Consiglio dellUnione delle comunità, la minoranza ebraica che vive in questo Paese apre una nuovo, difficile capitolo nella sua storia bimillenaria.
Laria di rinnovamento, il desiderio di raccogliere le sfide che il futuro ci mette davanti, si possono ora toccare con mano, sono diventati quasi tangibili. Si tratta di un fattore importante che sembra ormai difficile negare, da qualunque punto di vista si osservi quanto accaduto. Per certi versi le scelte elettorali che hanno recentemente portato al rinnovo del consiglio della Comunità ebraica di Milano si sono riprodotte nuovamente, a distanza di poche settimane, su scala nazionale.
Italia
Ecco i nostri nomi
Decine di tombe del cimitero ebraico di Milano sono state profanate da ignoti. Unagghiacciante azione che mira a devastare la memoria e la dignità si è ripetuta ora facendo cadere i suoi effetti vicino a noi. Si tratta, hanno commentato a caldo i dirigenti ebraici italiani, a cominciare dal rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib, di un atto gravissimo. È certo vero, ma, ed è ancora peggio, direi che si tratta di un fatto coerente con il clima che da parte di alcuni si sta cercando di instaurare in questo Paese. Quando con la scusa dellantisionismo si vogliono lasciar passare vignette infami, quando si pretende di eleggere a ministro della Repubblica un personaggio che continua impunito e senza temere il ridicolo a connettere il concetto di razza alle vicende del popolo ebraico, allora anche episodi come quello del cimitero di Milano divengono possibili. Pubblichiamo qui di seguito tutti i nomi delle sepolture coinvolte nello scempio. Riguardano il campo 8 e alcune lapidi dei campi 4 e 5.
Un progetto per l’Unione
Claudio Morpurgo, il nuovo presidente dellUnione delle comunità ebraiche italiane, sta affrontando in queste settimane di primavera un impegno molto intenso. Giunto recentemente al vertice dellistituzione centrale che rappresenta le comunità ebraiche
Sembra che il mio vicino di casa sia ebreo
Anzi, ormai è una certezza. Non me ne sono reso conto da solo. E non me ne ha avvertito lui, nei rapidi incontri mattutini, quando ci si saluta appena e ci si incrocia assonnati prima di metterci in strada per i nostri rispettivi itinerari di lavoro. Me lo ha fatto presente lallarmata padrona dellabitazione che occupa in quanto affittuario.
Rav Di Segni visita la moschea di Roma
molti giri di parole, per comprendere bene limportanza della visita che il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha compiuto alla moschea della capitale. Si è trattato di un avvenimento di grande significato simbolico, che le scadenze elettorali alle porte e i rischi ad esse connessi di ogni genere di strumentalizzazione non sono riuscite ad offuscare.
E si è trattato anche di raccogliere i frutti del lavoro di unamministrazione comunale, quella romana, avveduta ed intelligente nellaffrontare i grandi temi della multiculturalità e della diversificazione che tormentano la società italiana contemporanea.
Influenza aviaria: con la vaccinazione Kasheruth a rischio
con la vaccinazione Kasheruth a rischio
La visita di Ciampi al Museo ebraico di Roma e alla Sinagoga
Carlo Azeglio Ciampi al nuovo Museo ebraico di Roma e agli ebrei della più antica comunità della Diaspora ha segnato un momento lieto e importante. Non cè bisogno di commentare lo spessore e la rettitudine con cui il presidente ispira fiducia a tutti gli italiani in buona fede e a maggior ragione la sua capacità di costituire un punto di riferimento per tutti i cittadini, a cominciare da quelli che appartengono alle minoranze religiose, etniche e culturali in Italia.
Il Caso Mantova
La Comunità ebraica di Mantova e lUcei hanno già intrapreso unazione civile contro il giornale Voce di Mantova e il suo direttore Davide Mattellini, e chiedono ognuna 50 mila euro di danni, da destinare a borse di studio sulla Shoah e sullantisemitismo e a istituti di storia
Giorno della Memoria
Gli incontri a Monte San Savino e Civitella della Chiana.
Per la prima volta, il comune di Monte San Savino e quello di Civitella della Chiana, hanno organizzato congiuntamente, in collaborazione con l’Associazione per la storia e le memorie della Repubblica, dal 27 al 29 gennaio, una serie di incontri e visite imperniati su luoghi di particolare rilevanza ebraica
Dayenu in Val Masino (ci sarebbe bastato…)
Erano proprio tanti, anzi tantissimi. Erano più di ottanta partecipanti.
Più di venti famiglie provenienti da molte comunità italiane come Milano, Genova, Roma, Torino, Firenze, Venezia, ma anche da Israele e da altri