come grande testimone della Shoà, grande scrittore impegnato a spiegare instancabilmente le forme della persecuzione antisemita e a battersi per i diritti umani, Premio Nobel per la Pace. O il Wiesel che ricorda la civiltà ebraica orientale, il mondo dello stehtl e la paradossale saggezza del chassidismo. Ma vi è anche un Wiesel pensatore, che usa la sua educazione talmudica tradizionale per affrontare problemi legati al testo della Torah e dunque all’essenza dell’ebraismo.
Cultura e Società
D’Alema, Israele e noi
(un editoriale, una lunga inchiesta e un ricordo dellesponente laburista ed ex sindaco di Gerusalemme Teddy Kollek, recentemente scomparso), il numero di questa settimana del settimanale britannico The Economist (secondo alcuni il più autorevole periodico che si pubblichi al mondo), solleva la questione del rapporto fra il popolo ebraico e lo Stato di Israele.
Chi ne avrà loccasione potrà prendere visione direttamente (www.economist.com) dei punti salienti di articoli che sono destinati a lasciare il segno nel mondo ebraico più avveduto. LEconomist è un giudice severo, coraggioso, non sempre, a dire il vero, del tutto imparziale, ma in ogni caso costituisce una voce che deve essere ascoltata.
LETTURE (QUASI) EBRAICHE
ai procedimenti della filosofia occidentale il pensiero ebraico ha qualcosa di scandaloso, per molte ragioni. Innanzitutto per il suo attaccamento alla tradizione del racconto, non solo alla narrazione della Torà ma anche al midrash, senza rinunciare anche ai suoi aspetti in apparenza più ingenui e favolosi, anzi facendone occasione di riflessione e spiegazione. In secondo luogo per l’uso spregiudicato del significante, non solo attraverso pratiche ermeneutiche codificate come la Ghimatria e il Notarikon, ma anche con l’uso di etimologie, somiglianze, assonanze come strumenti di interpretazione.
Il principio di laicità
come istanza di indipendenza dello Stato e della società civile dalle autorità e dai dogmatismi delle religioni, si è affermato nella storia moderna dellOccidente, in connessione con il liberalismo e con la democrazia pluralistica.
Il principio, seppure non esplicitamente menzionato, ispira articoli fondamentali della Costituzione repubblicana (gli articoli 3, 7, 8,19 e 20) ed è stato esplicitamente elevato a valore supremo dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 203 dellaprile 1989, alla quale hanno fatto seguito molte altre, tra cui, ultima, la sentenza n. 168 dellaprile 2005.
Il principio di laicità ispira, inoltre, la normativa comunitaria e, soprattutto, il recente il Trattato Costituzionale Europeo.
ELISIR DI LUNGA VITA IN RIVA ALLARNO
quasi nel solco della tradizione chassidica, sembra aver indotto il comitato direttivo nazionale dellAME (Associazione Medica Ebraica) ad organizzare a Firenze, a cura dellattivissimo collega Carlo Beniamino Santarlasci, un convegno dal titolo stuzzichevole di Elisir di lunga vita nel bel mezzo del mese di novembre ed in una domenica prevedibilmente plumbea, come puntualmente è stata, che avrebbe altrimenti indirizzato ad una mesta visita ai Sepolcri di foscoliana memoria. Ovviamente, come è nella tradizione ebraica, diversi elementi nascosti nelle pieghe del testo al di là della prima impressione superficiale, hanno dimostrato che questa scelta è stata appropriata e stimolante.
Le parole di Grossman e il coraggio della pace
accordo con le soluzioni auspicate da Moni Ovadia
Dino Levi, a pesca fra scienza e identità
Uno scienziato italiano ha percorso la carriera da ricercatore a direttore di istituto nel Consiglio nazionale delle ricerche occupandosi dei problemi della pesca. Salta subito all’occhio la particolarità del mestiere di Dino Levi, se si pensa alle occupazioni della maggior parte degli ebrei italiani.
Musica e impegno:
Uri e Maurizio sono due trentenni romani, ideatori di “Progetto Davka”, uniniziativa di divulgazione della musica ebraica ed israeliana. La loro idea è nata dalla tanta voglia che hanno di far conoscere alla gente una realtà a loro molto cara, il modo ebraico, al di là della percezione comune che viene diffusa dai media.
Entrambi ebrei, hanno imparato a conoscere la propria cultura attraverso lo studio e la trasmissione delle tradizioni familiari, integrandola con quella israeliana, attraverso frequenti e lunghi soggiorni in Israele.