di Pietro Baragiola
La cagnolina di soli tre anni e mezzo era stata catturata insieme al suo padrone Alex Dancyg, rapito il 7 ottobre e ucciso in prigionia. A trovarla a Gaza un riservista dell’esercito israeliano, a cui Billy è andata incontro dopo avere sentito parlare l’ebraico. Da lì le ricerche e il ritorno a casa dalla padrona, salvatasi dal massacro.
Personaggi e Storie
Taboonia: il ristorante kosher a New York che trasforma il lutto in speranza
di Marina Gersony
Andato al Nova per aiutare il fratello che gestiva uno stand gastronomico: “Taboonia”, un omaggio al forno di pietra (taboon) usato dalle madri druse per cuocere la tradizionale pita. Era una festa. Fino a che non è arrivato l’inferno. Tornato negli Stati Uniti, Raif ricomincia da un piccolo banchetto in un mercato del New Jersey. Poi nell’Upper West Side, a Manhattan. Non era più solo uno stand gastronomico: era un monumento vivente a chi non c’era più.
L’ex ostaggio Noa Argamani nominata dal Time tra le 100 persone più influenti del 2025
di Nina Prenda
“La sua forza e la sua resilienza sono la prova vivente per il mondo che torneremo a danzare -, ha scritto Doug Emhoff, marito dell’ex vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, nelle motivazioni che accompagnano la sua selezione -. La difesa di Noa ha illuminato l’estrema brutalità di Hamas, ma soprattutto, il suo coraggio ha incarnato la resilienza e la forza ebraica anche nei momenti peggiori. È la prova vivente per il mondo che, nonostante tutto, “balleremo di nuovo”.
La Haggadà della Libertà: una Pasqua tra memoria e speranza
di Anna Balestrieri
Non si tratta soltanto di una guida al Seder, ma di un ponte tra l’antico racconto dell’Esodo e le voci vive di chi, oggi, attende ancora la redenzione. All’interno del testo, accanto alle benedizioni tradizionali, si trovano le storie vere di chi ha vissuto il dramma della prigionia e della separazione: il Seder in cattività di Liri Albag e Agam Berger, la lettera di Hadar Goldin scritta alla sua fidanzata alla vigilia della sua cattura nel 2014, la musica che ha dato forza a Sagui Dekel Chen.
Situazione drammatica degli ostaggi israeliani a Gaza: il tempo stringe
di Anna Balestrieri
Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi evidenzia che la situazione è critica e urgente: per alcuni ogni giorno che passa può essere fatale. La combinazione tra malattie croniche non trattate, condizioni igienico-sanitarie estreme e privazione di cibo e acqua sta erodendo rapidamente le possibilità di sopravvivenza.
«E lo racconterai ai tuoi figli»: il filo di Pesach tra Shoah e 7 ottobre
di Marina Gersony
Sulle tracce della libertà in una mostra dello Yad Vashem: una tavola, una memoria, una promessa che attraversa il tempo.
La storia di Raz Bokovza e Eliya Cohen: chi ha cercato di fuggire da Hamas e chi è sopravvissuto a Gaza
di Nina Prenda
Nell’intervista, Eliya Cohen ha ricordato gli orribili eventi del giorno dell’assalto, quando lui e altre persone che sono fuggite dal Nova Music Festival hanno cercato riparo in quello che in seguito divenne noto come il “Rifugio della morte”. E come Raz Bokovza sia saltato dal camioncino e ucciso dai terroristi.
“Disposti a tutto pur di non dover lasciare le proprie case”: chi sono gli ultimi novemila ebrei residenti in Iran. La cover di Bet Magazine di aprile
di David Zebuloni
Come si vive da ebrei nel Paese degli Ayatollah? Orgogliosi della propria cultura, affezionati a tradizioni millenarie, legati visceralmente a una terra che in tanti hanno lasciato ma che continua a tenerli stretti a sé. E chi ha scelto di restare in Iran continua a sperare in giorni felici. Così, per sopravvivere, gli ebrei vivono scissi fra due polarità: quella persiana e quella ebraica. Negando (pubblicamente) Israele. Tra mille contraddizioni e lacerazioni, tre voci raccontano come vivere e fuggire da Teheran
Cinque ostaggi raccontano la prigionia alla CBS e chiedono Trump: “salva gli ostaggi”
di Maia Principe
Yarden Bibas, Keith e Aviva Siegel, Agam Berger e Tal Shoham hanno raccontato durante la trasmissione 60 Minutes le terribili condizioni in cui sono stati tenuti nei tunnel di Gaza, costretti a guardare le violenze sessuali e le torture, con pochissimo cibo, acqua stagnante e con torture psicologiche continue. Appellandosi al presidente americano per fare cessare la guerra e riportare gli ostaggi a casa.
A scuola di Hasbara: due influencer ebrei-americani raccontano la loro battaglia social in nome di Israele
di David Zebuloni
Il comico Yechiel Jacobs usa l’umorismo per raccontare le verità di Israele. L’attrice e cantante americana Montana Tucker sui suoi seguitissimi social manifesta il proprio sostegno a Israele. Ecco due figure che dopo i massacri del 7 ottobre hanno scelto di spendersi in prima persona per fare capire le ragioni dello Stato ebraico, e sfatare fake news e pregiudizi dovuti quasi sempre all’ignoranza.
L’attore britannico Stephen Fry eletto cavaliere da Re Carlo per il grande contributo alla lotta contro i disturbi mentali
di Pietro Baragiola
Fry è stato lodato dalla Famiglia Reale per ‘i servizi resi al Paese nel promuovere la comprensione e il sostegno verso coloro che sono affetti da disturbi mentali e verso i problemi legati all’ambiente’ tramite la fondazione Mind che presiede. Dopo il 7 ottobre, Fry si è espresso più volte contro l’esplosione di antisemitismo.
“Hamas mangia grazie ai vostri aiuti”: la testimonianza dell’ex ostaggio Eli Sharabi all’Onu
di Redazione
L’ex ostaggio, Sharabi, che è stato liberato dalla prigionia l’8 febbraio, ha raccontato ai membri del Consiglio di sicurezza le condizioni terribili a cui sono sottoposti gli ostaggi e ha testimoniato che Hamas sottrae il cibo dell’Onu ai civili per il proprio consumo.













