la seconda edizione della Encyclopaedia Judaica
Cultura e Società
Monte San Savino
della cultura europea si è svolta a Monte San Savino linaugurazione della sezione di letteratura ebraica alla biblioteca comunale. Questi che seguono sono alcuni dei contributi che hanno caratterizzato la giornata.
Passione e tragedia. La storia degli ebrei russi
di Riccardo Calimani, da poco arrivato in libreria, prosegue la ricerca dellautore sul mondo ebraico europeo dellOttocento e del Novecento. Infatti può essere considerato, per certi versi, un seguito ed un approfondimento del precedente I destini e le avventure dellintellettuale ebreo. Solo in parte, ovviamente, poiché qui si delinea la storia di tutta la minoranza ebraica nellimpero russo prima, nellURSS poi. È la storia dello sviluppo di una autocoscienza linguistica, politica e infine nazionale, che porterà allo sviluppo della grande letteratura jiddish e ad un apporto incredibile a quella russa
Elie Wiesel, il testimone
viaggio a New York il sindaco di Roma Walter Veltroni ha avuto colloqui con esponenti della Comunità ebraica americana per illustrare il progetto del Museo romano della Shoah. Veltroni ha incontrato anche Elie Wiesel, premio Nobel per la Pace nel 1986.
Noa a Milano
israeliana Noa, che si esibirà in concerto a Milano, in occasione dell’apertura della mostra Omanut, è ormai una star del mondo dello spettacolo apprezzata in tutto il mondo.
Noa, il cui vero nome è Achinoam Nini, nasce a Tel Aviv nel 1969 per poi trasferirsi negli Stati Uniti a soli 2 anni. A 17 anni torna nella terra natale dove comincia il suo percorso musicale alla Rimon School of music.
Per le sue melodie Noa sispira, oltre che alla musica classica e jazz, ad artisti eccezionali che hanno saputo combinare musica folkloristica e poesia, come Leonard Cohen, musica e pittura, come Joni Mitchell e a cantautori come Paul Simon, del duetto Simon and Garfunkel, che hanno dato un grande contributo alla musica dei nostri tempi.
Lamore mio non può
il nuovo romanzo di Lia Levi sarà presentato a Roma in occasione delle celebrazioni del 16 ottobre.
racconta una vicenda che parte dal 1938, con il licenziamento, a seguito delle leggi razziali, di Andrea, il marito della protagonista, che un anno dopo attuerà un clamoroso suicidio. Elisa, la vedova, dovrà lottare da sola per provvedere alla sua bambina. Dopo provvisori lavori in nero e una drammatica esperienza nellufficio del suo datore di lavoro, attraverserà unaltra e per motivi diversi umiliante esperienza lavorativa, come domestica nella casa di una ricchissima famiglia ebrea, dove però alla fine, in quel 16 ottobre 1943, giorno della grande retata degli ebrei romani, proprio quella umiliante esperienza diventerà la ragione della sua salvezza. Di questo libro vi offriamo in anticipazione due brani.
Un Nobel per Ada Aharoni, messaggera di cultura della pace
crede nel dialogo e nellimportanza dellinfluenza delle donne per portarlo avanti e per questo da anni lavora incessantemente anche con donne arabe e palestinesi che hanno le sue stesse convinzioni. È lisraeliana Ada Aharoni
La canzone dimenticata
tenera e struggente, ecco limpressione di fondo che rimane dopo la lettura di questi brevi, intensissimi racconti. Scritti da uno degli ultimi autori che ancora oggi, ai nostri giorni, continua a scrivere (e direi a pensare, in senso pregnante) in yiddish. La sua scelta, di perpetuare attraverso la lingua il mondo scomparso della yiddishkeit, quando avrebbe potuto usare il russo, il tedesco, o il romeno, non è stata nostalgia (come dice W. Goldkorn nella sua introduzione), o perlomeno non è stata solo nostalgia, ma è un modo per resistere
Lettera all’amico Dino Levi
Caro amico, lo confesso: da quando ho letto il Suo intervento su Mosaico (Disinnescare, pubblicato il 18 settembre), non sto più nella pelle dalla voglia di conoscerLa. Lei è sicuramente un genio. Con modestia pari alla sua genialità Lei ha trovato la Soluzione (sì, con la Esse maiuscola) al conflitto arabo-israeliano