I primi a fare film in America sono stati gli immigrati, alla ricerca di un modo di comunicare col mondo esterno, di una lingua franca da utilizzare per mettere in scena storie e immagini con cui tutti gli americani potessero identificarsi, nonostante la diversità del bagaglio linguistico e culturale.
Cultura e Società
Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza
Fino all’8 giugno è aperta, nello Spazio Espositivo Cittadella Politecnica di Torino, la mostra Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza, curata dallo studioso di storia mediorientale Sherif El Sebaie, inaugurata alla vigilia della Fiera del Libro, con le note dei musicisti Eyal Lerner, israeliano, e Ghazi Makhoul, libanese; è un’autentica voce di contrappunto alle controversie nate dalla presenza israeliana alla kermesse libraria piemontese.
Tra i giusti. Storie perdute dellOlocausto nei paesi arabi
durante il periodo della Shoah è rimasto, come dice il risvolto di copertina del libro, coperto dalla sabbia del deserto. E questo nonostante migliaia di ebrei siano stati espropriati dei loro beni, imprigionati e torturati nei campi di lavoro forzato ed anche deportati nei campi di sterminio europei.
Il libro ha una genesi curiosa. Lautore, un ebreo americano , esperto in politica dei paesi arabi e islamici si trova l11 settembre nei pressi delle Torri Gemelle di New York. Riflettendo sullaccaduto nei giorni successivi egli si rende conto che in teoria gli arabi sono lunico popolo della terra che è stato risparmiato dalla campagna globale volta a mantenere viva la memoria del peggior crimine della storia (la Shoah).
La Schindler di Varsavia
soprannominata la Schindler di Varsavia, è appena mancata, a 98 anni,
Al Teatro Arsenale
Prosegue fino al 25 maggio al Teatro Arsenale di Milano il progetto con cui Luca Fusi ha reinterpretato e diretto, dopo oltre 60 anni dalla stesura, il celebre e drammatico romanzo/saggio di Primo Levi Se questo è un uomo. Nel progetto teatrale, Luca Fusi ha mantenuta intatta tutta la forza narrativa creata da Levi, rappresentando, in una sorta di rito, la visione originale dello scrittore, che ritrae con distaccata freddezza e con quella razionalità ricca di dettagli derivante dal suo background scientifico, l’orrore del campo di sterminio ma soprattutto dello spaventoso meccanismo che in esso impera.
Una terra e due popoli. Sulla questione ebraico-araba
A partire dagli anni della guerra Buber sentì lobbligo di partecipare al movimento sionista e alla discussione politica ebraica, cercando di svolgere il ruolo di coscienza politico-morale dellebraismo contemporaneo e guidando diversi gruppi il più importante, a partire dagli anni Trenta fu lIchud – che si ponevano sì allinterno del progetto sionista, ma in forte tensione con la sua anima maggioritaria. Dei numerosi scritti prodotti da Buber in questi dibattiti Giuntina ha appena pubblicato una interessante antologia intitolata Una terra e due popoli Sulla questione ebraico-araba
Considerazioni dopo la chiusura della Fiera del Libro
Un’edizione della Fiera del Libro molto ma molto diversa. Arrivati al 21esimo round gli organizzatori si sono trovati, per la prima volta, a dover fare i conti con un Paese, Israele, scomodo a molti.
Quando i pregiudizi incontrano l’insicurezza
nei lager nazisti, come noi ebrei hanno conosciuto il pregiudizio, conoscono le accuse e le punizioni collettive. Oggi subiscono discriminazioni, attacchi, violenza. A Napoli i loro campi sono stati bruciati da emissari della camorra, ma molta gente comune, gente “per bene” ha approvato più o meno esplicitamente le violenze. Il presidente Ucei Renzo Gattegna ha dichiarato. “L’indiscriminata espulsione di massa di un gruppo etnico potrebbe forse produrre momentanei consensi e una breve ed effimera illusione, ma ben presto la vera natura discriminatoria di un simile atto emergerebbe con chiarezza e verrebbero messi a nudo tutti gli errori e le omissioni che nel tempo hanno prodotto questa degenerazione ingovernabile”.
OyOyoy! Una cucina per le idee
è il presidente del festival di Cultura Ebraica Oyoyoy! organizzato da Monferrato Cult. In questa intervista fa il punto sulledizione in corso e sulle aspirazioni di questa manifestazione che ogni anno riesce a coinvolgere ed emozionare sempre più persone
Gli scomparsi
è la storia di un viaggio, cinque anni intorno al mondo per cercare di rispondere a una domanda che Daniel Mendelsohn si era posto ancora bambino molti anni prima: cosa è davvero accaduto allo zio Shmiel durante lOlocausto? Le favolose storie del nonno raccontavano uninfanzia passata nella città di Bolechow, Polonia, allinizio del secolo, ma si interrompevano intorno al destino del fratello, di sua moglie e delle quattro figlie.
La Fiera internazionale del Libro
del libro di Torino sta per chiudere i battenti. Nello stand dIsraele, affiancato nel Padiglione 2 del Lingotto da quello dellUcei con le Comunità ebraiche piemontesi e, in un angolo, la scuola ebraica, sono passati i nostri più importanti personaggi politici di questa legislatura, a partire dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inaugurato la Fiera l’8 maggio con un discorso culturale di grande respiro.