i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti affollavano le coste italiane per raggiungere la salvezza nella loro futura patria, Israele. La Spezia divenne il centro di questo esodo. Fra il 1945 e il 1948 dalla città ligure salparono diverse navi fra cui la Exodus, la Fenice e la Fede: oltre 23.000 ebrei riuscirono a lasciare clandestinamente lItalia
Cultura e Società
Richard Avedon. Fotografie 1946-2004
la mostra, inaugurata lo scorso 13 febbraio, che Forma Foto di Milano dedica al grande fotografo Richard Avedon, e che costituisce la più ampia retrospettiva mai allestita in suo ricordo.
Nato nel 1923 a New York da una famiglia di ebrei di origine sovietica, Richard Avedon viene considerato uno dei maggiori talenti della fotografia americana.
Schulim Vogelmann e la Schindlers List
Tra i 1117 nomi della Schindlers List cè anche quello di un italiano, Schulim Vogelmann. La scoperta è recente ma è ora certa, dopo lapertura ai ricercatori del più grande archivio sui crimini del Terzo Reich di Bad Arolsen.
Ulrich Egger: Der Engel de Geschichte
Alla Galleria Mandelli di Seregno è in corso fino al 10 aprile la mostra personale dell’artista altoatesino Ulrich Egger Der Engel der Geschichte. Il titolo della mostra trae ispirazione dal celebre testo dello scrittore e filosofo Walter Benjamin contenuto nelle Tesi di Filosofia della storia, opera elaborata dall’intellettuale ebreo tedesco nel 1940.
Secondo la teoria di Benjamin, l’Angelo della Storia è quello che, trascinato dal vento del progresso verso il futuro, procede con le ali aperte, ma con lo sguardo rivolto al passato, assistendo all’inesorabile accumularsi delle macerie prodotte dal trascorrere della Storia.
Fuoco amico
subiscono spesso la tentazione di prendere il ruolo di profeti, di atteggiarsi a coscienze critiche della nazione, di proporsi come annunciatori di verità che politici e giornalisti non vedrebbero o non oserebbero dire. In questo ruolo per lo più sbagliano, perché non è affatto detto che la loro capacità di analisi politica sia migliore di quella dei professionisti del governo e dell’informazione, e anche perché i meccanismi della comunicazione di massa tendono a indurli a esagerare posizioni e identità. Ma è vero che gli scrittori davvero grandi sono tali perché sanno individuare tendenze, stati d’animo collettivi, preoccupazioni e speranze diffuse.
Anche per questa ragione è interessante leggere Fuoco amico, l’ultimo bel romanzo di Abraham B. Yehoshua
La banda
La banda del titolo è quella della polizia di Alessandria d’Egitto, che opera sotto la scure dei tagli alla cultura (tutto il mondo è paese…), specializzata non tanto nelle marce militari quanto nella musica tradizionale araba, anche se c’è chi tra i componenti (il bello del gruppo) adora Chet Baker e chi compone una sinfonia. Gli otto musicisti vengono invitati in Israele a suonare al Centro di cultura araba di una piccola cittadina.
Mario Canessa, un Giusto
Grand’Ufficiale della Repubblica italiana, ha ricevuto dallo Yad Vashem di Gerusalemme il riconoscimento di Giusto delle Nazioni. Durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana e delloccupazione tedesca si adoperò per prestare aiuto ad ebrei perseguitati
A proposito della preghiera per gli ebrei
Summorum Pontificum del 7 luglio 2007, Papa Benedetto XVI reintroduce la possibilità di utilizzare la formula liturgica pre-conciliare, in lingua latina, per la celebrazione eucaristica. A seguito di tale provvedimento, il Pontefice modifica la preghiera per gli ebrei
La casa grande dei Vita
La storia di Corso Re Umberto 61 comincia intorno al 1921, quando vi andarono ad abitare Alberto Vita e la sua sposa Rachele Treves. Lì, nel grande appartamento al piano terreno, con quel lungo balcone affacciato sul giardinetto interno all’ombra di un ippocastano, cresceranno i loro sette figli. La storia rivive nel libro di Anna Segre.
L’arte rubata
di Gerusalemme ha aperto recentemente due esposizioni derivate da un tragico contesto: si tratta infatti di opere ed oggetti d’arte sottratti ai collezionisti ebrei durante il regime nazista, e mai reclamate dai proprietari, spesso vittime dell’Olocausto e della guerra.
Tra le opere in mostra vi sono dipinti artisti del calibro di Matisse, Monet, Seraut, Delacroix, e persino uno Schiele valutato diversi milioni di dollari
Giora Feidman, Nothing but music
noto anche per il clarinetto di Schindler’s List, è uno dei più grandi musicisti del mondo.
Con basi classiche, ha suonato per 18 anni nella Orchestra Sinfonica di Tel Aviv.
Il Teatro Franco Parenti propone la versione italiana dello spettacolo Nothing but music.