di David Zebuloni
Da Fauda, che verrà tradotta in farsi e trasmessa in Iran, alla seconda stagione di Teheran fino a nuove produzioni: le serie tv israeliane hanno sempre più successo e sono sempre più numerose. Qui un approfondimento su vecchie e nuove produzioni da vedere.
Cultura e Società
Una pillola contro il Covid? La scommessa di una azienda israeliana per guarire più velocemente
di Nathan Greppi
L’agente chimico opaganib ha la doppia funzione di antinfiammatorio e antivirale, e non agisce tanto sul virus, quanto sulle cellule del corpo, impedendo al virus di infettarle e, di conseguenza, di replicarsi e diffondersi.
Il contributo dei rifugiati ebrei alla Rivoluzione Popolare Cinese
di Sofia Tranchina
Tra gli anni ’20 e gli anni ’30, mentre il fascismo inghiottiva l’Europa e buona parte dell’Asia, migliaia di ebrei scapparono e si rifugiarono in Cina. Shanghai accolse in quegli anni numerosi rifugiati, i quali, scappati dai propri paesi di provenienza, portavano con sé le proprie lotte e i propri ideali antifascisti.
La storia degli ebrei di Vigevano, tra passato remoto e recente
di Nathan Greppi
La storia della presenza ebraica nella seconda città più popolosa della provincia di Pavia è ripercorsa nel libro nel breve saggio ‘Presenze ebraiche a Vigevano nella storia remota e recente’, di Ermanno Boccalari e pubblicato dall’Associazione Astrolabio.
Dieci anni fa moriva Amy Winehouse. In un documentario la sua vera personalità
di Roberto Zadik
Simbolo di talento, fragilità ed eccesso, la cantante inglese Amy Winehouse si è spenta dieci anni fa, il 23 luglio 2011 a soli 27 anni, dopo aver segnato profondamente la scena musicale dei primi anni duemila con la sua voce avvolgente e il sound in stile anni ’60.
Il Museo Ebraico di Bologna celebra Dante Alighieri
di Redazione
‘Dante e le vie degli ebrei’ è il nome dello spettacolo dedicato alla storia di Dante nel mondo ebraico ideato da Il Ruggiero. Mentre dal 16 giugno è esposto nel MEB il dipinto di Tobia Ravà Dante perso nella Selva Alchemica.
Cannes: successo per il cinema israeliano. Al polemico “Ahed’s Knee” il premio della Giuria
di Roberto Zadik
Il cinema israeliano è in prima fila nelle grandi manifestazioni, vista la qualità e la varietà dei suoi contenuti. Viene premiato più che in patria nei festival internazionali, specialmente se si tratta di un certo tipo di pellicole politicizzate. È il caso del film “Haberech-Il ginocchio di Ahed” del regista Nadav Lapid che al Festival di Cannes ha ricevuto il Premio della Giuria.
I Talled in seta delle sorelle Piperno
di Anna Coen
Un’azienda italiana, quella delle sorelle Sofia e Dora Piperno, che produce talled in seta di antica tradizione. “Abbiamo iniziato a lavorare sull’idea di riprodurre gli antichi Talled in seta, quando ci siamo sposate. Volevamo un Talled in seta per regalarlo ai nostri mariti ma non si trovavano”.
Gerusalemme, ritrovate parti di mura del Primo Tempio
di Ilaria Ester Ramazzotti
Continui scavi nel Parco Nazionale della Città di David a Gerusalemme hanno messo in luce una parte mai scoperta del muro del periodo del Primo Tempio, che risulterebbe così violato ma non completamente raso al suolo.
Nanni Moretti mette in scena Tre piani di Eshkol Nevo: quando la letteratura israeliana ispira il cinema italiano
di Roberto Zadik
Tre piani, quando la letteratura israeliana ispira il cinema italiano. Standing ovation per il film di Nanni Moretti, tratto dal libro di Eshkol Nevo, al Festival di Cannes. Cosa dicono i siti internazionali
Israele, scritta di 3100 anni fa su un coccio indicherebbe il nome biblico Jerubba’al e apre studi sull’antica scrittura
di Ilaria Ester Ramazzotti
L’insolito nome di Jerubba’al, che compare spesso nella Bibbia, identifica il giudice Gideon ben Yoash, in italiano ‘Gedeone’. Se l’interpretazione fosse corretta, questa sarebbe la prima volta in cui un nome tratto dal Libro biblici dei Giudici viene decifrato su un manufatto del relativo periodo, che va dal XII al X secolo a.C.
La città e la lingua di Chaim Grade
di Roberta Ascarelli
Chaim Grade: la voce poetica dell’ebraismo lituano e la sua scrittura, tesa tra sperimentalismo e tradizione, riportano in vita la patria perduta, Vilna, e lo yiddish. L’etica e l’umanità














