David Meghnagi

La Spezia conferisce a David Meghnagi il premio Exodus 2025

Personaggi e Storie

di Nina Prenda
“In virtù della sua attività di strenua ricerca e conservazione della memoria della Shoah, di promozione di una cultura del dialogo e di pace: una personalità importante dal punto di vista umano e intellettuale nel panorama accademico italiano e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”, si legge nella motivazione.

Il Comune di La Spezia ha conferito il premio Exodus 2025 al professore David Meghnagi, ideatore e direttore del Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah presso l’Ateneo di Roma Tre, membro della Delegazione italiana presso la Task Force for International Cooperation on Holocaust Remembrance and Education, con la seguente motivazione:

“In virtù della sua attività di strenua ricerca e conservazione della memoria della Shoah, di promozione di una cultura del dialogo e di pace: una personalità importante dal punto di vista umano e intellettuale nel panorama accademico italiano e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”.

Nel passato il premio è stato conferito tra gli altri a Giorgio Napolitano, Liliana Segre, Sami Modiano, Paolo Mieli.

Il conferimento del premio Exodus 2025 avverrà il giorno 8 maggio alle ore 11.00 presso la Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” in via Firenze 37, a La Spezia.

L’evento sarà aperto dai saluti del Sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ai quali seguirà il conferimento della menzione cittadina a Doriana Ferrato, successivamente la consegna del premio Exodus 2025 a David Meghnagi e la sua Lectio Magistralis.

“Al Sindaco del Comune della Spezia, alle Cittadine e ai Cittadini della Spezia, è con grande onore che accetto il Premio Exodus e lo assumo come incoraggiamento e come impegno per continuare il lavoro iniziato con tanti amici e colleghi e che altri continueranno”, dichiara David Meghnagi

Il Premio Exodus anche quest’anno sarà un intenso momento di approfondimento culturale con lo scopo di celebrare, sempre con uno sguardo tra memoria e riflessione sul presente, la straordinaria pagina civile di cui La Spezia è stata protagonista ricordando l’aiuto prestato dalla Città e da tutto il territorio negli anni 1946-1948 ai superstiti ai lager nazisti. La Spezia, infatti, si trasformò nella “Porta di Sion”: da qui partirono navi come la “Fede”, il “Fenice” e la nave “Exodus”.

 

Chi è David Meghnagi

 David Meghnagi è nato a Tripoli che ha lasciato dopo un sanguinoso pogrom nel giugno del 1967. Negli anniSettanta- Novanta ha svolto una intensa attività per lo sviluppo del dialogo ebraico cristiano e per una composizione politica del conflitto medio orientale. In ambito accademico ha ideato e diretto per due decenni Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah presso l’Ateneo di Roma Tre. Primo in Europa, il Master ha contribuito a formare oltre 150 studiosi incardinati oggi nel sistema scolastico e universitario italiano. Ordinario della Società psicoanalitica italiana e Professore di Psicologia Clinica, Psicologia dinamica e Psicologia della religione e pensiero ebraico presso l’Università di Roma Tre, è stato visiting in numerosi Atenei. Ha fondato e dirige dal 2013 Trauma and Memory, una rivista di studi internazionale sulla memoria del trauma ed è membro del Board di diverse riviste europee e internazionali tra cui International Journal of Psychoanalys, Lettera internazionale.

È stato tra i promotori del Master internazionale in Scienze della religione di Roma Tre e della International Unity of Research “Tra Occidente e Oriente”. Ha Ideato e diretto con Amos Luzzatto il Comitato accademico europeo per la lotta all’antisemitismo e la promozione della cooperazione accademica euromediterranea. È stato per due decenni Membro della Delegazione italiana presso la International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). È stato Vicepresidente e Assessore alla cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e delegato per l’Italia presso la Conferenza dell’OSCE contro l’antisemitismo. È stato consulente del Centro di Cultura Ebraica di Roma. Membro del comitato scientifico di numerose riviste scientifiche e divulgative italiane e straniere tra cui Lettera internazionale (rivista di cultura europea pubblicata in numerose lingue), Quadrangolo (rivista di psicoanalisi e scienze sociali) e la Rassegna mensile Israel. Ha collaborato a diverse testate giornalistiche e riviste italiane e straniere (tra cui Avvenire, Il Messaggero, l’Unità, Liberation, MicroMega, International Review of Sociology, International Review of Psychoanalysis, Judaica – Zurich, Lettera Internazionale, Prometeo, Quadrangolo, la Repubblica). È presidente onorario della European Teachers Network on Holocaust Studies.

Studioso di musica liturgica, è vice presidente dell’Associazione Leo Levi per la conservazione e valorizzazione del patrimonio musicale liturgico ebraico. 

Negli anni Settanta e Ottanta è stato attivo nello sviluppo del dialogo inter religioso ebraico cristiano e di una politica di pace nel Vicino Oriente. Con Giorgio Napolitano e Piero Fassino ha contribuito a ideare e sviluppare iniziative culturali finalizzate alla costruzione del dialogo e per una composizione politica dei conflitti nella Regione.

Amico del Rabbino Laras e del Cardinale Martini, ha promosso la creazione delle foreste in Israele in memoria di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Ha poi collaborato al progetto per la creazione di una foresta in memoria del Cardinale Martini voluta dal Rabbino Laras. Ha avviato un progetto di valorizzazione della musica liturgica del Mediterraneo. Un primo esito di questo progetto è stata la pubblicazione di Shiru Shir, un CD interamente dedicato alla musica liturgica degli ebrei di Libia. In ambito psicologico ha contribuito a innovare un’area di studi freudiani sulle origini del pensiero psicoanalitico e sulla problematica del trauma psichico.

Tra le sue numerose pubblicazioni: Il Kibbutz: aspetti socio-psicologici (Roma 1974); Modelli freudiano della critica, Roma 1985; La sinistra in Israele (Milano 1980); Il Padre e la legge, Venezia, 1992: Freud and Judaism (London, 1993); Tra Vienna e Gerusalemme. Itinerari psicoanalitici (Firenze, 2002); Interpretare Freud, Venezia, 2003; Ricomporre l’infranto. Il lutto della Shoah nell’esperienza dei sopravvissuti, Venezia, 2005; Scrittura e testimonianza, Firenze, 2005; Le sfide di Israele, Venezia, 2010; Enzo Bonaventura, Venezia, 2017; Jewish Libya (con Jack e Judith Roumani), Syracuse Univ. 2018; Freud, Jung, Sabina Spielrein e la “faccenda nazionale ebraica”, Bollati Boringhieri, 2025 (in uscita).

Ha curato l’edizione italiana delle memorie di Marek Edelman, Memoria e storia dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, Roma, 1985; la storia del Parnas di Pisa, Palermo, 218; con altri ha curato La cultura sefardita, in tre volumi, Roma, Israel, 1984; Antinomie dell’educazione (convegno internazionale a Roma Tre, 2004), Roma, 2005.

È stato coautore di numerosi volumi tra cui: Il sistema educativo del kibbutz, Firenze, 1975; Il tempo del transfert, Guerini, Associati, 1989; Un secolo di Freud, Milano; Judentu Ohne Halacha, Ohne Zionismus, Zurich, 1986, Vecchio e nuovo antisemitismo, 2019.

Ha curato e collaborato scientificamente alla realizzazione di documentari radiofonici e televisivi tra cui: L’ultimo esodo, memoria e storia degli ebrei di Libia, sulla storia del campo di Terezin, sui desaparecidos argentini, sulla storia dei manicomi in Italia, sull’opera di Bion, sui processi marrani etc. Lo ha contraddistinto anche un’amicizia e un impegno condiviso con Primo Levi negli Anni Ottanta.