“Il 7 ottobre ha aperto un vaso di Pandora da cui è uscito il peggio dell’antisemitismo”

Mondo, News

di Walker Meghnagi,
presidente della Comunità Ebraica di Milano

 

Quanto successo il 7 Ottobre scorso in Israele è un orrore che non trova precedenti nelle pagine più buie della Storia.

Le indicibili barbarie perpetrate su dei civili inermi mostrate con vanto dagli aguzzini, le finalità genocide nei confronti del popolo ebraico in Israele e nella diaspora e alla cancellazione fisica dello Stato d’Israele compiute ed apertamente dichiarate con baldanza dai suoi perpetratori e dai loro burattinai e finanziatori superano probabilmente nella loro oscenità quelle naziste che si ritenevano irraggiungibili ed irripetibili.

Ci si sarebbe aspettato che tutto questo provocasse in tutto il mondo civile una reazione unanime di totale condanna e rifiuto. Ci si sarebbe aspettato che fosse chiara la distinzione tra un Paese brutalmente aggredito e costretto alla guerra per questioni esistenziali e un’entità terroristica con finalità genocide non solo nei confronti del proprio nemico giurato, ma anche della propria stessa popolazione dietro la quale si nasconde e che usa cinicamente a fini propagandistici. Ci si sarebbe aspettato che le Cancellerie internazionali, l’ONU, organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa, i giornali e le televisioni, ecc. anziché pontificare, rimproverare ed accusare solo ed esclusivamente Israele l’aggredito si rivolgessero, per lo meno con altrettanta foga e cipiglio, all’organizzazione terroristica autrice dello scempio e ai
suoi mandanti.

Quello che invece è successo è che a distanza di pochissimi giorni dal 7/10 si è aperto un vaso di Pandora dal quale è fuoriuscito il peggio dell’antisemitismo alimentato anche da una campagna di disinformazione e pregiudizio ideologico da parte dei mass media e, tra gli altri, negli ambiti preposti alla formazione culturale, intellettuale ed etica delle nuove generazioni come quelli scolastici ed universitari.

Stiamo assistendo alla nascita di un secondo negazionismo, ormai affiancatosi a quello degli orrori nazisti, esteso anche alla negazione che il 7/10 si sia mai verificato (per lo meno nelle sue orrende modalità) e che ha fatte sue le stesse farneticanti dichiarazioni genocide del popolo ebraico e della soppressione dello Stato d’Israele dei promotori ed esecutori degli orrori del 7/10. Ormai siamo arrivati alla caccia e al linciaggio dell’ebreo come si sta verificando nei campus universitari e nelle strade americane e di molti paesi europei.

Insomma, una sensazione di scoramento di fronte a uno scenario molto preoccupante soprattutto considerando che in termini storici siamo a ridosso della fine della 2a guerra mondiale, dell’olocausto e di tutto quello che si è cercato di fare in questi decenni per sensibilizzare, informare e dare strumenti alla società civile per evitare il ripetersi degli orrori dell’antisemitismo e di qualsiasi forma di razzismo pregiudizio e discriminazione.

“Am Israel Hai” sempre!