di Esterina Dana
Il libro fu pubblicato nel 1953, tre anni prima delle rivelazioni di Krusciov al XX Congresso del PCUS sui crimini di Stalin. È la testimonianza dell’ “inquisizione ideologica” cui venne sottoposto, nonché della realtà dei gulag sovietici, che materializza le distopie immaginate da George Orwell in 1984. Ora esce con Giuntina.
Cultura e Società
La creazione letteraria nel rapporto tra storia e memoria. Da “Vita e Destino” di Vasilij Grossman
di Esterina Dana
Quale ruolo ha la creazione letteraria nel rapporto tra storia e memoria? La letteratura potrà in futuro contribuire alla trasmissione della memoria della Shoah? Ne abbiamo discusso con Cecilia Nizza domenica, 2 marzo 2025, nell’incontro in diretta streaming su zoom organizzato da Kesher.
Perché i media occidentali enfatizzano alcuni fatti e ne tacciono altri? Si sveglieranno mai da questa visione distorta?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Peggio della disinformazione è la non-informazione. Silenzio è la parola adatta a molte testate italiane. Ci sono eventi che i media ignorano indipendentemente dalla posizione politica della testata. Un esempio particolarmente grave: gli ostaggi israeliani.
Polemiche da Oscar: il controverso “No other land” premiato come miglior documentario
di Roberto Zadik
No other land, di produzione israelo-palestinese, è stato premiato come miglior documentario. Il Ministro della Cultura israeliano Miki Zohar: “È un giorno triste per il cinema”. Una narrazione a senso unico.
“Quella spilla non è un simbolo di pace”: le star pro-israeliane di Hollywood firmano una lettera aperta contro lo stemma dell’Artists4CeaseFire
di Pietro Baragiola
La piccola mano arancione con un cuore al centro, ricorda le mani macchiate di sangue di uno dei terroristi che a Ramallah, nel 2000, uccise due riservisti. La lettera segue l’appello di Artists4CeaseFire agli attori di indossarla durante la cerimonia degli Oscar del 2 marzo.
Ciclo “Le profetesse. Chuldà e la distruzione” (26.2.2025)
Mercoledì 26 febbraio si è tenuta la lezione dedicata a “Chuldà e la distruzione” all’interno del ciclo sulle profetesse.
Il sottile confine tra democrazia e totalitarismo
di Nathan Greppi
Il volume, uscito nel 1967 in italiano e ristampato da poco, sostiene che c’è una distinzione tra la democrazia liberale, che garantisce ai cittadini la libertà di esprimere il proprio potenziale e scegliere che stile di vita condurre, e quella totalitaria, che attribuisce al potere costituito il compito di salvare l’umanità, un obiettivo al quale tutti sarebbero obbligati a puntare.
Arriva su Prime Video “House of David”, la serie tv sull’ascesa di Re Davide, il più celebrato sovrano d’Israele
di Pietro Baragiola
Per la creazione di questa nuova serie gli Amazon MGM Studios hanno collaborato con il regista Jon Erwin (Jesus Revolution e The Jesus Music) e con la casa indipendente The Wonder Project, specializzata nei progetti incentrati sulla fede.
Shoah: i contorni dell’inguardabile
di Gigliola Foschi
“Qui ci sono i mirtilli”, si trova scritto dietro a una fotografia che testimonia il piacere di gustarsi in allegra compagnia questi piccoli frutti selvatici. Un’elegante signora in pelliccia, accompagnata dal marito, è fotografata sorridente mentre offre da mangiare a teneri cerbiatti. Che spensierate scenette agresti! Peccato che tali momenti di riposo e intrattenimento abbiano un lato nascosto terribile, mostruoso.
Una canzone per chi giustifica i massacri del 7 ottobre
Pubblichiamo il video di questa canzone scritta in ricordo del massacro del 7 ottobre e delle vittime da IA&IO.
Vent’anni fa moriva il “marito ebreo” di Marilyn Monroe, Arthur Miller
di Roberto Zadik
Il burrascoso matrimonio con Marylin Monroe, durato cinque anni, ne ha amplificato a dismisura la fama, ma lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo newyorchese Arthur Miller è stato un talento geniale, per la critica della società americana e per la sua visione disincantata della propria ebraicità.
“A Letter To David”, il film presentato al Festival del cinema di Berlino in onore all’ostaggio David Cunio
di Pietro Baragiola
Durante l’attacco di Hamas, David è stato catturato dalla sua casa nel kibbutz Nir Oz insieme alla moglie Sharon e alle loro due figlie di tre anni, ed è ancora prigioniero a Gaza, dove c’è anche il fratello Ariel. Attraverso il suo ultimo film, Shoval vuole dare sostegno alla famiglia Cunio in questo momento difficile e diffondere il messaggio che dietro ogni ostaggio si cela una storia.