza. E come la musica collega nota a nota, così la fede collega episodio a episodio, vita a vita, epoca ad epoca in una melodia senza tempo che irrompe nel tempo. Dio è il compositore e il librettista. Ognuno di noi è chiamato ad essere voce nel coro, cantore del canto di Dio. La fede è la capacità di sentire la musica sotto il rumore.