di Walker Meghnagi, presidente della Comunità Ebraica di Milano
Stiamo assistendo alla nascita di un secondo negazionismo, affiancatosi a quello degli orrori nazisti, esteso anche alla negazione che il 7/10 si sia mai verificato. Ormai siamo arrivati alla caccia e al linciaggio dell’ebreo come si sta verificando nei campus universitari e nelle strade americane e di molti paesi europei.
Attualità e news
Riforma giudiziaria: la Corte Suprema Israeliana abroga il decreto governativo sul principio di “ragionevolezza”
di Giovanni Panzeri
Nel corso di una seduta plenaria la Corte Suprema di Israele ha votato per abrogare il decreto sul principio di “ragionevolezza” emanato lo scorso luglio dal governo dello Stato ebraico. Un emendamento alle leggi fondamentali di Israele fortemente voluto dal primo ministro Netanyahu.
La guerra al terrorismo passa anche da una vignetta
di Pietro Baragiola
Da sempre il “witz”, il motto di spirito, è stato usato dagli ebrei per esorcizzare l’orrore di persecuzioni e pogrom; una valvola di sfogo, un modo per dire “è orribile, ma ci siamo già passati, lo supereremo”.
Il ginnasta Artem Dolgopyat mette all’asta medaglia d’oro a favore delle vittime di Hamas
di Redazione
Metterà all’asta la medaglia d’oro conquistata ai campionati mondiali di ginnastica artistica svolti in Belgio per raccogliere fondi a favore delle comunità israeliane al confine con Gaza, duramente colpite dagli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre, stessa data della competizione iridata svoltasi ad Anversa.
Gamer cacciato da un torneo perché ebreo e sionista
di Nathan Greppi
Felix Hasson, ventenne ebreo newyorkese, doveva partecipare al torneo intitolato Luminosity Makes BIG Moves 2024 che si terrà al New York dal 5 al 7 gennaio. Ma la sua registrazione è stata annullata senza fornirgli alcun preavviso né una spiegazione sul perché. Ma per scoprirlo è bastato andare su X/Twitter.
Giorno della Memoria 2024: le iniziative del Memoriale della Shoah
di Redazione
Una mostra fotografica, presentazioni di libri, eventi e incontri, e una cerimonia per l’80° anniversario della deportazione del 30 gennaio 1944, in cui viaggiò anche Liliana Segre.
Israele, si torna nei campus, fra tensioni e paura
di Anna Balestrieri
Dagli eventi del “Sabato Nero” del 7 ottobre circa un centinaio di studenti israeliani, principalmente arabi, sono stati sospesi dagli studi a causa di presunte simpatie per Hamas.
«Memoria? Israele e Diaspora sono, oggi più che mai, una cosa sola»
di David Zebuloni
Un algoritmo ha calcolato che compare un contenuto antisemita ogni 80 secondi sul web. Siamo di nuovo davanti alla negazione del diritto a esistere? Sì. “Il parallelismo con la Shoah è comprensibile, ma sbagliato. Non ci sarà più un’altra Shoah. Per fortuna ora abbiamo uno Stato e un esercito”. Parla Dina Porat, la grande storica dello Yad Vashem.
Profezia e commenti sul “Bullo del quartiere” di Bob Dylan
di Emanuele Calò
Mauro Suttora scrive per Huffington Post del 31 dicembre 2023, un articolo il cui titolo è “Per Bob Dylan, Israele è il “bullo del quartiere”, e il catenaccio recita: Il premio Nobel compone la canzone ‘Neighborhhood Bully’ (nda: avanza un’acca) dopo l’invasione israeliana del Libano e l’occupazione di Beirut, durante la quale avviene la strage di Sabra e Chatila. Anche allora, come oggi, Israele è criticato dal mondo intero per i suoi metodi violenti e sbrigativi”.
In ricordo di Shaul Greenglick: il soldato caduto in guerra, che sognava di fare il cantante
di David Zebuloni
Vi racconto di Shauli perché ho avuto la fortuna, l’onore, il dono straordinario di incontrarlo a metà strada. Vi racconto di Shauli perché scrivere di lui aiuta a elaborare il lutto, anche se non ad accettarlo. Vi racconto di Shauli soprattutto perché vorrei che non lo dimenticaste.
130 ostaggi ancora a Gaza: la protesta delle famiglie
dalla nostra inviata Sofia Tranchina
I genitori degli ostaggi, i fratelli, gli amanti, gli amici, i figli, i nipoti e chiunque percepisca l’urgenza della causa, si radunano sabato 30 gennaio davanti alla base militare di Tel Aviv con una sola richiesta per il governo Netanyahu e il Gabinetto di Guerra: che la liberazione degli ostaggi sia una priorità assoluta.
A Cesarea 1000 musicisti chiedono di riportare gli ostaggi a casa
di Redazione
Il risultato è “Homeland Concert”, con un medley di testi tratti dalla canzone classica di Ehud Manor, “HaBaita” (“A casa”) e parte dell’ “Hatikva”, l’inno nazionale israeliano, composto da Yair Klinger e fuso in un’unica opera arrangiata da Eran Mitelman, con l’orchestra arrangiamento di Ron Klein e diretto da Shilo Gallay e Danny Casson.













